05/09/2012 12:34 CEST - Rassegna Stampa del 4 Settembre 2012

Errani e Vinci, che meraviglia! Una delle due è in semifinale (Martucci), Sara&Roberta da impazzire! (Valesio), Errani e Vinci nei quarti (Palizzotto), Errani-Vinci, derby agli Us Open (Semeraro)

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Rubrica a cura di Daniele Flavi

Erravi e Vinci, che meraviglia! Una delle due è in semifinale

La gazzetta dello sport del 4.09.2012

Un'italiana ai quarti degli Us Open per il quinto anno di fila. La terza diversa. Anzi, la quarta. Anzi, per la prima volta due italiane insieme ai quarti di uno Slam. Anzi, due italiane di fronte, domani, con quindi una sicura semifinalista sul cemento di New York. Non è incredibile, non è pazzesco, ma è straordinario, fantastico. Sara Errani doma bum-bum Kerber (come al Roland Garros), diventa la terza azzurra di sempre a qualificarsi fra le ultime 8. Ultime Come aveva studiato a tavolino con coach Pablo Lozano, per un'ora e mezza, fino al 7-6 3-0, il cervello tennistico di Sara ipnotizza la potente Kerber: «A me piace metterla sulla tattica, cercare tutte le soluzioni possibili per vincere la partita. Anche giocare con la mano sinistra, a dispetto anche dell'estetica». Con la rispettosa approvazione del secondo stadio degli Us Open, l'Armstrong. Il primo set è decisivo per lavorare ai fianchi la tedescona mancina, con topponi alti di dritto e affondi decisi sul dritto, con 18 punti a rete su 22 discese. La Errani ha più varietà di gioco di Flavia Pennetta che, 12 mesi fa, perse con una Kerber un po' più acerba nei quarti di questo stesso torneo. Dopo l'esperimento, riuscito, al Roland Garros, Cichi comincia lo strangolamento della biondona, numero 6 del mondo, tessendo la sua ragnatela e dribblando ogni palla corta e quindi ogni occasione di esaltare la potenza dell'avversaria (castigatrice di Venus Williams tre giorni fa): «Mi ha meravigliato solo che non ha cominciato a sparar forte sin dall'inizio, quasi che volesse lasciare a me l'iniziativa. L'ho copiata alzando anch'io pallonetti, in attesa».
Sara strappa il 3-1, paga con il 3-3 i troppi rovesci sbagliati, si prende un altro break, lo riperde: «E' stato il momento più difficile, ero stanchissima, poteva scapparmi via». Approda al 6-6 fra gli applausi della folla che si sente un po' Errani: piccola e indifesa contro una walkiria, laboriosa formichina che costruisce punticino dietro punticino con intelligenza e anticipo, facendo una fatica bestiale, sudando e gemendo, ma può perdere tutto per una fiammata della 24enne di Kiel. E, nell'appassionante, ed equilibrato contrasto di stili fra le numero 10 e 6 del mondo, 1-1 nei precedenti (e di quest'anno), il tie-break è un su e giù elettrizzante, con 6 mini-break. Sul 6-3, dopo due errori di fretta e frustrazione, sembra fatta per l'italiana. Che, davanti a tre set point, paga al servizio, ma poi, sul 6-5, incassa il decisivo doppio fallo. Per sfinimento. Brivido. Il 3-0 per Sara sembra il classico k.o. per la Kerber. Che arranca e scuote la testa, e sballa (alla fine 38 errori gratuiti contro 21). Ma quando uno ha il pugno del k.o. può sempre risolvere in extremis, soprattutto se ormai le gambe sono molli, nel caldo-umido di New York, con la pioggia nell'aria. Infatti, in 12 minuti, il tabellone passa da 3-0 a 3-3, con Sara che scivola 0-30 e appare più vulnerabile davanti ai disperati fendenti dell'Angelica di Germania. Ma, vuoi per quant'è successo prima, vuoi per tensione/stanchezza, vuoi per la personalità, vuoi per il nastro «azzurro» (più spesso favorevole a Saretta), vuoi per il formidabile carattere della Errani («Sono romagnola, un po' dura, e vado in campo convinta di poter battere le più forti»), il dritto della Kerber diventa sempre più flebile, come la fiducia. Fino al 6-3 decisivo, dopo quasi 2 ore da ricordare. Come i 76 minuti di Roberta. Per noi, fieri di essere italiani, ancora grazie allo sport. E alle nostre fantastiche donne.

Sara&Roberta da impazzire!

