14/08/2012 06:11 CEST - atp toronto

Nessun problema per Djokovic

TENNIS - Tutto facile per Novak Djokovic, che annienta Gasquet nella finale del Master1000 di Toronto per 6-3 6-2. C'è stata partita per i primi sette giochi, poi il serbo è scappato via, come prevedibile. da Toronto, Francesca  Sarzetto

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Djokovic vincitore a Toronto
Djokovic vincitore a Toronto

N. Djokovic b. R. Gasquet 6-3 6-2

Stasera il clima è decisamente migliore qui a Toronto, qualche nube sparsa e caldo degno di agosto, ma quando cala la sera per questa finale si fa più fresco. Lo stadio è strapieno, ci sono bandiere serbe dappertutto e l'atmosfera di festa per una partita piuttosto prevedibile, data la disparità delle forze in campo.

Eppure l'inizio sembra far presagire una partita diversa da quella che tutti si aspettano: Nole serve e va subito sotto 0-40, ma poi grazie ad alcuni attacchi convincenti ottiene cinque punti consecutivi e tiene il servizio. Poi entrambi mantengono i propri turni di battuta con facilità, sino ad arrivare al 3-3, 0-15 su servizio di Djokovic: qui il serbo infila una striscia di dodici punti a zero, il secondo dei quali è forse quello che fa girare la partita. E' infatti un grandissimo scambio con attacchi, recuperi, volèe, pallonetti, smash, dopo il quale l'ex n.1 esulta con il pugnetto a mostrare tutto il suo spirito combattivo. Da qui brekka quindi Gasquet a zero, con un errore di dritto del francese, e chiude il set per 6-3 con un ace sulla seconda di servizio.

Nel secondo set il francese accusa il colpo, e cede subito il servizio con un doppio fallo. Sul 2-1 Djokovic c'è l'unico turno di battuta un po' incerto da parte di Nole, che deve annullare una palla break, ma basta aumentare un po' l'aggressività per cancellare la minaccia. Sul 4-2 c'è il secondo break per il serbo, che chiude uno scambio durissimo con un dritto inside out sulla riga che fa venire giù lo stadio. L'ultimo gioco è solo una formalità, e dopo l'ennesimo servizio vincente Nole può alzare la braccia al cielo per il suo terzo titolo stagionale, dopo un'ora e un minuto di gioco.

Nel discorso di premiazione, Djokovic fa i complimenti al suo avversario, come di costume, ma si spinge anche oltre, affermando che Gasquet è uno dei migliori talenti del circuito e meriterebbe di stare in stabilmente in top 10. "Dopo le delusioni di Wimbledon e delle Olimpiadi, sono contento di come ho giocato questa settimana, non credevo di vincere" ha affermato poi in conferenza stampa, "è stato difficile adattarsi, tra il jet lag, la pioggia, il cambio di superficie, in pochissimo tempo, ma sono orgoglioso di come ci sono riuscito, mi ci voleva tornare alla vittoria in un torneo importante per ritrovare fiducia".

"E' sempre difficile giocare contro Novak" ha detto Richard a fine match, "ho avuto una flessione a metà primo set e da lì ha preso fiducia, e poi diventa molto difficile recuperare. Era da tanto che non giocavo una finale importante, sentivo la pressione, lui ha giocato molto meglio sicuramente. Comunque non sono lontano dai top 10, è un obiettivo alla mia portata e ci voglio provare".

Francesca Sarzetto

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