HOMEPAGE > > Finalmente Radwanska.

13/07/2012 20:35 CEST - WIMBLEDON 2012

Finalmente Radwanska

TENNIS - Il talento della Radwanska finalmente ai livelli che gli competono. Sharapova e Kvitova le grandi delusioni, Giorgi la nostra nuova principessa, il golden set subito della Errani è purtroppo pesante, molto. Stroncare Venus e Clijsters? Impossibile! Riccardo Nuziale

| | condividi

SERENA: 9
Non ne poteva decisamente più. Di vedere le altre vincere, di doversi accontentare di titoli sulla terra arcobaleno (verde a Charleston, blu a Madrid), di subire sconfitte incomprensibili negli Slam (la finale di New York con la Stosur, il giorno del decennale dell’11 settembre, rimane mistero tra i più abissali della storia recente, così come sono ben poco spiegabili il ko australiano con la Makarova e quello parigino con la Razzano).

Stavolta quindi ha voluto fare sul serio, sebbene abbia, come spessissimo le è successo in carriera, usato i primi turni come allenamenti per trovare una condizione (soprattutto atletica) decisamente precaria, finendo per rischiare non poco contro Zheng e Shvedova.

Come Federer nel torneo maschile, la musica è cambiata a partire dai quarti. E non è un caso che questo sia arrivato in concomitanza con l’arrivo delle primissime della classe, contro le quali (si parla di top 5) Serena ha ora una striscia positiva di dieci partite.

I match con Kvitova (la detentrice del titolo), Azarenka (la numero 1) e Radwanska hanno seguito la stessa linea, con il primo set dominato (i 6-3 con la ceca e la bielorussa sono bugiardi) e un secondo contrassegnato da un calo in fase di spinta e una reazione da parte dell’avversaria. Solo la polacca è riuscita a strappare un set, le altre si sono fermate a uno e due punti dal prolungare le partite.

Come già detto più volte, Serena non è la numero 1, c’è una classifica a parlare chiaro. Serena è tuttora, quando in condizioni psicofisiche ottimali, la più forte. Punto.

RADWANSKA: 9
In presentazione della stagione verde, la penna – ormai tra le braccia di Morfeo – lasciava il giornalistico “no cheers” per gettarsi in un auspicio di un grande torneo di Agnieszka Radwanska. Così mosca bianca, con quella misera potenza e quella delicatezza negli spostamenti e nel colpire la palla, che ormai sempre più viene accostata a Martina Hingis, con le dovute cautele. Perché della svizzera non ha neppure un decimo del palmares e finora non era mai andato oltre un quarto Slam.

L’ora del salto di qualità è finalmente arrivata, Aga ha giocato un torneo pressoché perfetto, se si esclude il brutto e nervoso quarto di finale con la Kirilenko (voto: 7), vinto con l’esperienza ma non assolutamente con il gioco, indeciso e passivo per la maggior parte del tempo.

In semifinale con la Kerber ha dominato sul piano mentale, facendo credere alla tedesca di essere lei alla prima semifinale Slam e non il contrario.

Con Serena ha fatto quel che ha potuto (troppo più potente ed abituata a certe partite la statunitense) ed anzi è stata comunque bravissima a riuscire dove avevano fallito Kvitova e Azarenka, approfittare del calo della belva nel secondo set.

La polacca è stata però ancora una volta meravigliosa durante la cerimonia, rifiutando di essere felice del torneo disputato ma anzi essendo arrabbiata e triste per il titolo non arrivato.

Curioso come nelle due finali siano arrivati i dominatori "annebbiati" del decennio, Federer e Serena, contro i due talenti più inespressi attuali (e stiamo parlando dei numeri 4 e 2 del mondo), Murray e Radwanska. Speriamo che per entrambi questa sia stata la scintilla decisiva.

AZARENKA: 7
E’ arrivata in semifinale sembrando la più in forma, non perdendo l’ombra di un set, annichilendo la povera Ivanovic e regolando – con qualche patema nel secondo set - una giocatrice pericolosa come la Paszek (voto:7,5), ha confermato la semifinale dello scorso anno, è tornata numero 1.

Eppure Vika ha capito che con Serena non riesce proprio a far partita. Intendiamoci, è arrivata a due punti dal secondo set e anche prima ha lottato su ogni punto, rendendo meno amaro di quanto stesse dicendo il campo il risultato del primo set e recuperando il break di svantaggio nel secondo, approfittando dell’unico game in cui Serena non l’ha presa a grandinate con il servizio, dimostrando ancora una volta di essere una giocatrice solidissima e agonisticamente molto forte.

