17/09/2012 11:14 CEST - DAVIS CUP

Seppi riporta l'Italia nel World Group

TENNIS - Andreas Seppi non vinceva un singolare di Davis dallo spareggio contro la Lettonia del 2008. A Napoli regala il primo e l'ultimo punto contro il Cile. Domina Capdeville 63 61 63 in un'ora e mezza. Quasi certamente giocheremo in casa il primo turno del World Group 2013. Alessandro Mastroluca (con commento di Rino Tommasi)

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Andreas Seppi (Photo by Giampiero Sposito)
Andreas Seppi (Photo by Giampiero Sposito)

L'Italia resta nel World Group di Coppa Davis. Decisivo Andreas Seppi, che non vinceva un singolare nella competizione da quattro anni, dal successo sul lettone Juska a Montecatini. L'altoatesino porta due punti su tre e completa il 3-1 con una dominante prestazione su Paul Capdeville: 63 61 63 in 91 minuti con 53 vincenti (a 18) e 37 errori (forzati e non) contro i 41 del cileno.

E' la terza vittoria in carriera su tre incontri per Seppi contro Capdeville, la prima sulla terra rossa: si erano affrontati indoor nei quarti del Challenger di Ishql nel 2003 e al primo turno a Indian Wells nel 2008, con Seppi sempre vittorioso in tre set e in rimonta.

"Il servizio è stato fondamentale oggi" ha detto a fine partita Seppi, che ha perso solo sei punti nei suoi game di battuta. "Ogni volta che ho avuto una chance, poi, ho sempre spinto bene. Sono rimasto calmo, ho aspettato il momento giusto per breakare poi sono andato via facile. Speriamo nel sorteggio, credo che in casa possiamo fare molto bene".

Le possibilità di giocare in casa sono altissime. Infatti, le otto squadre che hanno vinto almeno un turno nel World Group 2012 sono le prime otto del ranking, che non dovrebbe subire variazioni di rilievo. L'Italia, dunque, non sarà testa di serie. Con sette di queste otto squadre (Spagna, Serbia, Repubblica Ceca, Francia, Usa, Croazia, Austria) giocheremmo in casa. Solo in caso di sorteggio contro l'Argentina saremmo costretti alla trasferta.

"Oggi Seppi ha giocato una partita esemplare" ha detto Barazzutti, "è stato freddo, non è facile entrare sul 2-1 e giocare così. Per la stagione 2012 do all'Italia un 7,5: ce lo meritiamo tutto".

A giudicare dai due match giocati nel 2012 il voto è un po' generoso. L'Italia ha perso, nettamente come da pronostico, a Ostrava e vinto, meno nettamente del previsto, contro un Cile mediocre. Resta un po' di rammarico per quel che poteva essere e non è stato in Repubblica Ceca, a casa di Lendl, per il break che avrebbe potuto portare Seppi avanti nel quinto con Stepanek, per il figliol prodigo Bolelli capace di restare in partita fino al 5-5 nel terzo con Berdych. Ma è troppo poco per giustificare un 7.5 a un'Italia che non ha ancora trovato un doppio competitivo e affiatato. Bracciali e Seppi hanno giocato insieme quattro tornei quest'anno (Roma, Eastbourne, Toronto e Olimpiadi) senza mai vincere due partite di fila. Bolelli e Fognini, dopo le semifinali di Flushing Meadows 2012, hanno giocato insieme solo sporadicamente: cinque partite quest'anno, con quattro sconfitte.

La partita

C'è partita praticamente per sei giochi. Seppi ha la prima palla break nel quarto (30-40). Poco convinto, però l'azzurro col dritto lungolinea. Poi due gran punti di Capdeville che muove Seppi col dritto e chiude il game con il suo secondo ace. Il break arriva comunque all'ottavo game. Per la terza volta di fila Seppi porta il cileno ai vantaggi e con due risposte vincenti firma il sorpasso.

Seppi serve bene, anche con medie di velocità considerevoli. Più volte si sono registrati servizi record in Davis. Non esiste, infatti, uno standard di marca o montaggio per i sensori di misurazione, basati sull'effetto Doppler. La Davis ha usato fino al 2009 i radar della EDH, una compagnia sudafricana specializzata nella produzione di strumenti militare per la tracciatura delle traiettorie dei proiettili. Nel 2001 la EDH ha lanciato il RacquetRadar, montato tra gli altri in Davis e al Queen’s dove Roddick si è superato per ben tre volte in uno stesso anno, nel 2004: 245 kmh in Davis contro Jonas Bjorkman, 246 kmh contro Srichaphan al Queen’s, 249 kmh nella competizione a squadre contro il bielorusso Voltchkov.

