16/10/2012 17:44 CEST - MONDO CHALLENGER

La prima volta di Jack Sock Tiburon è suo

TENNIS - La giovane promessa del tennis USA va a segno a Tiburon e scala la classifica. Il bombardiere Kenny De Schepper fa doppietta e centra il titolo a Rennes. Luca Labadini

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Jack Sock
Jack Sock

First Republic Bank Tiburon Challenger
Tiburon, CA, USA
October 8-14, 2012
Surface: Hard
Main Draw: 32
$100,000

Tiburon teatro del primo successo a livello Challenger per Jack Sock. Mai oltre i quarti di finale, il 20 enne di Lincoln ha dimostrato di aver cambiato marcia sul cemento californiano, dove nel suo cammino ha dovuto superare altri buoni prospetti del tennis americano quali il 21enne Tennys Sandgren(257), il 21enne Rhyne Williams (249) e il 22 enne Steve Johnson(166), tutti in grado di firmare il proprio best ranking. Inevitabilmente costretto a far fronte all’etichetta di “nuovo Andy Roddick”, sia per lo stile di gioco ( servizio e dritto sono le sue armi migliori), sia per le sue origini (il Nebraska), Sock ha iniziato ad attirare le attenzioni dei media di tutto il mondo nel 2010, allorchè, in tabellone solo grazie ad una wild card, si portò a casa il titolo Junior degli Us Open, sconfiggendo l’altrettanto futuribile Dennis Kudla (163) in finale. Per lui è già arrivato un titolo Slam nel circuito pro, anche se solo nel misto, grazie alla sua affermazione in coppia con Melanie Oudin a Flushing Meadows 2011. Dopo gli interessanti progressi mostrati quest’anno a New York, dove è brillantemente giunto al terzo turno, perso onorevolmente in 4 set da Nicolas Almagro, il giovane americano sembra aver intrapreso la strada giusta, e il successo californiano lo proietta al n.ro 165 del ranking,proponendolo come uno dei più interessanti giovani del panorama mondiale. Una grande promessa pareva essere anche Mischa Zverev, che nel 2009, a 22 anni, si affacciò al n.ro 45 del ranking, prima di incorrere in una brutta crisi di risultati che lo avevano fatto precipitare in classifica. All’ultimo atto della manifestazione, ha avuto sulla racchetta anche un match-point per portarsi a casa il trofeo, ma non è bastato. Non si può dire che il tedesco nativo di Mosca sia particolarmente dotato di killer instinct, essendo giunta , per lui, la quinta sconfitta consecutiva in una finale di un torneo Challenger. I suoi eccellenti piazzamenti, tuttavia, lo stanno rilanciando, e il suo 2012 ripartirà dalla posizione n.ro 140. Contro di lui , al secondo turno, si sono spente le velleità di James Blake (84) , che non è riuscito a bissare il successo di Sacramento colto la settimana precedente.

Quarterfinals
Jack Sock (USA) d. Rhyne Williams (USA) 7-6(5) 3-6 6-1
Steve Johnson (USA) d. (7)Denis Kudla (USA) 6-1 6-2
(8)Bobby Reynolds (USA) d. (WC)Bradley Klahn (USA) 6-4 2-6 7-6(4)
Mischa Zverev (GER) d. (2)James Blake (USA) 6-0 6-2
Semifinals
Jack Sock (USA) d. Steve Johnson (USA) 6-4 7-6(4)
Mischa Zverev (GER) d. (8)Bobby Reynolds (USA) 6-4 6-3
Finals
Jack Sock (USA) d. Mischa Zverev (GER) 6-1 1-6 7-6(3)


Open de Rennes
Rennes, France
October 8-14, 2012
Surface: Hard, Greenset
Main Draw: 32
E42,500+H

Kenny De Schepper non si ferma. Dopo aver incamerato il titolo a Mons partendo dalle qualificazioni, il 25enne di Bordeaux sbaraglia la concorrenza anche a Rennes, ed è in serie positiva da 13 incontri. Una carriera davvero curiosa la sua, partita di fatto solamente nel 2010 dopo che diversi problemi fisici lo avevano tenuto lontano dai campi di gioco per ben due anni. Dopo risultati contraddittori negli ultimi mesi ( il francese ha alternato un ottimo secondo turno a Wimbledon con deludenti risultati a livello Challenger che lo avevano portato fuori dai top 200 ), il gigantesco mancino migliora il proprio personale andando ad occupare la poltrona n.ro 123 del ranking, e ponendo la candidatura come possibile wild-card al prossimo Masters 1000 di Parigi Bercy, almeno nel tabellone di qualificazione. Partito dalle qualificazioni, è giunto sino in finale l’ucraino Illya Marchenko, che si sta finalmente riportando su quei livelli che, nel corso del 2010,lo condussero al 67esimo gradino della classifica. Di rilievo la sua vittoria in semifinale col sempre ostico belga Olivier Rochus(103) in semifinale , che gli consente di riportarsi al n.ro 164. Ottimo il torneo del 19enne Dominic Thiem, protagonista di una brillante carriera nel mondo Junior, dove nel 2011 ha colto una finale al Roland Garros. Il giovane austriaco , qualificatosi e fermato ai quarti dal belga Maxime Authom (171, b.r.), irrompe per la prima volta fra i migliori 400 del ranking mondiale ( 394).

