05/06/2012 13:45 CEST - ROLAND GARROS 2012

Rafa Nadal è o no
più forte di Borg?

Rafael Nadal (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

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E menomale che Rafa e”Pico” sono molto amici e compagni di play station, altrimenti la partita sarebbe potuta finire ancora prima. E' stato l’ottavo di finale meno equilibrato di questa edizione degli Internazionali di Francia: Nadal ha surclassato il “povero” argentino Monaco con un eloquente 62 60 60 in un’ora e 46 minuti che lascia veramente poco spazio all’immaginazione. Troppo forte Rafa che sembra essere tornato quello imbattibile del 2010 rispetto all’argentino Monaco, gran pedalatore ma privo di un sol colpo vincente.
La partita odierna ha ricordato molto quella della finale di Davis di Siviglia quando lo spagnolo concesse solo 2 games in più all’argentino e portò il primo punto per la riconquista della Coppa da parte dell’Invencible Armada.

Rafa con la vittoria odierna ha eguagliato lo svedese come numero partite vinte tra i viali del Bois de Boulogne: è arrivato a quota 49 su 50 match, con una sola sconfitta al passivo (contro un altro svedese, Soderling nel quarto turno del 2009), mentre Borg ne perse una in più ed entrambe dal nostro Adriano Panatta (1973 e 1976).
 

Dopo 4 partite Rafa ha perso solamente 19 games facendo meglio di Borg che nel 1978 (anno in cui in semifinale lasciò un solo game al nostro attuale capitano di Fed e Davis Cup Corrado Barazzutti, il quale a fine partita gli disse "Grazie per il il game che mi hai fatto fare!" ) arrivò ai quarti lasciando per strada un solo game in più: 20.
Vinse poi il torneo cedendone in tutto solamente 32. Vedremo adesso cosa sarà capace di fare il giocatore di Manacor. Già al prossimo turno contro il connazionale Almagro probabilmente sarà più dura.

Rafa proprio ieri ha compiuto 26 anni e in carriera ha vinto 10 Slam. Da tempo lo paragonan tutti al grande Bjorn Borg, nato anch’esso a giugno e solo tre giorni dopo il 6 (ma 30 anni prima): lo svedese proprio a 26 anni si ritirò con il bottino di 11 Slam (vinse anche 5 Wimbledon).
Non è mai facile fare paragoni tra campioni di epoche diverse, ma la disinvoltura con la quale lo spagnolo sta dominando gli avversari in questi primi turni ci ha fatto tornare in mente il grande Borg che a cavallo tra gli anni 70 e 80, dominava sui campi dei Bois de Boulogne qualunque avversario.
Rafa quest’anno sembra inarrestabile nella sua corsa verso il suo settimo titolo, mentre i suoi due grandi antagonisti Roger Federer (con il giovane belga Goffin) e Nole Djokovic (costretto a rimontare due set al nostro Seppi) stanno invece faticando più del previsto.

Come numero di tornei vinti sulla terra Rafa gli è già avanti: 35. Borg si fermò a 30. Ma il record di precocità nella conquista dello Slam parigino apparterrà sempre allo svedese che conquistò la sua prima coppa qui a Parigi a 18 anni, mentre Rafa ne aveva 19 nel 2005.

Di similitudini tra i due campioni se ne potrebbero trovare molte altre. Rafa è il difensore più forte del momento, ma si difende a suo modo, spesso rovesciando una situazione difensiva in attacco, grazie a quei suoi lift estremi, in ciò aiutato anche dalle nuove racchette.
 

Ma la qualità che più li ha accomunati, lo spagnolo e lo svedese, è forse la determinazione, la spasmodica capacità di concentrazione che è fondamentale per giocare bene i punti importanti, quelli che distinguono i campioni dalle mezze figure.
Ovviamente senza un gran fisico, senza una grandissima condizione atletica, tutto questo non avrebbe potuto essere possibile.
Il lor è un tennis molto dispendioso, richiede una grande continuità psichica e fisica, può condurli a un grande logorio. Infatti, Borg a 26 anni smise addirittura di giocare. Nadal non sembra averne alcuna intenzione.
Ma per quanti altri anni Rafa potrà continuare a giocare su questi livelli? Potrà raggiungere i 16 Slam di Roger? Questi sono gli interrogativi che tutto il mondo del tennis si pone.

Da Parigi, Daniele Flavi (AGL)