Piero Valesio, tuttosport del 4.03.2012

Da urlo. Avremo un'azzurra nella semifinale dello Us Open. Mai successo se si esclude tal Rosenbaum che nell'anno domini 1930 giocò lo Slam americano per i colori dell'Italia ma solo perché aveva sposato un nostro connazionale. Sara Errani ha di nuovo avuto la meglio con una partita quasi perfetta su Angelique Kerber, numero 6 al mondo: e dopo di lei Roberta Vinci ha schiantato Aga Radwanska, che al mondo è numero 2 anche se con una spalla malconcia. Ma la spalla della polacca non è la causa della vittoria di Roberta. La tarantina si è imposta in forza di un tennis celestiale davanti al quale Aga ha potuto quasi nulla. Anche se la sua spalla le avesse permesso di servire meglio e di colpire gli smash con tranquillità l'esito sarebbe stato lo stesso. Sara e Roberta si affronteranno in un quarto di finale tutto azzurro e tra amiche vere sarà una storia già di perse: e che lancerà una delle due fra le quattro regine dello Us Open. Pazzesco, da urlo appunto. VOLO SE non ci fosse pure la Hingis di mezzo sarebbe bellissmo concedersi la go-duna di chiamarla Martina Errani. Pure la svizzera ha portato e porta quel nome di battesimo: ma va da se che per chiunque ami questo sport Martina è solo Navratilova, la donna del serve and volley, del tocco a volo, del tennis impastato con la fantasia. Al serve and trolley la Errani non ci è ancora arrivata: ma quanta fantasia e quanto gioco a volo ha messo in campo per battere la Kerber, numero 6 al mondo, riaprire in lei la ferita mai del tutto rimarginata della sconfitta di Parigi e volare nei quarti dello US Open. Lei che quest'anno i quarti li ha raggiunti anche a Melbourne perdendo poi una partita che, rivista oggi, avrebbe anche potuto non perdere contro la sua bestia nera Kvitova; e ha giocato la finale di Roland Garros perdendo contro la Sharapova. COLTELLATE. Sara ha battuto la tedesca, apparsa al limite di una crisi di sconforto se non proprio isterica, anche soprattutto grazie ai 18 punti conquistati su 22 discese a rete. Il che potrebbe sembrare un numero piccolo se lo n rapporta ai 160 punti giocati ma non è così. Nel tennis femminile un punto a volo è una coltellata letale assestata con una misericordia medievale al costato dell'avversaria. Sara ha alternato una pazienza biblica ad un campionario ammirevole di tocchi e dropshot che hanno spedito ai pazzi la tedesca. E quando nulla di tutto ciò ha funzionato, schiacciata dalla debordante furia agonistica dell'avversaria (come quando da 3-0 si è fatta rimontare e ha poi vinto il settimo game dopo essere stata sotto 030) ci ha messo una lucidità degna di miglior causa. Quella lucidità che non le ha mai fatto perdere di vista chi aveva di fronte: una giocatrice possente e pure lei indomabile ma la cui furia agonistica era figlia della frustrazione del momento. Alla fine il pubblico del Louis Armstrong le ha tributato un'ovazione che ha avuto il sapore dell'abbraccio: la piccola italiana ha conquistato ieri il cuore della Grande Mela. DICIAMOLO Certo Sara non avrà mai la potenza di una sorellona e al di là dei giochi linguistici non potrà mai disporre dell'apertura alare di Martina, quella vera. Ma i progressi che ha palesato da un anno questa parte sono mostruosi. Ci sono giornate come ieri in cui guardandola giocare perfino ci si dimentica che la sua seconda di servizio permetterebbe talvolta di rispondere anche ad un ottimo giocatore di circolo. Perché la Erravi ha costruito il suo gioco prendendo atto che quella seconda palla molto difficilmente uscirà dal suo repertorio: dunque meglio cercare di ottimizzare quello che viene dopo. E poi insomma, vogliamo dirlo? Jelena Jankovic con un servizio mica tanto differente per velocità e efficacia da quello di Sara, è stata anche numero uno al mondo Così, per dire.

Errani e Vinci nei quarti Battute Kerber e Radwanska

Daniele Palizzotto, il tempo del 4.09.2012

Come in un sogno. Sara Errani contro Roberta Vinci nei quarti di finale degli Us Open, le nuove sorelle dell'Italtennis una di fronte all'altra sul cemento di Flushing Meadows per una partita storica. Come in un sogno, anzi meglio, perché allavigilia dell'ultimo Slam stagionale era davvero impossibile immaginare un simile scenario, un derby tricolore per un posto in semifinale a NewYork, 82 anni dopo l'impresa realizzata dall'italoamericana Maud Rosenbaum. Eppure è tutto vero. In un pomeriggio insolitamente nuvoloso dopo il caldo degli ultimi giorni, il campo intitolato al grande Louis Armstrong si è sorprendentemente colorato d'azzurro. Sara e Roberta erano attese da esami difficili, quasi impossibili, superati però con il massimo dei voti. Prima la top 10 Errani opposta alla tedesca Angelique Kerber, già battuta nei quarti dell'ultimo fantastico Roland Garros. Un'impresa impossibile da ripetere sul cemento? Non per Sarita, fantastica nell' irretire la potente numero 6 mondiale, tra continue variazioni di ritmo e intelligenti attacchi in controtempo. In difficoltà nella parte finale del primo set, la Errani ha stretto i denti, vinto il tie-break in volata grazie alla fragilità della Kerber e poi contenuto il ritorno della tedesca per chiudere 7-6 6-3. Grande Sara, grandissima Roberta. L'impresa realizzata dalla Vinci, se possibile, è infatti ancor più inattesa. Opposta alla numero 2 mondiale Agnieszka Radwanska la tarantina ha disputato il match perfetto (6-1 6-4), togliendo il tempo all'avversaria con continue incursioni a rete. E ora, cioè domani, Roberta sfiderà Sara, ma non prima di aver inseguito insieme - da coppia numero uno al mondo - la semifinale del torneo di doppio. Per una volta gli altri quarti - Azarenka-Stosur, Sharapova Bartoli e Serena Williams-Ivanovic tra le donne, mentre tra gli uomini l'unico accoppiamento noto è Federer-Berdych - non sono così importanti.

