23/07/2012 17:32 CEST - Interrogazione parlamentare

Senato interroga Fit e Binaghi

TENNIS - Presentata una seconda interrogazione parlamentare sulla gestione Fit. Stavolta la firmano due senatori dell'Idv, Belisario e Giambrone. Le richieste di chiarimento, a questo punto, arrivano sia dalla Camera sia dal Senato, da destra e da sinistra.


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Il Presidente della Federtennis Binaghi - Foto di Monique Filippella
Il Presidente della Federtennis Binaghi - Foto di Monique Filippella

RILEGGI SU TENNIS FOR ITALY TUTTA L'INCHIESTA FIT: BILANCI, CENTRI ESTIVI, SUPERTENNIS E ALTRO


Il Parlamento torna a cercare risposte sulla gestione della Federtennis. L’interrogazione parlamentare presentata l’8 marzo da 12 deputati (11 del Pdl e 1 di Popolo e territorio), capo firmatario Giuseppina Castiello, ancora attende risposte. Il 12 giugno sono due senatori dell’Italia dei Valori, il pugliese, ma residente in Basilicata, Felice Belisario e il siciliano Fabio Giambrone, a presentare una seconda interrogazione al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.

Della prima interrogazione solo Ubitennis.com dette notizia, nel fragoroso silenzio di tutte le testate giornalistiche che preferiscono, evidentemente, non informare i loro lettori di quanto succede nelle aule del Parlamento. Avranno le loro ragioni, per carità, come quando nascosero ai lettori e ai tesserati quella modifica dello statuto introdotta da Binaghi che, di fatto e attraverso varie astuzie che impediranno ad altri candidati di proporsi con qualche minima probabilità di essere eletti, consentirà allo stesso Binaghi  e soci di restare alla guida del tennis italiano per 16 anni di fila (a meno che il ministro dello Sport metta uno stop a tutto). Non si capisce che cosa tutte queste testate, per quanto collegate da vari scambi di favori con la Fit, possano temere da un potere esercitato così democraticamente e soprattutto in un modo così chiaramente trasparente.

Le domande si fanno più insistenti, le richieste di chiarimenti arrivano sia da destra sia da sinistra, dunque, sia dalla Camera sia dal Senato. Continuare a procrastinare può non essere la migliore delle risposte possibili. I senatori dell’Idv chiedono di conoscere i compensi di Giancarlo Baccini, consigliere delegato della Sportcast e direttore del canale e del magazine Supertennis, editi dalla stessa società, e del ragionier Marco Perciballi, socio della FIT Servizi e consulente della Fit e delle partecipate. Si chiedono se il segretario generale Massimo Verdina risulti avere i titoli per il ruolo che svolge, quale sia il suo compenso e se davvero sua moglie “sia stata assunta dal Comitato regionale Lazio e poi trasferita in una società partecipata della FIT”.

Beh In Italia ormai di queste cose sembra non scandalizzarsi più nessuno.
Belisario e Giambrone chiamano fortemente in causa anche il Coni, a cui chiedono “se abbia autorizzato la costituzione delle società partecipate dalla Federtennis” e “vigilato sulle procedura di scelta dei soci”, se sia a conoscenza “dei nominativi dei soci” e degli “intrecci di partecipazione tra i soggetti e le varie società partecipate”, al centro della prima interrogazione e della dettagliata inchiesta di Ubitennis. I senatori si chiedono anche se il Coni abbia “approvato i bilanci della Fit e delle sue partecipate dalla loro costituzione ad oggi con le relazioni illustrative e le relazioni dei collegi sindacali” e controllato l’associazione in partecipazione con la FIT e l’adempimento da parte della presidenza federale delle linee guida per il contenimento dei costi.

