Robson l'ammazzagrandi

TENNIS - Dopo Kim Clijsters, Laura Robson batte anche Na Li. Al prossimo turno affronta Sam Stosur. Vincono anche Kvitova e Bartoli In aggiornamento

Robson b Na Li 64 67 62

Erano 14 anni che una tennista britannica non arrivava negli ottavi di un torneo dello Slam. Il digiuno l'ha rotto Laura Robson, etichettata già come promessa a 15 anni. Promesse che, dopo l'argento in doppio misto alle Olimpiadi, sta continuando a mantenere.

Dopo aver siglato la fine della carriera di Kim Clijsters, in quasi due ore e mezza ha eliminato anche Na Li. In tre giorni, insomma, ha eliminato le finaliste degli Australian Open 2011.

Vinto d'autorità il primo set, nonostante un servizio ballerino, ha saputo tirare fuori il meglio di sé nei momenti chiave del match. Non si è persa d'animo dopo un secondo tirato, in cui ha sempre fatto corsa in testa ma senza riuscire a staccare Na Li che è riuscita a rifugiarsi nel tiebreak anche grazie ai 17 vincenti contro i 10 della britannica che tiene fino al 6-5 ma all'ultimo punto stecca malamente da fondo.

Ma nel terzo Robson alza il suo livello di gioco, soprattutto al servizio. Mette 4 dei 9 ace totali, si mantiene su percentuali sopra l'80% di punti conquistati con la prima e soprattutto non perde la calma dopo un errore arbitrale che avrebbe potuto sfavorirla. Sul 2-2, alla seconda palla break, tira un vincente ma la palla viene chiamata fuori. Na Li non ci è arrivata, il Falco smentisce il giudice di linea. Ma il punto viene fatto ripetere, Robson sbaglia ma converte comunque la successiva palla break e vola all'ottavo contro Sam Stosur.

Petra Kvitova (RCec, 5) b. Pauline Parmentier (Fra, 90) 6-4 6-4

Rispettati i pronostici anche sul Grandstand, dove la 22enne mancina ceca di Bilovec (5 WTA) ha rifilato un periodico 6-4 alla 26enne francese di Cucq (90 WTA). I precedenti parlavano di due vittorie in due set per la Kvitova in altrettante partite disputate sul veloce (6-2 7-6 nell'ITF di Bratislava 2007 e 6-3 6-2 ad Indian Wells nel 2009) ed anche stavolta la ceca ha chiuso la pratica senza ricorrere al set decisivo. E l'ha fatto quasi col minimo sforzo, visto che ha conquistato la vittoria mettendo a segno un break per set (su cinque tentativi) e senza concedere neanche un break point alla propria avversaria. Con questo risultato, la Kvitova raggiunge per la seconda volta gli ottavi di finale (l’altra volta successe nel 2009) ed ora punterà a migliorarsi contro la francese Marion Bartoli, testa di serie numero 11 e vincente in due set sulla connazionale Kristina Mladenovic.

Samantha Storus (Aus, 7) b. Varvara Lepchenko (Usa, 32) 7-6(5) 6-2
Il match che ha aperto il programma dell’Arthur Ashe Stadium ha visto la vittoria in due set (7-6(5) 6-2 in 87 minuti) della testa di serie numero 7, l’australiana Samantha Stosur, sulla statunitense Varvara Lepchenko, numero 31 del seeding. Una partita dai due volti, con un primo set assai equilibrato e deciso per 7-5 sl tie break in quasi un’ora di gioco. Più agevole il secondo set, chiuso da Sam in meno di mezz’ora. Di fatto, un remake opposto all’unico precedente, quando fu la Lepchenko a battere 7-6(4) 6-1 la Stosur nelle semifinale dell’ITF di Dothan, disputata nel 2008 sul clay.

Marion Bartoli (Fra, 11) b. Kristina Mladenovic (Fra, 150) 6-2 6-4
Il primo match concluso nella giornata è quello del Campo 11, con Marion Bartoli che ha agevolmente vinto l’inedito derby francese contro Kristina Mladenovic. 6-2 6-4 in 66 minuti per la 28enne di Le Puy en Velay (11 WTA), che dopo un primo set vinto senza patemi d’animo, ha avuto un passaggio a vuoto nel sesto game del secondo, quando la sua avversaria le ha strappato il servizio, portandosi in vantaggio 4-2. Ma è stato solo un fuoco di paglia, visto che la Bartoli ha trovato subito il controbreak, ripetendolo poi nel nono game, chiudendo poi 6-4.