Però per tutto il match si ha avuto la netta impressione che la bielorussa, per star in scia a Serena, dovesse fare i numeri da circo, andare oltre le proprie reali capacità, spingere a tavoletta di continuo.

Nel tie-break del secondo ha tenuto con i denti come meglio ha potuto, ma al primo gratuito pesante (che le è costato l’unico minibreak) Serena l’ha immediatamente punita con il ventiquattresimo ace.

Forse meriterebbe un voto più alto per il torneo complessivo, ma questo fraintendimento che continua ad emergere sulla questione più forte-numero 1, fa optare una valutazione più cauta.

SHARAPOVA: 5
Ha finora disputato un anno straordinario, forse il migliore della carriera, quindi un calo è perdonabile, ma certo Masha avrebbe sacrificato un altro torneo. Già con la Pironkova ha fatto vedere diverse crepe, per quanto la bulgara su questi campi sia molto forte, e con la Lisicki ha stupito la totale assenza di reazione, quasi fosse svuotata, inerme. Un 6-4 6-3 che ha stupito per la sua nettezza, soprattutto se si pensa che nei precedenti era avanti 3-0 e che dodici mesi fa, in semifinale, la russa aveva battuto la tedesca con il medesimo risultato.

Probabilmente la grandissima stagione su terra l’ha privata di molte energie mentali, vedremo se ai Giochi saprà trovare immediato riscatto.

KVITOVA: 5
Qualcosa sembra essersi rotto. La Petra di Wimby 2011 e del Master è attualmente lontano ricordo. Quella odierna raramente sbaglia completamente torneo, negli Slam ha fatto semifinali a Melbourne e Parigi e quarti qui, ma il dato inquietante è che contro le top 10 quest’anno ha giocato cinque partite e le ha perse tutte. A fine 2011 era opinione generale che la ceca fosse destinata a diventare imminente numero 1 del mondo, ora è scesa addirittura alla sesta posizione mondiale.

Già con l’Amanmuradova si era capito che non avrebbe bissato il titolo dello scorso anno: troppo lenta, fallosa, annebbiata tatticamente. Si è salvata in qualche modo – pur giocando in modo orribile - con la Schiavone, con Serena ha tentato di alzare il livello, riuscendoci e arrivando addirittura a set point nel secondo, ma ha meritatamente perso in due.

Che parta la musica sinistra di Chi l’ha visto?. La Kvitova serve troppo al circuito femminile.

LISICKI e KERBER: 7,5
Il derbycidio, con le le due dominanti e dominate in fase alterne del match, è stato uno dei match più emozionanti del torneo, sebbene a livello tecnico non sia stato esaltante. Nel turno precedente avevano fatto piangere lacrime amare due campionesse come Sharapova e Clijsters. Insomma, non esistono solo le Steffi, ma anche giocatrici di ottimo livello come loro due: la Germania è tornata protagonista.

Peccato per la semifinale della Kerber, che contro la Radwanska ha sofferto l’ansia da prestazione di chi sa di avere l’occasione di arrivare alla prima finale Slam, oltretutto a Wimbledon. Beninteso, Aga è più forte della Kerber, ma era quest’ultima incredibilmente la veterana delle due a quei livelli, avendo già alle spalle la semifinale di New York 2011.

Questo ad ogni modo non macchia un torneo perfetto (fino al quarto con la Lisicki non aveva perso un set).

GIORGI: 8
La nostra nuova principessa. Riuscire, al secondo Slam in carriera, a superare le qualificazioni, vincere il derby contro uno dei nomi più importanti del tennis del proprio Paese, Flavia Pennetta, recuperare da 5-1 nel secondo set contro un’altra veterana di livello come la Petrova, vincendo in due, e uscire arrabbiatissima dal campo dopo la sconfitta con la Radwanska perché convinta di aver giocato malissimo…sono tutti segnali di grande maturità e convinzione, di voler sfondare la porta del grande tennis il prima possibile.

E il tennis, per quanto sia ancora ovviamente acerbo e perfezionabile, non le manca, così come un’attitudine offensiva sorprendente (che non fa mai male, anche se va edulcorata).

Rino Tommasi l’ha nominata nostra prossima stella. E solitamente lui non si sbilancia al primo entusiasmo.

