24/09/2012 02:28 CEST - ATP

Fognini, che brutta finale! 69 minuti senza troppo orgoglio

TENNIS - A S. Pietroburgo Fognini, in non perfette condizioni fisiche, non riesce ad entrare mai in partita e cede nettamente a Klizan. 62 63 per lo slovacco, che vince così a 23 anni il suo primo titolo ATP in carriera. L. Guidobaldi (con commento di U. Scanagatta)

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Fabio Fognini (Photo by Cameron Spencer/Getty Images)
Fabio Fognini (Photo by Cameron Spencer/Getty Images)

Davvero una brutta finale per Fabio Fognini che, menomato fisicamente e forse un po' troppo sotto tono, sul campo color lilla di San Pietroburgo, nella seconda finale dell'anno e in carriera per lui, soccombe contro Martin Klizan che conferma l'ottima performance delle ultime settimane (ricordiamo che, al secondo turno dello US Open, lo slovacco aveva eliminato Tsonga, arrivando poi fino al quarto turno).

Aggiudicandosi in apertura il break a zero, Klizan, n. 45 del ranking, sembra voler far capire a Fabio che sarà un avversario temibile e da non sottovalutare. Comincia subito a far muovere moltissimo l'italiano, cercando gli angoli e le righe. Lo slovacco fa suo anche il suo turno di battuta a zero, vincendo 8 punti a 1 nei primi 2 giochi. Brutto tentativo di smorzata sul 30 15 da parte di Fabio che sembra un po' stordito all'inizio del match e non completamente concentrato sui suoi colpi. Klizan comanda sempre il gioco, concedendo pochissimo all'avversario e si porta sul 3-0 grazie al doppio fallo di Fognini sulla palla break.

L'azzurro sembra davvero non riuscire a giocare e Martin prende ulteriormente le distanze portandosi sul 4-0. Fabio riesce ad annullare due palle break ma commette il suo secondo doppio fallo. Annulla una terza palla break ma ce n'è subito un'altra. Il nastro gli sorride, scampa il pericolo di un eventuale break e, finalmente, si aggiudica il quinto game portandosi sull' 1-4.

Senonché, il ligure fa appello al fisioterapista che gli applica una fasciatura al tallone destro. Ora sembra che l'azzurro riesca a muoversi un po' meglio ma l'avversario trova spesso soluzioni vincenti ed estremamente ragionate, insistendo sul rovescio di Fabio e facendolo spostare il più possibile. Klizan ha una seconda palla per il 5-1 che, però, spreca con un dritto troppo lungo; poi spinge rabbioso ancora con il dritto e prende ulteriormente le distanze: 5-1 per lui. Fognini tenta di reagire e, con un ottimo turno di battuta, fa un passo in avanti conquistando il 2-5. L'azzurro, sempre un po' "ciondolante" e dolorante, cerca comunque di rimanere in partita. Tuttavia Klizan, tenendo il servizio a zero e grazie ad un ace, porta a casa il primo set con lo score di 6-2.

La reazione di Fabio non si fa attendere e l'azzurro conquista a zero il proprio turno di battuta in apertura di secondo set. Martin non vuole essere da meno e si aggiudica anche lui il proprio servizio a zero. Sull'1-1 il ligure si trova sotto 0-40 per poi subire il break. Lo slovacco si porta dunque in vantaggio nel secondo parziale. Per Fognini ridiventa un set tutto in salita, doppiamente duro a causa dell'evidente difficoltà nel muoversi.

Martin concede però una palla game e Fabio riesce, grazie alla troppa fretta dell'avversario, a conquistare il controbreak e pareggiare 2-2. Ora Klizan sembra lievemente destabilizzato e concede qualche errore di troppo. Pova però a reagire spingendo ancora di più verso gli angoli, prendendo il tempo a Fabio e attaccandolo appena possibile. E infatti l'italiano si ritrova nuovamente sotto 15-40 sul proprio servizio. Arriva il break per Klizan, sottolineato dal lancio della racchetta da parte di Fabio, sempre più stizzito per non poter esprimere il proprio gioco. Adesso è lo slovacco a sbagliare, concedendo 2 palle break e fallendo clamorosomente un dritto troppo lungo. C'è nuovamente il pareggio, 3-3 e un altro momento in cui Fabio deve assolutamente sfruttare l'attimo di defaillance dell'avversario.

Grazie ad un efficacissimo rovescio lungolinea, Klizan però non ha nessuna intenzione di mollare; negli scambi lunghi è proprio lui ad avere la meglio e conquista un altro break salendo 4-3. Lo slovacco continua imperterrito la sua corsa, avanza ulteriormente sul 5-3 e, al primo matchpoint, grazie ad una smorzata, conquista il torneo di San Pietroburgo, suo primo titolo Atp in carriera. Tale successo permette così a Martin Klizan di avanzare ulteriormente e, da lunedì, sarà infatti n. 33 del ranking, confermando l'eccellente stato di forma e i progressi delle ultime settimane. Grande amarezza, invece, per Fabio Fognini che non è mai riuscito ad entrare in partita, menomato e turbato dal dolore fisico, ma forse anche un po' troppo sconcentrato.  A quanto pare, il tallone ha giocato un brutto scherzo al tennista ligure che dovrà ancora aspettare per stringere tra le mani il suo primo trofeo.

IL COMMENTO DI UBALDO SCANAGATTA

Fabio non ha praticamente giocato la finale. Ha cominciato perdendo i primi 4 games in un batter d'occhio, H chiesto l'intevento del fisioterapista per un problema al tallone del piede destro prima del cambio del quinto game. Ma l'atteggiamento in campo è stato il solito, tipicamente fogniniano. Su una smorzata di Klizan, prossimo n.33 del mondo e vittorioso in 16 degli ultimi 18 incontri, Fognini ha corso in souplesse e poi tentato di giocare un dritto vincente con un colpo sottogamba! Che senso aveva? Una ragazzata. Inutile.Nel secondo set Klizan, probabilmente stanco per aver giocato quasi quattro ore il giorno prima in singolare, e poi anche il doppio, si è complicato la vita nonostante Fognini non facesse niente di particolare per infastidirlo. Fognini è stato sportivo a non accampare scuse nelle dichiarazioni post-match al microfono sul campo, però in campo l'atteggiamento non è stato esemplare. Qualcuno dice che poteva anche ritirarsi. Solo lui sa esattamente come stava. Sul commento di Supertennis...lasciamo che siano i telespettatori a pronunciarsi.

Laura Guidobaldi

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