25/09/2012 10:40 CEST - TENNIS FLASH

Billie Jean King: "Montepremi diversi uomini-donne? Un'assurdità!"

25 settembre 2012

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Battagliera lo è sempre stata, Billie Jean King. La battaglia dei sessi, l'impegno nel circuito: mai stare in panchina, questo il motto giusto per riassumere la sua vita in poche parole.

Ed oggi, col tempo che passa, non si smentisce, fortunatamente. E interviene su tutte le questioni del giorno, sempre, cercando il dibattito, il confronto, anche la polemica, se necessario. Provocare in senso nobile il suo mestiere, e ci riesce anche stavolta.

Come? Parlando di grunting, montepremi e "dinamiche dominanti" del mondo WTA con toni accesi, quasi di sfida, a "USA Today".

Priorità al tema che venne innescato nel giugno scorso dall'ex topten Gilles Simon, a Wimbledon, secondo cui per partite di diversa lunghezza sia giusto dare montepremi diversi, e quindi premi meno cospicui alle donne, impegnate sempre al meglio dei tre set. Anche Janko Tipsarevic, altro top-ten "di sfuggita", ha detto la sua sostenendo il collega, mentre non si è fatto attendere il "fuoco amico" di Marion Bartoli, invitando il connazionale a darsi una svegliata.

Oggi la King, a quasi 40 anni dalla celebre Battaglia dei sessi, e dopo qualche settimana di "calma apparente" riprende le fila del discorso e "mette i puntini sulle i": "Montepremi diversi? Un'assurdità, e a Wimbledon non l'hanno ancora capito. Quanto all'idea di Simon, io abolirei del tutto i match a cinque set: mettono alla prova il fisico e sacrificano il divertimento, si chiede troppo ai giocatori. Le donne poi, per poter giocare, incontrano molte più difficoltà. E c'è un impegno di cui non puoi disinteressarti, ed è quello della famiglia: vediamo i casi di Justine Henin e Kim Clijsters, il loro ritiro è coinciso anche con una gravidanza, in tutto o in parte. E' chiaro quindi che le carriere delle ragazze durino meno, molto meno. Non ci sono le stesse opportunità".

Dice infine la sua sull'"urlo tattico", come molti lo definiscono, e pensa con schiettezza che tutto sia prioritario, tranne le norme su "strilli e dintorni": "Stacy Allaster (WTA CEO), sta facendo un ottimo lavoro, e non gli fa onore occuparsi di queste cose, che secondo me lasciano il tempo che trovano. Preoccupiamoci degli sponsor, del ruolo dei giocatori, i servizi...ripeto, non posso credere che discutiamo di questo".

Davide Uccella

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