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15/06/2012 10:18 CEST - L'INTERVISTA

Pete Sampras:
"Attenti a quei tre"

TENNIS - Con la stagione sull'erba entrata nel vivo, il sette volte vincitore di Wimbledon Pete Sampras indica tre possibili sorprese in grado di infervorare le -composte - arene dell'All England Club. Traduz. di Massimiliano Di Russo

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Se c’è qualcuno che sa cosa occorra per imporsi a Wimbledon quello è Pete Sampras, vincitore di ben sette edizioni dei Championships tra il 1993 e il 2000. Nonostante sia opinione comune che ancora una volta si tratterà di una questione tra i primi quattro giocatori del mondo, Pistol Pete ritiene che ve ne siano altri in grado di dire la loro nel terzo Slam della stagione.

Jo-Wilfried Tsonga ha sfiorato l’impresa a Parigi contro Djokovic e ha un buon record a Wimbledon. Sarà lui la più grande minaccia per i Fab Four?

Credo che abbia i mezzi per poter insidiare chi lo precede in classifica. Può diventare molto “hot”. Battere Federer a Wimbledon è stato un grande risultato. Probabilmente ha bisogno solo di maggior costanza per poter ambire a uno Slam o far parte in pianta stabile dei primi cinque o sei tennisti del mondo. Non può permettersi di uscire mentalmente da una partita anche solo per cinque minuti contro i top players. Tsonga mi ricorda il Djokovic di qualche anno fa, gli basta perdere la concentrazione per qualche minuto per veder scivolare via il set. Credo che Tsonga abbia mostrato sprazzi di grandezza. Credo che custodisca un grande talento.

Qual è la tua opinione su Milos Raonic?

Sta compiendo progressi di partita in partita. Resterei sorpreso se non lo vedessi nella top ten entro la fine dell’anno. Ha un gran servizio, si muove bene, ha un ottimo senso della competizione e sta acquisendo sempre maggiore esperienza. Ho giocato un’esibizione con lui in Canada e ogni volta che serviva pensavo: “Wow!”. Si tratta di un’arma davvero importante in questo sport, di certo lo aiuta essere così alto e avere quella velocità di esecuzione. Senza dimenticare il coraggio che mostra nel giocare una seconda così efficace. Chissà che Milos non realizzi qualcosa di sorprendente sia a Wimbledon che agli Us Open. Di sicuro non si tratta di un giocatore che gli altri vorranno vedere dalla loro parte di tabellone. La sua pericolosità sarà direttamente proporzionale alla capacità di servire bene. Difficilmente potrà cedere sotto pressione, ha risorse fisiche che da sole bastano a supportarlo in ogni circostanza. La cosa che mi piace di Milos è che è disposto a giocare il serve & volley, cercando di essere aggressivo. Una cosa è avere un gran servizio, un’altra è essere aggressivo con esso, anche nel tennis di oggi dove tutti restano dietro la linea di fondo. Bravo ragazzo e ottimo atteggiamento.

John Isner ha uno dei migliori servizi del circuito ma risultati deludenti a Wimbledon. Può essere considerato un ostacolo credibile per chi lo precede in classifica?

Credo di sì. Ma per vincere uno Slam devi essere disposto a sporcarti, devi lottare duramente. So che John è sempre più a suo agio lì fuori ma per vincere un torneo importante ci vuole un atteggiamento di un certo tipo, occorrono nervi saldi e non aver paura di stancarsi. Penso che John si stia avvicinando a questo tipo di mentalità e potrebbe costituire una sorpresa. Sta credendo di più in se stesso. Ovviamente ha un servizio che gli facilita le cose e che gli permette di giocarsi le sue chances in ogni match. Penso solo che durante le due settimane e i sette incontri che vengono disputati in uno Slam debba essere in grado di mostrare maggior cattiveria… proprio quello che sta imparando a fare.
 

Massimiliano Di Russo

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