08/10/2012 16:20 CEST - Shanghai Masters

Seppi ritrova il sorriso Grande Haas: Almagro fuori!

TENNIS - Seppi supera 62 76 Berrer, ma nel secondo è stato avanti 32 e servizio. Ora l'azzurro affronterà Berdych con cui ha vinto 2 volte su 5. Vincono Dimitrov (avrà Djokovic), Gasquet, Dolgopolov e Cilic.  Alessandro Mastroluca

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Andreas Seppi (Photo by Al Bello/Getty Images)
Andreas Seppi (Photo by Al Bello/Getty Images)

La sconfitta contro Querrey aveva fatto sorgere qualche dubbio sull'attuale condizione di Seppi. Il debutto a Shanghai contro Berrer, certo avversario inferiore rispetto allo statunitense, li cancella quasi tutti. Il 62 76 è più netto di quanto sembri: l'azzurro è stato avanti 62 32 e servizio ma ha pagato un breve passaggio a vuoto con un controbreak e una mezz'oretta di più in campo. Per un set e mezzo, Seppi ha dato un impressione di grande fiducia, di grande sicurezza, di totale controllo. Ha comandato gli scambi, come dimostrano i 29 vincenti a 12, preso più rischi (26 gratuiti a 25) anche al servizio, ma ha ricavato 3 punti su 4 con la prima.

Il suo primo turno di battuta non è dei più semplici. Si ritrova sotto 15-30, deve ricorrere a tutte le sue doti di difesa per ricacciare indietro Berrer, che non chiude una prima volée comoda, prova una dorsale senza troppo angolo, si ributta avanti ma finisce per perdere il controllo. Da qui Seppi infila un parziale di 14 punti a 4 che lo porta in assoluta scioltezza al doppio break di vantaggio sul 4-1 e servizio. Il primo set va così in archivio dopo 29 minuti con l'azzurro che converte la prima opportunità per chiudere.

Nel secondo il mancino tedesco, che ha bisogno di ricavare il massimo dai colpi di inizio gioco, riesce a entrare un po' di più e meglio negli scambi mentre Seppi perde un po' gli angoli e incide meno da fondo. Riesce sì a strappare il break, ma cede il vantaggio subito e sembra un po' più pigro negli spostamenti, soprattutto in avanti. Nel game che porterà al tiebreak, Berrer si porta a due punti dal set (0-30) ma con due gratuiti di dritto rimette Seppi in partita. L'azzurro con un dritto vincente e un ace centrale aggancia il "gioco decisivo".

Il dritto continua a tradire il tedesco che regala il primo minibreak (3-1 Seppi). L'azzurro, però, prima esagera e scentra lo sventaglio da sinistra, poi è troppo timido nella controsmorzata: Berrer completa un parziale di 4 punti a zero e si riporta a due punti dal terzo set. Ma di punti non ne farà più. La fortuna aiuta Seppi che vede un suo dritto toccare il nastro e diventare mortifero rimbalzando sulla riga (5-4), torna a mettere i piedi dentro il campo e mettere pressione da fondo. Il tedesco, costretto a giocare sopra ritmo, concede ancora, prima col dritto e poi col rovescio e manda Seppi al secondo turno contro Tomas Berdych. Il ceco è in vantaggio 3-2 nei confronti diretti, 2-1 nelle sfide sul duro. Quest'anno si sono già affrontati, nei quarti a Rotterdam, con vittoria di Berdych 63 64. L'ultima vittoria di Seppi risale al secondo turno del Masters 1000 di Cincinnati: 57 75 75.

Nel quarto di tabellone di Seppi e Berdych, la testa di serie più alta è Jo-Wilfried Tsonga (4), che debutterà al secondo turno nel derby contro l'istrionico Benoit Paire. A Pechino, Tsonga ha confermato le sue difficoltà contro i migliori giocatori del mondo. In finale contro Djokovic ha paga qualche scelta tattica sbagliata, figlia anche dell'assenza di un coach, e l'insicurezza nei momenti importanti. Insicurezza che dovrà evitare Paire, per non finire come a Marsiglia, nell'unico precedente, ovvero sconfitto 61 62. Alto 196 cm, Paire ha un gioco a tutto campo, un buon rovescio e una mano "educata" a rete. Il problema? E' totalmente anarchico e spesso antepone lo spettacolo all’importanza del punteggio. “E’ la mia forza e la mia debolezza” spiegava nel 2011. “Mi piace infiammare il pubblico". "Se mi limito a tirare la palla di là, mi annoio” ha detto in un’intervista del 2009. “Se devo giocare un punto, è meglio che sia bello, no?.

