Roberta Vinci da spettacolo

TENNIS - L'azzurra elimina la n.2 Radwanska, 61 64 e per la prima volta raggiunge un quarto Slam. Migliorerà anche il suo best ranking: sarà almeno n.15. Da New York, Giacomo Fazio

Il cielo è di un grigio cupo lunedì 3 settembre a New York ma splende l’azzurro sul Louis Armstrong. Mai avevamo avuto un quarto tutto italiano in una prova dello Slam. Questo risultato di consente di avere un’italiana sicuramente in semifinale, evento che non si verificava dal 1930 con Maud Levi Rosenbaum Blumenthal. “Ci facciamo forza ed i risultati dell’una incoraggiano l’altra”. Dichiarava questo Roberta Vinci qualche giorno fa dopo la sua vittoria contro Dominika Cibulkova. Deve quindi aver visto il match della sua grande amica Sara Errani che poco prima aveva estromesso l’ostica tedesca Angelique Kerber in due set.

E’ stata una Vinci spettacolare che ha fatto impazzire la numero 2 del mondo Agnieszka Radwanska con approcci in back, discese a rete, palle corte. Non si era mai vista Robertina giocare in questo modo. Che fosse in forma lo si era capito già al torneo di Dallas dove aveva trionfato in finale sulla Jankovic. Ma questa Vinci ha continuato a racimolare risultati uno dopo l’altro spingendosi al momento al n.15 provvisorio della classifica mondiale. Affronterà Sara per la quinta volta in carriera perdendo però le ultime tre nettamente. Infatti in conferenza stampa la Vinci aveva scherzato con i giornalisti americani dicendo: “Ci siamo affrontate tante volte in match ufficiali, ha vinto sempre lei, se giochiamo nei quarti è già in semifinale”.

Non è detto che il match in realtà sia così chiuso perché questa volta Roberta può veramente mettere in difficoltà la sua “sorellina minore” e l’esito anche dal punto di vista emozionale e tutt’altro che scontato. Per un set e mezzo ha nascosto la palla ad Aga che non potendosi appoggiare (come preferisce fare) si è fatta sopraffare dal gioco dell’avversaria. La Radwanska ha sofferto soprattutto il back basso sul rovescio bimane, ben 20 errori non forzati nel match. Dall’uno pari del primo set, Roberta ha inanellato un parziale di sei giochi a zero fino all’uno a zero del secondo parziale. Unico momento di incertezza per la tarantina è quando avanti 3-1 e servizio ha ceduto il game consentendo alla Radwanska di riavvicinarsi nel punteggio. Roberta però è sicura ed in controllo della partita e sul 5-4 il braccio non trema e chiude la partita.

“No ... no ... no non ci credo” grida al suo angolo a fine partita. Invece è tutto vero, un sogno che si realizza e che non è ancora finito. 

Abbastanza frastornata Agnieszka Radwanska in sala stampa (ascolta l'audio): “Oggi Roberta gioca meglio rispetto a qualche anno fa. Un tennis veramente difficile per le sue avversarie, pieno di rovesci tagliati, servizi in kick, droposhots, volèe e chiusure a rete. E’ una delle avversarie più complicate da dover affrontare quando non sei al meglio”.

Di tutt’altro umore la Vinci che racconta l’emozione dei suoi primi quarti in uno Slam: “Le mie erano lacrime di gioia. Ero un po’ nervosa alla fine ma sapevo che sul primo match point dovevo attaccare la sua seconda. Il torneo di Dallas mi ha dato fiducia ma non avevo mai pensato di arrivare fino ai quarti qui. Sto giocando un grande tennis perché sto soprattutto bene di testa. Contro Sara naturalmente non sarà un match facile dal punto di vista mentale. Non ci riscalderemo insieme prima della partita perché non l’abbiamo mai fatto in singolare. Ora non sarà diverso. Sara è una che sbaglia poco, non ha però un servizio molto forte, dovrò metterle molta pressione, se mi metto a palleggiare da fondocampo mi prende a pallate. Giocare sul veloce potrebbe aiutare me. Io vorrò vincere anche se dall’altra parte c’è la mia grande amica”. (audio)

Da New York, Giacomo Fazio