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17/07/2012 11:01 CEST - TORNEI ATP

La finale più scontata

TENNIS - Come l'anno scorso. A Bastad Ferrer bissa la finale dell’anno scorso sconfiggendo 63 75 Dimitrov. Almagro batte in 1h07 il ceco Hajek e cercherà la prima vittoria dopo 10 sconfitte. A Stoccarda finale Tipsarevic-Monaco. Daniele Vallotto e Stefano Tarantino

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ATP BASTAD

Ferrer b. Dimitrov 6-3 7-5

Nella prima semifinale del torneo di Båstad si affrontano il finalista e campione 2007 David Ferrer e la speranza di tutti gli appassionati del tennis classico Grigor Dimitrov. I due si sono affrontati due volte in carriera e ha sempre prevalso il giocatore più esperto. Il bulgaro sta finalmente riuscendo a trovare una certa continuità di risultati: quella raggiunta a Båstad è la seconda semifinale ATP di stagione e della carriera. L’inizio di Grigor è da incubo perché con un parziale di sette punti a zero Ferrer, quinto top-10 incontrato quest’anno, ha subito a disposizione tre palle break che vengono però tutte annullate. Il bulgaro si esibisce anche in un tweener dopo un malefico lob dello spagnolo peccato che il colpo di wannabe-Federer (cit.) serva solo a conquistare gli applausi del pubblico svedese dato che il numero 5 del mondo non si fa sorprendere. Più successo ha la carezza di dritto formato drop-shot che permette a Dimitrov di conquistarsi la seconda palla game, valevole per l’1-1 e prontamente trasformata.

Il match è bruttino: Ferrer va prima avanti di un break ma un paio di errori riportano Dimitrov in carreggiata. Il servizio del numero 69 del mondo non ha però alcuna intenzione di funzionare e una sbilenca volée di rovescio permette allo spagnolo di tornare a fare corsa in testa. Lo schema di Ferrer è semplice ed efficace: attaccare costantemente il rovescio di Dimitrov e spingere poi sul dritto appena il bulgaro si difende con il back. Dimitrov ha invece il problema opposto, quello che rischia di diventare una costante della sua carriera perché l’enorme varietà del suo repertorio sembra quasi bloccarlo al momento di scegliere il colpo da effettuare e nonostante qualche pregevole colpo come un passante di dritto in corsa o un drop-shot quasi imprendibile, il suo avversario si trova sul 5-2 e chiude poi nel turno successivo di battuta tenendo a 0.

Nel secondo parziale Dimitrov gioca a tutta il quarto game ma si incarta sul più bello quando sulla palla break faticosamente conquistata la risposta col dritto a sventaglio finisce fuori. Ferrer non si fa pregare, mette due ace ed impatta sul 2 pari. L’occasione, un po’ a sorpresa, si ripresenta sul 3-2 ma il bulgaro affossa un rovescio in back e con esso la speranza di brekkare lo spagnolo. Sul 5-4 Grigor getta al vento due palle break che erano anche due set point con due risposte di rovescio mal calibrate. A quel punto Ferrer tira fuori un rovescio lungo linea imprendibile ed è 5 pari. Questa volta l’occasione sprecata fa sentire tutto il suo peso perché Ferrer fa scorta di fiducia e trova la solidità necessaria per procurarsi due palle break. Manco a dirlo, basta la prima e con un perfetto turno di servizio (il primo tenuto a 0 nel secondo set) Ferru conferma la finale dell’anno scorso.

Oltre alla cattiveria agonistica e la lucidità tattica Dimitrov dovrà anche pensare di migliorare il dritto: il tennis degli ultimi anni ci ha insegnato che senza la solidità di quel fondamentale raggiungere gli obiettivi che il talento di Dimitrov merita sarà difficilissimo. Per Ferrer, che domani giocherà la sessantesima partita stagionale (più di chiunque altro), sesta finale nel 2012, la quarta sulla terra dopo le vittorie ad Acapulco e Buenos Aires e la sconfitta a Barcellona.

Almagro b. Hajek 6-4 6-3

La seconda semifinale propone un’altra sfida tra un ex campione del torneo svedese, Nicolas Almagro, e un novellino a livello semifinali ATP, Jan Hajek. Il ceco, però, è tutt’altro che inesperto essendo classe 1983 e avendo vinto numerosi challenger in carriera. Quest’anno ha bazzicato solo tornei di fascia minore e i quasi 19.000 dollari di premio per il risultato raggiunto a Båstad costituiscono certamente una grossa soddisfazione per il numero 102 del mondo (sarà vicino ai primi 80 a partire da lunedì).

La prima palla break arriva sul 3-2 in favore di Almagro ma Hajek, dotato di un dritto molto potente e di difficile lettura, riesce a far fare il tergicristallo al suo quotato avversario e ad impattare poi sul 3 pari con uno spettacolare dritto in allungo. Sul 5-4 lo spagnolo, che dovrà fare meglio di quanto farà Isner a Newport per mantenere la decima posizione del ranking, decide di alzare il livello del suo gioco e prevedibilmente Hajek va in tilt commettendo un paio di errori evitabili che danno ad Almagro tre set point, tutti annullati. Nico però non demorde e alla quarta opportunità trova il jolly in risposta che gli consegna il primo set.

Nel secondo parziale Hajek cerca di spaventare Almagro con delle urla stile Ferrer ma il nativo di Murcia non si fa intimorire dal fantasma del connazionale contro cui ha perso dieci volte su dieci. Difatti sul 4-3 il numero 10 del mondo approfitta di qualche sbavatura del fino ad allora inappuntabile ceco e va a servire per il match. L’ultimo game è una formalità per Nicolas, che sfiderà dunque per l’undicesima volta in carriera (l’ottava su terra battuta e la quinta in finale) David Ferrer nella rivincita della semifinale dell’anno scorso e della finale del 2007.

(Daniele Vallotto)

ATP STOCCARDA

Tipsarevic b. Bellucci 6-4 2-6 6-3

E' Janko Tipsarevic il primo finalista del torneo ATP 250 di Stoccarda.
Il tennista serbo ha avuto la meglio in tre set (6-4 2-6 6-3) sul brasiliano Thomaz Bellucci, nr. 64 del ranking che aveva vinto l'unico precedente tra i due giocato nel 2009 ad Indian Wells.

Per Tipsarevic sarà la nona finale in carriera (il bilancio sin qui è 2-6), il suo avversario uscirà dalla semifinale tra l'argentino Juan Monaco e lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez.
Il tennista serbo è in svantaggio con entrambi i giocatori, 1-2 con Monaco e 0-1 con lo spagnolo.

La prima semifinale ha visto alla fine vincitore il tennista più cinico e più concreto.
Bellucci non ha demeritato, ma ha buttato troppe occasioni nel primo set pagando poi caro l'unico break subito.
Il brasiliano ha dominato il secondo set (vinto 6-2) infilando 4 game consecutivi dal 2 pari, ma si è nuovamente distratto ad inizio terzo set, subendo in avvio un break che si sarebbe poi rivelato letale ai fini del risultato finale.
Bellucci ha avuto anche l'opportunità per tornare in partita, ma Tipsarevic è stato bravissimo ed attento ad annullare due palle break nel quarto game del set decisivo e da quel momento in poi non ha più concesso la minima possibilità di rientro al suo avversario.

Eppure Tipsarevic avrebbe dovuto essere il più stanco tra i due, visto che veniva da un quarto di finale di circa tre ore giocato ieri contro il tedesco Phau.
Bellucci invece veniva da una buona striscia vincente, avendo il brasiliano, dopo la sconfitta contro Nadal a Wimbledon, vinto il challenger di Braunschweig e per l'appunto essere giunto in semifinale qui a Stoccarda.

L'inizio del match sembra confermare che è Bellucci quello più centrato ed in forma.
Sui game di battuta del brasiliano quasi non si gioca, la prima è molto potente e quando non decisiva (il sudamericano mette due ace a game nei primi due turni di battuta) gli lascia comunque molto campo per piazzare il suo diritto mortifero.

Tipsarevic parte un po' lento e nei primi game si difende a denti stretti.
Nel quarto game del match il serbo si trova a dover fronteggiare due palle break consecutive sul 15-40 ma è bravissimo ad annullarle, la prima con il servizio e la seconda con una ottima accelerazione di diritto.
Più però il match va avanti, più il serbo sembra smaltire le tossine della sera prima ed entra meglio in partita.
Tipsarevic soffre ancora nell'ottavo game. Infatti al servizio sul 30 pari deve trovare un passante di rovescio incrociato difficilissimo per evitare al suo avversario di arrivare ad una pericolosa palla break.
Una volta però raggiunto il 4 pari il serbo si scioglie mentre Bellucci paga le occasioni non sfruttate.
Il brasiliano inizia a scendere con le percentuali al servizio, Tipsarevic ritrova le sue traiettorie profonde e angolate e mette sotto pressione l'avversario.
Nel nono game Bellucci si trova 0-40 e deve fronteggiare tre palle break consecutive che manderebbero il serbo a servire per il set.
Il brasiliano con gran coraggio le annulla tutte e tre (le prime due con il servizio, la terza grazie ad un gratuito di Tipsarevic di diritto), ma subito dopo ne arriva una quarta che Bellucci concede con il secondo doppio fallo del game.
Troppo esperto Tipsarevic per sprecare l'occasione, nonostante si venga a trovare 15-30 il serbo non trema e porta a casa il primo set sul 6-4 dopo 42 minuti, nonostante un bruttissimo 44% di prime.

Bellucci prova a ripartire di corsa nel secondo set per provare ad allungare il match, game alla battuta a zero e poi subito break grazie ad un doppio fallo di Tipsarevic che perde il servizio da 30-0 e si innervosisce spaccando la racchetta.
Il suo avversario però lo imita, controbreak immediato con doppio fallo.

Non è un gran momento per il match, molti errori da una parte e dall'altra.
Tipsarevic raggiunge Bellucci sul 2 pari ma poi esce completamente dal match (complice anche una vescica sulla mano) e consente al brasiliano di prendere il largo, infilare 4 giochi consecutivi e vincere il secondo set 6-2.

Dopo il medical time-out chiamato dal serbo il match torna equilibrato, Tipsarevic d'improvviso ricomincia a giocare come sa e strappa subito il servizio a Bellucci.
Sul 30 pari del primo game del terzo set infatti Tipsa trova prima una grande accelerazione di diritto e poi sulla palla break un bel passante su una discesa a rete alquanto azzardata del suo avversario.

Bellucci le prova tutte per rientrare in partita e nel quarto game si procura due palle consecutive per il controbreak sul 15-40.
Ma Tipsarevic ancora una volta è bravissimo, il serbo si aiuta con il servizio (un ace ed un servizio vincente), annulla le due opportunità e poi con l'aiuto di un altro paio di buone prime tiene la battuta per il 3-1.
Nessuno dei due concederà altre opportunità all'avversario sul proprio servizio, Tipsarevic chiude così al decimo gioco con un servizio vincente e si guadagna la seconda finale dell'anno (la prima a Chennai ad inizio anno).

Monaco b. Garcia-Lopez 6-3 3-6 7-5

La seconda semifinale del torneo di Stoccarda vede di fronte l'argentino Juan Monaco e lo spagnolo Garcia-Lopez.
L'argentino sta giocando la migliore stagione della sua carriera, ha già vinto due titoli quest'anno (Vina Del Mar e Houston), ha fatto per la prima volta semifinale in un torneo Masters Series (Miami), è in semifinale con il suo paese in Coppa Davis, è alla sua miglior classifica nel ranking (nr. 14).
Dall'altra lo spagnolo Garcia-Lopez, nr. 87 nel ranking, stagione mediocre (14-15 il saldo vinte-perse prima di Stoccarda), buon terraiolo, quest'anno ha fatto quarti a Auckland ed a Casablanca.

I due iniziano il match ad un buon ritmo, molto solido Monaco, Garcia-Lopez sembra un pelino sotto a livello di gioco ma si difende egregiamente concedendo una sola palla break che viene prontamente salvata.
Si seguono i servizi sino al 4-3, poi ancora lo spagnolo concede due palle break nell'ottavo game.
Garcia-Lopez salva la prima ma capitola sulla seconda, Monaco centra il break e nel game seguente tiene la battuta per il 6-3 del primo set.

Garcia-Lopez sta giocando un buon torneo ed è ben lungi dall'alzare bandiera bianca, lo spagnolo non demorde ed alla prima occasione strappa il servizio all'avversario.
Monaco non sfrutta nessuna delle quattro palle break che si procura, Garcia-Lopez chiude il secondo set 6-3 e porta la semifinale al set decisivo.

Monaco non vuole correre rischi, l'argentino parte alla grande nel terzo set, break in avvio per il 2-0, poi altro break che lo porta 5-1 e servizio.
Il match sembra finito ma qui Monaco s'incarta.
L'argentino spreca match point in serie, Garcia-Lopez non molla e recupera il primo break risalendo 2-5.
Lo spagnolo tiene il suo servizio e nel nono game trova un altro break. Incredibile, siamo 4-5 e la semifinale è completamente riaperta.
Garcia-Lopez si porta sul 5 pari ma accusa la fatica della rimonta e Monaco ne approfitta chiudendo 7-5 un match giocato in certi frangenti a livelli altissimi. Era dal 1996 che in terra tedesca non si affrontavano in finale le prime due teste di serie del tabellone.


(Stefano Tarantino)

 

Daniele Vallotto

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