La Francia può gioire per il facile passaggio del turno di Richard Gasquet, 62 63 contro Brian Baker che paga i 24 errori gratuiti e il misero 22% di punti conquistati con la seconda. Esce invece senza mai entrare davvero in partita Jeremy Chardy, trafitto 63 62 da Dolgopolov che suggella la vittoria con un prefevole rovescio lungolinea, 19mo vincente della sua partita. Determinante, per Chardy, il bilancio molto negativo tra i 14 vincenti e i 31 errori non forzati. Al secondo turno sulla strada del "Guru" ci sarà Melzer o Simon.

Al secondo turno si parrà anche la nobilitate di Grigor Dimitrov. Il bulgaro, cancellate le pressioni piovutegli addosso per quell'etichetta di "nuovo Federer" nata da una dichiarazione del suo coach Lundgren (ex allenatore dello svizzero), è risalito alla posizione n.56 del ranking. "Le aspettative sono state troppo alte" ha dichiarato lo scorso agosto al magazine ATP, Deuce, Patrick Mouratouglou, che lo segue da inizio stagione. "Grigor era un ragazzo di 18 anni che ancora non aveva dimostrato niente. E' un ragazzo sensibile e molto intelligente. Capisce la situazione ed è pronto ad andare avanti".

"Io sono io" ha aggiunto Dimitrov. "Penso che devi presentarti per come sei. Finché gioco come voglio, gioco come si sento, gioco nel modo in cui voglio esprimere me stesso in campo. E' tutto nelle tue mani. Non importa quante volte in partita ti possono dire 'fai questo, fai quello'. In campo ci vai tu e io ascolto la mia voce interiore. Per me improvvisare è molto importante".

Dimitrov ha superato 75 63 Andujar e al secondo turno cercherà la seconda vittoria contro un top 10 sfidando Novak Djokovic.

Per la prima volta in carriera, Kevin Anderson passa un turno a Shanghai. Anderson praticamente ingiocabile al servizio: 16 ace e 3 punti persi con la prima (60% di prime in campo). Nel secondo set spreca tre match point nel secondo set e un vantaggio di 3-0 nel tiebreak ma chiude comunque per 7 punti a 4. 27 vincenti e 23 gratuiti il suo bilanci, contro il -1 (20-21) di Nieminen. Affronterà John Isner.

Ha vinto in due set anche Marin Cilic, numero 1 di Croazia prossima avversaria dell'Italia in Davis: si è imposto 75 63 su Kubot. Dopo un primo set equilibrato, nel secondo il dominio di Cilic si è fatto più evidente. Kubot ha iniziato a buttarsi a rete sempre più spesso dopo il servizio, ma è stato costantemente infilato dalle risposte profonde di Cilic che impatta bene sfruttando l'energia della palla in arrivo (12 i punti a rete del polacco su 25 tentativi nel match). Una risposta vincente di dritto alterata dal nastro da a Cilic il primo match point (5-3 vantaggio esterno). E il croato sfrutta al meglio l'occasione. Comanda lo scambio, costringe il polacco in un angolo con un dritto lungolinea da sinistra e completa l'opera con la volée bassa di rovescio a campo aperto. Cilic chiude con 28 vincenti e 26 errori, 17-22 il bilancio di Kubot. Al secondo turno affronterà lo slovacco Klizan.

La grande sorpresa arriva nell'ultimo match in programma. Cade Nicolas Almagro, testa di serie numero 9, battuto 46 76 62 da un ottimo Tommy Haas. Lo spagnolo, dopo un buon primo set, inizia a subire il rientro di Haas. Un dato basti a spiegare l'evoluzione del match: nel primo set il tedesco ha giocato solo il 19% dei colpi con i piedi dentro il campo, nel secondo questa percentuale sale al 47%. Il tiebreak, giocato a livelli altissimi da Haas, manda in confusione Almagro, sempre più nervoso. Il murciano annulla tre palle break ma, con l'aria sempre più elettrica, con un errore di rovescio consente a Haas di allungare 2-1 e servizio. E' il segno della resa, dell'uscita dalla partita. Chiude il successivo turno di battuta subendo il secondo break consecutivo: eloquente l'ultimo punto, un rovescio diagonale tirato quasi sulla prima fila delle tribune. Haas, invece, completa il match con un game parente stretto di un gioco perfetto, due servizi vincenti e due ace.

Alessandro Mastroluca

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