ERRANI: 4
Dispiace essere così severi con una giocatrice che ci ha dato così tante emozioni e soddisfazioni negli ultimi mesi, ma se è stato doverosissimo esaltare ogni impresa della nostra a Parigi, gioiendo con lei ad ogni piccolo-gigante ostacolo superato, è giornalisticamente altrettanto doveroso mettere da parte per un secondo la propria nazionalità ed evidenziare allo stesso modo le imprese negative. Perché non è vero, com’è stato detto e scritto, che il golden set subito con la Shvedova (voto: 8) è poca cosa, un semplice passo falso, un fatto da minimizzare. È un record storico, oltretutto raggiunto nel torneo più importante del mondo e da novella top 10. Non esattamente il miglior battesimo. A Madrid, con la Radwanska, arrivò a due punti dal doppio bagel, qui ha subito un 24-0 che pesa enormemente non certo per il futuro (è chiaro che la giornata storta può capitare a tutti e questa non influisce negativamente nelle uscite successive), quanto per l’immagine.

Ma sicuramente la nostra Sarita, con lo spirito di sacrificio e la dedizione al lavoro che la contraddistinguono, saprà rifarsi immediatamente, tornando a regalarci sogni.

LE ALTRE AZZURRE (SCHIAVONE, VINCI, PENNETTA): 6,5
Tutto sommato finora è stata una più che discreta stagione erbivora, per Francesca. A ‘s-Hertogenbosch ha battuto una giocatrice in forma e fiducia come la Kirilenko, mentre qui ha sì fatto fatica all’esordio contro la stellina di casa Robson, ma ha poi controllato bene i turni successivi. Con la Kvitova è stata brava ad approfittare inizialmente della giornata no della ceca, ma poi non ha saputo completare l’opera, finendo per innervosirsi. Comunque un buon torneo, il suo.
Robertina non ha fatto fatica a raggiungere il quarto turno, forte di un tabellone piuttosto comodo (anche se la Lucic era da prendere con le molle e il doppio 7-6 finale l’ha dimostrato), ma non ha saputo minimamente trovare contromisure alla potenza della Paszek, che l’ha demolita con un perentorio 6-2 6-2. Ma il quarto turno, suo nuovo miglior risultato a Wimbledon, rimane ed è un risultato comunque da incorniciare.
Il torneo di Flavia è finito subito, ma va comunque segnalata la semifinale, raggiunta con la Schiavone, in doppio, facendoci ricordare che non esiste solo la coppia Errani-Vinci.

WOZNIACKI: 4
Alla vigilia ebbe la non brillante idea di autocandidarsi come possibile vincitrice, finendo così vittima di un clamoroso boomerang. La Paszek era forse il peggior primo turno possibile, ma lei ancora una volta ha dimostrato di non avere la lucidità tattica per modificare uno schema di gioco che non le sta più dando alcun frutto. Rimane una giocatrice solida, ma spuntata, incapace di fare veramente male nel momento in cui serve cambiar marcia. Le qualità per cambiare le ha, forse le manca la guida adatta (e Johansson non sembra l’ideale).

Ma ieri la bella Caroline ha compiuto 22 anni, quindi snocciolare troppe critiche sarebbe oltremodo poco signorile.

Quindi, seppur in ritardo, tanti auguri di buon compleanno alla signorina Caroline.

CIBULKOVA: 3
Il voto di reazione di un innamorato deluso. L’ammirazione per questo bijoux di follia tennistica concentrata è notevole, le due partite vinte quest’anno contro la numero 1 Azarenka (anche la prima è stata vinta, a modo suo) sono le più memorabili dell’anno, a giudizio della penna.

Qui difendeva i quarti dello scorso anno ed è stata travolta 64 61 al primo turno dalla Zakopalova.

La depressione.

VENUS e CLIJSTERS: OSCAR ALLA CARRIERA
Sarebbe troppo crudele stroncare due campionesse che hanno dato al tennis e, nel caso della statunitense, a questo torneo nello specifico. Venus si è poi rifatta con l’ennesimo titolo con la sorellina-ona, Kim quasi sicuramente non calpesterà più da giocatrice i prati dell’All England Club. Ma un giudizio negativo sarebbe degno di Jack the Ripper.

Grazie di tutto. Di cuore.

Riccardo Nuziale

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Partnership

 

Ubi TV

I punti migliori di Federer a Wimbledon

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis