14/10/2012 17:37 CEST - WTA LINZ

Vika non come Murray: buono il quinto match point

TENNIS - A Linz Azarenka domina Goerges fino al 63 50, poi subisce la rimonta della tedesca, che annulla 4 match point, ma non evita il ko: finisce 63 64. Sesto titolo WTA dell'anno per la n.1, 14o in carriera. Riccardo Nuziale

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Victoria Azarenka (Photo by Feng Li/Getty Images)
Victoria Azarenka (Photo by Feng Li/Getty Images)

(1) Azarenka b. (5) Goerges 63 64

Non poteva credere ai suoi occhi. Un match dominato in lungo e in largo, complice la netta superiorità difensiva e negli spostamenti laterali a neutralizzare le notevoli capacità offensive dell'avversaria, si stava trasformando in un fastidiosissimo e pericolosissimo problema. Certamente non ancora un incubo ad occhi aperti, il risultato ancora non giustificava tanta preoccupazione, ma altrettanto certamente non un ostacolo da sottovalutare. Perché la domenica delle sconfitte con multiplo match point a favore - dopo Murray e Kai-Chen Chang - non aspettava altro che abbracciare una nuova protagonista. Forse il pensiero è tornato addirittura alla finale di New York, non macchiata dal rimpianto di match point non sfruttati, ma dall'essere stata, sul 5-3 nel terzo, ad un turno di servizio dal trionfo.

Ma le straordinarie qualità agonistiche e mentali di Victoria Azarenka non si scoprono certo oggi e l'apocalittico scenario di una sconfitta sciupando il vantaggio di un set e dello schiacciante punteggio di 5-0 nel secondo si è dissolto con l'ennesimo colpo di Julia Goerges stampatosi oltre la linea di fondo.

Una Goerges che, fino a quel 6-3 5-0, aveva dato vita a una prova generosa, all'insegna della costante ricerca del vincente, ma che non sembrava minimamente dare il solletico all'Azarenka, che non a caso non aveva mai concesso più di quattro game a set, nei loro precedenti (che dicevano 3-1 Vika solo perché quest'ultima a Stoccarda 2011, nel loro primo incontro, si era ritirata dopo aver vinto il primo set 6-4). Se infatti sul piano offensivo il livello delle due si equivale, non si può dire altrettanto negli altri aspetti del gioco, dove la numero 1 del mondo è decisamente più forte.

Strappato immediatamente il servizio nel gioco d'apertura, Vika si era limitata a gestire il vantaggio fino al 4-3 e servizio. A quel punto una striscia di sette giochi consecutivi sembrava aver ammazzato definitivamente la partita, sebbene nel quinto gioco del secondo set una flebile ribellione della Goerges aveva portato quest'ultima per la prima volta 0-30 sul servizio dell'avversaria.

Cancellata la paura di subire un umiliante bagel la tedesca, posseduta dalla forza della disperazione, ha alzato considerevolmente il proprio livello di gioco, non dando tranquillità al servizio all'Azarenka (il primo break è arrivato grazie a due formibabili risposte vincenti di dritto, oltre che a un doppio fallo) e non subendo più come in precedenza la superiorità atletica della bielorussa da fondo campo, finendo non di rado vincitrice anche negli scambi lunghi.

I sudori freddi sono arrivati per Vika quando, avanti 5-2 30-40 (era 0-40), si è vista annullare il terzo match point con una smorzata chirurgica estratta dalla Goerges da non si sa quale cilindro: il sorriso sarcastico della numero 1 ha detto più di qualsiasi commento.

Finita qui? Manco per idea. Chiamata a servire per il match per la seconda volta, l'Azarenka si è vista annullare il quarto match point in due game, sul 40-30, da un rovescio incrociato da metà campo scavato non si sa come dal suolo (il recupero di Vika aveva portato la pallina ad un rimbalzo bassissimo). La Goerges, non paga, ha poi strappato il servizio alla seconda palla break, infilando lungolinea un'Azarenka disperatamente a rete.

Compiuto l'incredibile, la tedesca si è però sciolta sul più bello, consegnando nel decimo gioco il trofeo all'avversaria con due gratuiti fatali.

Per Vika, che dopo la finale degli US Open ha vinto quattordici set di fila, è questo il sesto titolo dell'anno (raggiunta Serena), il quattordicesimo in carriera. La campionessa bielorussa si conferma sempre più meritevolissima numero 1 del mondo, lune di Serena permettendo. La Goerges invece, ancora alla ricerca del primo titolo dell'anno, è rimasta a mani vuote anche nella finale di doppio, giocata in coppia con Zahlavova Strycova: contro le teste di serie numero 1 Groenefeld/Peschke ha subito lo stesso risultato ottenuto contro l'Azarenka, 63 64.
 

Riccardo Nuziale

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