Crediamo che anche queste richieste di chiarezza sulla gestione della Federtennis non dovrebbere rimanere inascoltate e/o senza risposta. Anche perchè risulta che anche parlamentari della sinistra (PD) abbiano intenzione di presentarne una. Non si era mai vista una tale convergenza di più partitii nei confronti di una stessa federazione sportiva. Sarà anche questa colpa di quel gruppo di giornalisti che, a sentir l'ultima incredibile esternazione del presidente più "interrogato" della storia Binaghi..."da 30 anni hanno devastato il tennis  per i loro comodi e per i loro interessi personali. Credo che oramai i successi delle nostre ragazze, e anche quelli che arriveranno dei nostri ragazzi, abbiano fatto vivere loro 6-7 anni terrificanti"?

 

IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE dei senatori dell'Italia dei Valori Belisario e Giambrone

Legislatura 16ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 741 del 12/06/2012


BELISARIO, GIAMBRONE - Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport - Premesso che:
la Federazione Italiana Tennis (FIT) è un'associazione senza fini di lucro, con personalità giuridica di diritto privato, disciplinata dalle norme del primo libro del codice civile e dal decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, sul riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), ed in conformità dello statuto di quest'ultimo;
è riconosciuta dal Coni ed opera, sotto la vigilanza dello stesso, con autonomia tecnica, organizzativa e di gestione in armonia con l'ordinamento sportivo nazionale ed internazionale, nonché con le deliberazioni e gli indirizzi del Comitato internazionale olimpico (CIO) e del Coni, anche in considerazione della valenza pubblicistica di specifici aspetti dell'attività sportiva svolta;

alle Federazioni sportive nazionali partecipano società ed associazioni sportive e, nei soli casi previsti dagli statuti delle federazioni sportive e delle discipline sportive associate, in relazione alla particolare attività, anche singoli tesserati;

premesso inoltre che:
il 25 per cento delle entrate della FIT, pari a circa 7 milioni di euro, è rappresentato da contributi pubblici e di questi, oltre il 90 per cento, deriva dai versamenti effettuati dal Coni. Quest'ultimo eroga alle Federazioni sportive una parte delle disponibilità che annualmente sono destinate al sostegno dello sport nel Paese;
l'art. 58, comma 4, dello statuto prevede che il bilancio consuntivo annuale e le relazioni illustrative, dopo l'approvazione del Coni, siano pubblicati nel sito federale (www.federtennis.it) o trasmessi a tutti gli affiliati aventi diritto al voto;

considerato che:
per il raggiungimento dei suoi scopi la FIT può altresì costituire, assumere interessenze o partecipazioni sotto qualsiasi forma in società di capitali per l'esercizio di attività economiche inerenti ai propri scopi, nel rispetto dell'assenza del fine di lucro;

sul sito Internet (www.federtennis.it) non è pubblicato il bilancio consuntivo, né le relazioni illustrative e la relazione del collegio sindacale relative all'anno 2010, e soprattutto il bilancio non è stato trasmesso a tutti gli affiliati aventi diritto, così come previsto dalle norme innanzi citate;

allo stesso modo, non sono pubblicati i bilanci 2010 delle società partecipate, né le relazioni illustrative sulla gestione, la relazione dei collegi sindacali, cui la stessa Federazione eroga contributi in conto gestione, contributi in conto capitale ed altri tipi di convenzione;

né gli affiliati, né i tesserati, che versano le tasse federali, conoscono come vengono gestiti i loro fondi e i contributi che la Federazione ottiene dal Coni e non sono a conoscenza di quali siano e come vengano gestite le società partecipate della FIT;

risulta all'interrogante che, dal 2007, la FIT abbia costituito ben tre società partecipate: FIT Servizi Srl, Mario Belardinelli A.D.S. a rl e Sportcast Srl;

la Sportcast Srl è la società che gestisce il canale televisivo Supertennis, cui la FIT avrebbe erogato, tra fine 2008 e fine 2010, circa 14 milioni di euro, di cui 8 milioni di contributi in conto esercizio e circa 6,2 milioni come versamento in conto capitale. Il costo di gestione della società al 31 dicembre 2010 era già di circa 4 milioni l'anno, interamente coperti con contributi della Federtennis;

la FIT, presieduta da Angelo Binaghi, avrebbe designato come Presidente del Consiglio di amministrazione Ignazio Fantola, a quanto risulta agli interroganti congiunto del presidente Binaghi; (nota di UBS: è il fratello della madre)