Quarterfinals
Kenny De Schepper (FRA) d. (LL)Martin Fischer (AUT) 6-3 6-4
Maxime Authom (BEL) d. (q)Dominic Thiem (AUT) 7-5 6-2
(4)Olivier Rochus (BEL) d. (WC)Marc Gicquel (FRA) 3-6 6-1 7-6(2)
(q)Illya Marchenko (UKR) d. (PR)Charles-Antoine Brezac (FRA) 7-6(10) 6-3
Semifinals
Kenny De Schepper (FRA) d. Maxime Authom (BEL) 7-6(3) 6-4
(q)Illya Marchenko (UKR) d. (4)Olivier Rochus (BEL) 1-6 6-3 7-5
Finals
Kenny De Schepper (FRA) d. (q)Illya Marchenko (UKR) 7-6(4) 6-2


Tashkent Challenger
Tashkent, Uzbekistan
October 8-14, 2012
Surface: Hard, Plexipave
Main Draw: 32
$125,000+H

Terzo titolo del mondo Challenger per Uladzimir Ignatik, ma di gran lunga il più prestigioso. Il 22 enne bielorusso , non in grado di tramutare in risultati di rilievo nel circuito Pro quelli sensazionali fatti registrare nel circuito Junior, dove può vantare un titolo al Roland Garros, una finale a Wimbledon e la prima posizione mondiale nel 2007, veniva già additato come “ex speranza” del tennis mondiale. Forse troppo prematuramente, visti anche i progressi mostrati quest’anno in Coppa Davis, in cui difende i colori bielorussi addirittura dall’età di 17 anni. In un torneo di ottimo livello come quello di Tashkent, il suo talento, mai messo in discussione ma costretto a convivere con un temperamento complicato, è letteralmente esploso. Ne ha fatto la conoscenza anche il favorito della manifestazione Lukas Lacko, che giunto in finale senza concedere un solo set, ha dovuto concederne due in un colpo solo allo scatenato bielorusso, che con questo exploit compie un imponente balzo in classifica, (+46) , facendo breccia per la prima volta in carriera fra i primi 150(149). Il 24 enne slovacco, che andava a caccia del suo sesto alloro a livello Challenger e del primo in stagione, che quest’anno lo ha visto ottimo finalista a Zagabria, può comunque consolarsi con il suo nuovo primato in classifica (51). E’ terminata al secondo turno l’avventura del nostro Flavio Cipolla (85), che ha dovuto inchinarsi al maggior estro del futuro vincitore Ignatik al secondo turno.

First Round
(2)Flavio Cipolla (ITA) d. (WC)Sergey Shipilov (UZB) 6-1 4-6 6-0
Second Round
Uladzimir Ignatik (BLR) d. (2)Flavio Cipolla (ITA) 6-3 6-7(0) 6-3
Quarterfinals
(1)Lukas Lacko (SVK) d. Amir Weintraub (ISR) 6-2 6-4
(5)Ivan Dodig (CRO) d. (3)Dudi Sela (ISR) 6-4 4-6 6-3
Jan Mertl (CZE) d. Dusan Lajovic (SRB) 6-4 6-4
Uladzimir Ignatik (BLR) d. (WC)Farrukh Dustov (UZB) 6-4 5-7 7-6(2)
Semifinals
(1)Lukas Lacko (SVK) d. (5)Ivan Dodig (CRO) 6-4 7-6(4)
Uladzimir Ignatik (BLR) d. Jan Mertl (CZE) 6-3 6-3
Finals
Uladzimir Ignatik (BLR) d. (1)Lukas Lacko (SVK) 6-3 7-6(3)


Copa San Juan Gobierno
San Juan, Argentina
October 8-14, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
$35,000+H

Proseguono senza sosta i propositi di risalita di Thiemo De Bakker. Il 24enne olandese soltanto nelle utime quattro settimane ha fatto registrare due vittorie e una finale a livello Challenger, ridando impulso ad una classifica che lo scorso Maggio lo aveva incredibilmente visto sprofondare al n.ro 398. Per lui, primo giocatore mondiale ITF e campione della prova junior di Wimbledon nel 2006, si tratta già del nono successo in carriera. Dopo un sensazionale 2010, fatto di una semifinale a New Haven e Barcellona, e di tre terzi turni al Roland Garros , Wimbledon e Us Open, giunse il titolo di “Newcomer of the year 2010” da parte dell’ Atp e una prestigiosa 40 esima posizione nel ranking. Poi la discesa, che l’olandese sembra finalmente aver arrestato. La strada della risalita è ancora lunga, ma la trasferta sudamericana lo riconduce al n.ro 140, e, non avendo più punti da difendere nelle prossime settimane , può puntare a chiudere la stagione fra i primi 100. Deve rinviare il primo successo l’argentino Martin Alund, che ha perso la sua terza finale, la seconda del 2012 dopo quella concessa a Tommy Robredo all’Harbour di Milano. Il 26 enne di Mendoza firma comunque il suo nuovo personale al n.ro 121. Si conferma in progresso anche il semifinalista francese Guillaume Rufin, che grazie ad una serie di piazzamenti si avvicina a piccoli passi all’approdo fra i primi 100 (122).

Quarterfinals
(5)Guillaume Rufin (FRA) d. Maximo Gonzalez (ARG) 7-5 6-0
Thiemo De Bakker (NED) d. Boy Westerhof (NED) 7-6(7) 6-4
Ivan Navarro (ESP) d. (6)Rogerio Dutra Silva (BRA) 7-6(0) 1-6 6-2
(8)Martin Alund (ARG) d. Gastao Elias (POR) 6-7(5) 6-3 6-2
Semifinals
Thiemo De Bakker (NED) d. (5)Guillaume Rufin (FRA) 6-4 6-7(1) 6-1
(8)Martin Alund (ARG) d. Ivan Navarro (ESP) 6-3 6-2
Finals
Thiemo De Bakker (NED) d. (8)Martin Alund (ARG) 6-2 3-6 6-2

Luca Labadini

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