Recentemente l’ITF ha cambiato e adesso in Davis usa i radar della spagnola MSL, acronimo di Microsistemas Lagasca, con cui il 6 marzo 2011, nel doppio perso contro la Germania a Zagabria, il croato Ivo Karlovic ha registrato il servizio-record a 251 kmh (156 mph).

Seppi, che ha ceduto solo due punti al servizio nel set, tiene d'autorità a zero l'ultimo game. L'altoatesino chiude il parziale con 20 punti a 6 e nessun errore non forzato secondo le statistiche ufficiali sul sito della Davis, che non coincidono con quelle della grafica televisiva.

Capdeville, in campo per il terzo giorno consecutivo dopo il singolare con Fognini sospeso venerdì e il doppio vinto ieri, sembra pagare la stanchezza. Continua, però, a non fidarsi del giudice di sedia. E' convinto di essere danneggiato. Eppure sono stati proprio i furti perpetrati da Antony Bubenik nella finale contro la Repubblica Ceca nel 1980 a Praga (ci fu anche un tifoso arrestato per proteste e Panatta si rifiutò di giocare fino al suo rilascio) a convincere l'ITF a cambiare le regole e introdurre gli arbitri stranieri dall'edizione successiva.

Il cileno subisce il secondo break di fila in avvio di secondo set mentre Seppi continua a sfoderare ace e dritti vincenti. L'azzurro si impone con i colpi di inizio gioco. Particolarmente efficace la risposta di rovescio, che Capdeville continua a cercare senza successo, sempre profonda, aggressiva. Più volte il cileno esce lentamente dal movimento di servizio e si ritrova subito in difficoltà.

Con il decimo ace Seppi completa un parziale di sette game a zero (dal 3 pari al 63 40): da qui al 6-1 il passo è brevissimo. I 18 vincenti a 4 nel set certificano la superiorità dell'azzurro e il suo dominio nel gioco: gli errori, tra forzati e non, sono in parità (10 a testa).

La discesa continua per Andreas, che si porta subito avanti di un break anche in avvio di terzo set (2-0) ma restituisce il vantaggio nel game successivo. Capdeville beneficia della prima palla break nel match ma non deve fare nulla per convertirla: ci pensa l'azzurro che regala il controbreak con due doppi falli.

Ma l'inerzia resta dalla parte di Seppi, che deve aspettare solo qualche game per maturare il nuovo, decisivo break. Nell'ottavo game Capdeville va avanti 30-0 ma subisce quattro punti di fila. Seppi pianta un gran dritto lungolinea a contrare l'incrociato del cileno, che poi sbaglia prima una volée di dritto (cerca male la palla) poi gioca una palla corta troppo bassa e manda Seppi a servire per il match.

Dopo un'ora e mezza, anche se con un giorno di ritardo rispetto a quanto la logica avrebbe voluto, l'Italia resta nel World Group con Seppi che chiude con lo smash a campo aperto.


Commento di Rino Tommasi

Tanto combattute ed equilibrate erano state le prime due giornate dell’incontro di spareggio tra Italia e Cile che aveva in palio un posto nel tabellone principale della Coppa Davis per la prossima stagione, tanto rapida e quasi scontata è stata la conclusione di una vicenda che alla fine è stata vittoriosamente archiviata dimostrando eccessivi i motivi di preoccupazione che l’avevano accompagnata.

In realtà solo una prestazione inferiore alle attese da parte di Fabio Fognini ha consentito ad un giocatore modesto, in esperienza ed in classifica, come Paul Capdeville di farci paura, così come l’impossibilità da parte nostra di mettere in campo un doppio decente ci aveva impedito di chiudere nelle prime due giornate quella che doveva essere ed alla fine si è confermata una semplice formalità.

Infatti Andreas Seppi, che da qualche tempo è certamente il nostro miglior giocatore, aveva facilmente conquistato il primo punto. Si sarebbe potuto e dovuto chiudere la vicenda in due sole giornate ma il nostro doppio, disputando una delle peggiori partite della nostra storia tennistica, ha trovato modo di perdere, in quattro set ma piuttosto nettamente, contro avversari piuttosto modesti.

A questo punto non ci resta che attendere l’esito del sorteggio in programma nei prossimi giorni a Londra, sperando di avere la fortuna di cui abbiamo bisogno se vogliamo sperare di passare qualche turno nella prossima edizione.

Alessandro Mastroluca

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