22/10/2012 10:55 CEST - ATP MOSCA

Super rimonta Seppi Tre trofei su tre superfici diverse

TENNIS - A Mosca l'azzurro batte 36 76 (3) 63 Thomaz Bellucci e conquista il secondo titolo stagionale, terzo in carriera. Il brasiliano ha servito per due volte per aggiudicarsi il titolo, ma non è stato in grado di capitalizzare. Karim Nafea (con commento di Rino Tommasi)

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Andreas Seppi (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)
Andreas Seppi (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

Grande vittoria di Andreas Seppi che, oltre a completare la pagina delle superfici sull’album (ha vinto su erba, terra e cemento), si è portato a due soli passi dal sogno bagnato del nostro movimento: la top 20.
Nella prossima classifica l’altoatesino sarà numero 22, suo best ranking. Ed è giusto che a guidare il nostro tennis sia Seppi, l’unico, tra i nostri tennisti di primo piano (almeno in certi ambienti), ad aver sempre dato il massimo fermandosi solo quando i suoi limiti venivano a manifestarsi.

Non è stata una vittoria facile e, anzi, è stata, nella sua tortuosità, un ottimo simbolo di quelli che sono stati i miglioramenti di Seppi: maggiore fiducia e rinnovata capacità nello sfruttare le occasioni.
L’inizio è stato abbastanza duro, nel primo game Bellucci ha spiazzato il nostro scagliando 3 ace (alla fine del parziale saranno 9). Andreas sembrava completamente inerme alla risposta e, anche nei game di servizio, non sembrava in grado di poter contrastare il diritto mancino del sudamericano che, quasi in ogni caso, riusciva a prendere l’iniziativa. Il break è stato conseguenza inevitabile: al quarto game, sul 30-30, si rivede uno sprazzo del Seppi degli anni passati, con un sanguinoso doppio fallo che regala l’occasione giusta a Bellucci.
Andreas riesce a procurarsi due palle dell’immediato contro break ma un servizio vincente ed un ace di seconda lo respingono. Il set scivola via molto velocemente fino alla conclusione, Bellucci non trema, è 6-3 e Seppi non da l’idea di poter fare qualcosa.

Il secondo parziale, e qui si vedono i miglioramenti, ci restituisce un Seppi completamente in partita che riesce a guadagnarsi le chance di andare sopra di un break. Bellucci non è assolutamente d’accordo con quella visione e risponde recuperando dallo 0-40 e annullando una quarta palla break. Si cominciano a intravedere alcune crepe nel gioco del brasiliano ma Seppi non riesce a prendere alcun margine.
Bellucci peraltro sembra assolutamente in giornata e riesce a realizzare colpi e schemi (per esempio, il back basso lungo linea ad infastidire il rovescio di Andreas) che non gli sono abituali.
La parità procede fino al 3-3 quando Seppi commette un paio di errori gravissimi ed inopportuni che consentono al brasiliano di prendere il vantaggio anche nel secondo set.
Sul 5-4 però, si vedono tutti i limiti di Bellucci; chiamato a chiudere il match ed il torneo comincia a sparacchiare diritti e rovesci in giro per lo stadio senza far giocare Seppi e regalandogli il 5-5.
E’ Bellucci a fare la partita in questo momento, nel bene e nel male: riconquista il break con alcuni ottimi vincenti e si appresta a servire sul 6-5.
La storia si ripete, tre errori di diritto ed un doppio fallo lo condannano a giocarsi un set già vinto al tie-break.
Qui Seppi è eccellente poiché, tenendo duro fino al 3-3, beneficia di un doppio fallo e conferma il vantaggio con un ace più che provvidenziale. Un diritto vincente e l’ennesimo errore di Bellucci completano il parziale di 4-0 e chiudono il set.

Adesso la partita ha un chiaro padrone e Andreas cerca di dare subito il colpo di grazia all’avversario che riesce, in maniera ammirevole, a giocare il tennis migliore sulle palle break.
Ne annulla quattro prima di subire un altro parziale devastante. Sul 3-3. Servizio Bellucci, Andreas riesce finalmente a sfruttare un’occasione ed a confermare il break con autorità.
L’ultimo game è una formalità, Bellucci è già in doccia e sparacchia l’ultimo diritto per la gioia di Seppi che, per una volta, festeggia animatamente e si sdraia sul cemento di Mosca.

Questo è il terzo titolo in carriera, il secondo in stagione; questa vittoria peraltro permette all’altoatesino di tornare in parità nel bilancio delle finali con tre vittorie e tre sconfitte.


Commento di Rino Tommasi

La vittoria conseguita a Mosca da Andreas Seppi è una buona notizia per il nostro tennis, ma è una notizia che giunge con qualche anno di ritardo.

Nel fare i complimenti a Seppi, ma nel ricordare che aver trovato in finale il brasiliano Thomaz Bellucci premia la pazienza del nostro giocatore che giocando molto (quasi 30 tornei nella stagione) ha buone probabilità di trovare l’occasione favorevole per ottenere la visibilità che i suoi sforzi meritano.

A Mosca Seppi ha vinto una partita difficile (tie-break nel secondo set dopo aver perso il primo) ma affrontata da favorito. Seppi era la seconda testa di serie dopo l’ucraino Dolgopolov, un giocatore di buona qualità ma non del tutto affidabile.

Un buon risultato quindi, ma non un traguardo importante e che possa far pensare ad Andreas di aver pagato il debito che ha contratto nel non avere
ancora raggiunto i risultati e la classifica che erano (e sono) nelle sue possibilità.

Sono fino ad oggi mancati a Seppi i risultati nei grandi tornei dello Slam. Quest’anno ha giocato molto bene al Roland Garros, dove dopo aver sostenuto due maratone di cinque set ha costretto al quinto Djokovic.

In particolare Seppi ha sbagliato due appuntamenti importanti come Wimbledon e Flushing Meadws, dove è stato battuto da un giocatore mediocre come Istomin e ad uno in declino come Robredo.

Comunque la finale di Mosca consentirà a Seppi di raggiungere la sua migliore classifica, ma gli va ricordato che essere il primo tra gli italiani non è oggi un gran risultato.

In altre parole mi auguro che riesca presto a raggiungerne di più importanti.

 

Karim Nafea

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