29/09/2012 10:34 CEST - Interviste

Billie Jean King: "Federer dovrebbe supportarci di più"

TENNIS - Billie Jean King, intervistata da Usa Today, si dice stupita per il mancato appoggio di Roger Federer sull'uguaglianza dei montepremi tra uomini e donne. Rosemary Casals è d'accordo. Alessandro Mastroluca

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Billie Jean King (Getty Images North America Matthew Stockman)
Billie Jean King (Getty Images North America Matthew Stockman)

“Non sono i soldi il problema. È il messaggio”. Intervistata da USA Today, Billie Jean King torna sul tema che le sta più a cuore, l'origine delle sue battaglie che hanno cambiato il volto e la storia del tennis all'inizio degli anni '70: i prize money uguali per uomini e donne.

Sono passati 39 anni dalla Battaglia dei Sessi, quando 30.492 spettatori l'hanno vista sconfiggere Bobby Riggs. È un anno chiave, il 1973. Anche grazie alla minaccia di boicottaggio, con Billie Jean King e la compagna di doppio e di lotta Rosie Casals, gli Us Open diventano il primo Slam a garantire lo stesso prize money per uomini e donne. Un anno prima, King e Casals sono diventate le stelle del Virginia Slims Tour, il primo tour professionistico tutto femminile voluto da Gladys Heldman, direttrice della rivista World Tennis, che convince Joe Cullman, CEO della Philip Morris e produttrice delle Virginia Slims, a investire nel tour. Lo slogan scelto è quello dello spot delle sigarette omonime, “You’ve come a long way, baby”. Nel 1973 Billie Jean convince le tenniste a unirsi: nasce la Women's Tennis Association di cui è il primo presidente.

Secondo King, i gruppi dominanti, non solo in termini di genere, hanno sempre qualche problema a condividere risorse con i gruppi non dominanti perché non sempre sono costretti a farlo. Una dimostrazione, extra-tennistica, arriva dalle trattative sempre più complesse per la spartizione degli introiti dei diritti televisivi nel calcio e le difficoltà nel mantenere gli accordi per la mutualità, in base ai quali le squadre delle serie maggiori devono destinare una parte di questi proventi alle categorie inferiori.

I tennisti, prosegue Billie Jean King, dovrebbero pensare un po' meno a se stessi e provare a porsi il problema di una figlia a cui dare le stesse opportunità che loro hanno avuto. “Mi stupisce”, ha aggiunto, “che Roger Federer, avendo due figlie, non appoggi un po' di più o più apertamente la nostra posizione. Non credo che sia contrario al fatto che le donne guadagnino quanto gli uomini. Conosco sua madre, Lynette. È una persona straordinaria. Ha aiutato molto Roger a formare il suo modo di pensare”.

King rifiuta l'idea per cui gli uomini dovrebbero guadagnare di più negli Slam perché giocano al meglio dei cinque set mentre le donne al meglio dei tre. Anzi, aggiunge, nessuno dovrebbe giocare tre set su cinque. I match così lunghi accorciano la carriera dei giocatori e non sono nemmeno divertenti.

È d'accordo, e non può certo stupire, Rosie Casals, che in un'intervista a Tennis Now cancella con un'analogia musicale l'identità tra lunghezza e qualità. “Non sempre più lungo è anche più divertente. Per esempio, se in un concerto suonasse Elton John per 45 minuti e un gruppo spalla per un'ora, chi sarebbe più bello da seguire? Elton John per tre quarti d'ora o qualcun altro per un'ora?”.

Questo weekend, Casals organizza la World Cup Team challenge, un'esibizione a scopo benefico Usa contro resto del mondo cui partecipano tra gli altri Lindsay Davenport, Conchita Martinez, Gigi Fernandez , Wayne Ferreira, Justin Gimelstob e Murphy Jensen.

Billie Jean King esalta il lavoro di Stacey Allaster (“Non è facile per noi donne trovare sponsor”) e riconosce che Serena Williams gioca un ruolo considerevole nella recente popolarità del tennis femminile. Anche perché, secondo King, l'intervento per l'embolia cui si è sottoposta nel marzo 2011 ha fatto aumentare il suo entusiasmo per lo sport. Anni fa, ricorda, quando Serena era agli esordi, Billie Jean, allora capitano di Davis, le disse: “Dio ti ha benedetto. Lo sai quanto? Pensaci. Ogni generazione dovrebbe essere migliore della precedente. Tu dovresti essere la più grande di sempre. Tu dovresti definire gli standard. Tu decidi”.

Billie Jean King, con lei il tennis diventò donna (Scanagatta)

Uomini e donne sono uguali (Mastroluca)

Alessandro Mastroluca

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