la FIT Servizi Srl opera, per conto esclusivo della FIT, nell'amministrazione e gestione finanziaria e nella riscossione delle entrate. La FIT Servizi Srl ha come socio la Lega Italiana Tennis ed il ragioniere Marco Perciballi;

a quanto risulta agli interroganti, Perciballi, oltre ad esserne socio, oltre ad esser consulente della FIT, sarebbe anche consulente della società FIT servizi, la quale avrebbe sede presso lo studio del medesimo ragioniere;
la FIT Servizi Srl, e quindi anche il ragioniere Perciballi, è socia della Mario Belardinelli Srl, altra società partecipata della FIT;

considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti la FIT e la società Coni servizi Srl hanno costituito un'associazione in partecipazione per la gestione degli Internazionali d'Italia il cui comitato tecnico sarebbe rappresentato dal presidente Angelo Binaghi, da Ernesto Albanese (già consigliere della partecipata Sportcast Srl), da Raffaele Pagnozzi (segretario generale del Coni nonché amministratore delegato di Coni servizi SpA), da Ignazio Fantola (già presidente Sportacast Srl) e da Leonardo Mascia (già amministratore delegato della partecipata FIT Servizi Srl). Di questa associazione in partecipazione e dei suoi dati economici la FIT non trasmette alcuna informazione,

si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e se intenda accertarne la corrispondenza al vero;
se risulti che il Coni abbia autorizzato la costituzione delle suddette società partecipate dalla Federtennis e se abbia vigilato sulle procedure di scelta dei soci di tali società;

se risulti che il Coni abbia autorizzato la Federtennis a costituire una società per la gestione del canale televisivo sopra indicato;

se risulti che il Coni abbia autorizzato la FIT a costituire una società di servizi con la partecipazione del ragioniere Marco Perciballi e la Lega italiana tennis;

se risulti che al Coni siano stati comunicati i nominativi degli altri soci delle società partecipate mettendo in rilievo gli intrecci di partecipazione tra i soggetti e le varie società partecipate e costituite;

se risulti che il Coni abbia approvato i bilanci della FIT e delle sue partecipate dalla loro costituzione ad oggi con le relazioni illustrative e le relazioni dei collegi sindacali;

se risulti che il Coni abbia controllato l'attività dell'associazione in partecipazione con la FIT per la gestione degli Internazionali d'Italia e se tale bilancio sia stato pubblicato;

se risulti che il Coni abbia controllato e verificato che la FIT si sia adeguata alle prescrizioni del contenimento dei costi e della spesa previste dalle circolari Coni aventi ad oggetto le linee guida per la gestione economica e finanziaria delle Federazioni sportive, limitando al massimo le spese per il ricorso a servizi esterni, consulenze ed incarichi di qualunque genere;

quali risultino essere i compensi percepiti da Giancarlo Baccini per il suo incarico di consigliere delegato della Sportcast Srl oltre che di direttore della comunicazione della FIT;

quali risultino essere i rapporti di consulenza tra il ragioniere Perciballi, socio della FIT Servizi Srl, e le società della FIT e quali siano i compensi percepiti dal ragioniere Marco Perciballi nelle sue diverse vesti di consulente della FIT e delle sue partecipate e di azionista di FIT servizi Srl;

se il segretario della FIT, Massimo Verdina, risulti avere i titoli per svolgere il ruolo di segretario generale e quale sia il suo compenso;

se risulti con quali procedure e seguendo quali criteri si è proceduto alle 78 assunzioni, due delle quali dirigenziali, nelle società partecipate direttamente o indirettamente dalla FIT;

se risulti che esistono motivi di incompatibilità tra i dipendenti delle partecipate con il presidente, i consiglieri federali ed dipendenti della FIT;

se risulti corrispondente al vero che la moglie del segretario Massimo Verdina sia stata assunta dal Comitato regionale Lazio e poi trasferita in una società partecipata della FIT.

(4-07683)
 

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