Errani-Vinci, derby agli Us Open

Stefano Semeraro, la stampa del 4.09.2012

Comunque vada, una tennista italiana sarà in seminfinale a Flushing Meadows. Già, perché sia Sara Errani (7-6, 6-3 alla Kerber), sia Roberta Vinci (6-1, 6-4 alla Radwanska) si sono conquistate il derby tricolore, che oggi le vedrà l'una contro l'altra. Dopo una vita insieme, dopo tante vittorie condivise, la coppia più forte al mondo nel doppio dovrà misurarsi in una sfida fratricida. La prima a mettere il piede nei quarti è stata la Errani. Sarita quest'anno nello Slam ha iniziato a compiere grandi imprese in Australia, all'estremo est della stagione, quando strappò i quarti di finale, stoppata solo da Petra Kvitova. E otto mesi più tardi, nell'ultimo Slam della stagione, la nostra Formica Atomica è di nuovo li, fra le «last eight» del torneo. Negli ottavi ha sconfitto 7-6 6-3 Angelique Kerber, la pit-bull tedesca, n.6 del mondo mancina dal fisico compatto e dal tennis solitamente massiccio, che ave- Vincenti Errani e Vinci dopo la vittoria al Roland Garros 2012 va tolto dal torneo Venus Williams ma che come a Parigi è finita schiantata dal talento e dal carattere di Salita. Domenica, a fianco di Roberta V'mci, la Errani si era già conquistata l'accesso ai quarti di doppio. Con la vittoria di ieri, una vittoria alla Errani, costruita con la testa e con il cuore, all'azzurra è riuscito in realtà un tris magico: primo quarto agli Us Open, dove non era mai arrivata nemmeno agli ottavi. Punti preziosi in cascina per la classifica Wta, con sempre più chance di qualificarsi per il Masters di singolare. E vendetta «trasversale» consumata nei confronti della Kerber, che proprio a New York l'anno scorso aveva negato a Flavia Pennetta. Chiusa la pratica, Sara ha assistito alla vittoria di quella che è diventata negli anni una sorella adottiva. E non una vittoria banale: con il suo gioco fantasioso ed efficace, la Vinci ha schiantato nel primo set la numero 2 al mondo e nel secondo le ha concesso soltanto l'illusione di un recupero.

E' derby nei quarti fra Errani e Vinci

Alberto Giorni, il giorno del 4.09.2012

Una straordinaria sfida attende Sara Errani e Roberta Vinci nei quarti di finale degli Us Open, dopo vittorie strepitose. La prima vi approda battendo 7-6 6-3 1h55' la tedesca Angelique Kerber, n 6 del seeding. Grande battaglia nel primo set, durato un'ora e 11'. Sara si porta sul 3-1, ma subisce la rimonta della mancina tedesca e si arriva così al tiebreak. La Errani (foto), avanti sei punti a tre, sfrutta al terzo setpoint un doppio fallo della rivale. La Kerber accusa il colpo e la romagnola nel secondo parziale va 3-0; la Kerber la raggiunge ancora, sul 3-3, ma poi cede. Più tardi Roberta Vinci annienta addirittura la polacca Agnieszka Radwanska, numero 2 del seeding, vincendo 6-1 6-4. Le due azzurre, poi, sono ai quarti pure in doppio e si sono assicurate così già la prima posizione nel ranking mondiale. Avanti anche Serena Williams (6-0 6-0 alla Hlavackova), che se la vedrà con la serba Ivanovic (6-0 6-4 alla Pironkova). La francese Bartoli domina 1-6 6-2 6-0 la n 5 Kvitova e affronterà la Sharapova, che grazie anche a uno stop per pioggia ha superato 6-14-6 6-4 la Petrova. Tra gli uomini, l'americano Fish ha dato forfait e Federer senza giocare è nei quarti, dove troverà il ceco Berdych (7-6 6-4 6-1 ad Almagro). Intanto Nadal ha annunciato che sarà out altri due mesi.
 

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