26/10/2012 22:40 CEST - WTA CHAMPIONSHIPS

Errani, c'è ancora vita! Con Radwanska una finale

TENNIS - L'azzurra vince il suo primo match al Masters (in premio 255mila dollari) superando in tre set Samantha Stosur. 63 26 60. Oggi con la Radwanska si gioca il posto per una storica semifinale Da Istanbul, Ubaldo Scanagatta

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Sara Errani (Photo by Julian Finney/Getty Images)
Sara Errani (Photo by Julian Finney/Getty Images)

GRUPPO BIANCO
(7) Errani b. (9) Stosur 63 26 60

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta

ISTANBUL _ Brava Sara. E’ riuscita in una piccola grande impresa dove non erano mai riusciti gli italiani che avevano partecipato ai Masters di fine stagione con 8 tennisti in tabellone. Né Panatta nel ’76  (perse 64 76 da Orantes, 76 36 60 da Nastase e 76 63 da Ashe), né Barazzutti nel ’78 (sconfitto 76 64 da Gottfried, 64 64 da Dibbs e 36 63 64 da Ramirez) hanno vinto un solo match. Entrambi come avete potuto constatare hanno vinto un solo set.

Mentre in realtà la Schiavone potrebbe vantare una vittoria: sulla Dementieva il giorno in cui la russa ufficializzò a Doha il proprio ritiro. Però quello fu un match come quelli in terza giornata a risultato acquisito in Coppa Davis: sia la Schiavone sia la Dementieva erano ormai già eliminate. La loro partita valeva poco più di un’esibizione e con la splendida russa _ una delle mie predilette sotto tutti i punti di vista _ che si sentiva già un’ex ed era perfettamente al corrente di tutta una celebrazione che la WTA e le “colleghe” avevano preparato per lei. Non il modo ideale per mantenere la concentrazione e giocarsi una partita.

Nei Masters a 16 Raffaella Reggi _ che ne giocò due _ superò un turno contro la Mandlikova nell’87, ma la ceca si ritirò dopo aver perso il primo, mentre la Farina nel 2001 e nel 2002 perse al primo turno in entrambi i suoi due Masters, da Serena Williams e Jennifer Capriati. Avversarie toste vero?

A differenza della Schiavone a Doha, Sara invece ha ancora chances di qualificarsi, se dovesse battere oggi la Radwanska contro la quale peraltro ha perso 5 volte su 6 e l’unica che ha vinto risale, come ha detto la stessa Sara con sportività, ai tempi della pietra. Peraltro Sara ha ricordato che invece “A Madrid quando ci ho perso quest’anno non stavo granchè bene…”. Ed essendo Sara una romagnola verace e genuina, una di quelle che non accampa mai scuse c’è da crederle.

E’ curioso, forse, che in questo Masters Sara abbia dovuto affrontare proprio le stesse tenniste contro le quali aveva giocato al Roland Garros semifinale e finale. I risultati sono stati simili, al di là dell’inconsueto 6-0 finale di stasera contro una Stosur andata assolutamente in bambola nel set decisivo, proprio quando avrebbe dovuto sentirsi rinfrancata per il successo parziale del secondo set.

Il tappeto del Sinan Erden non è velocissimo, Sara è riuscita a recuperare scambi e colpi violentissimi dell’australiana rifugiandosi anche in pregevolissimi pallonetti difensivi. Sui quali la Stosur si è dimostrata molto poco concreta. Sara riprendeva tutto, Samantha si innervosiva, caricava sempre più forte e finiva per sbagliare anche di metri.
Il modo in cui l’australiana ha sbagliato a 4 metri dalla rete un facilissimo smash al rimbalzo che le è costato lo 0-2 nel terzo e il definitivo tracollo nello “stato confusionale” che non l’ha più abbandonata, è stato pazzesco per una tennista che ha vinto uno Slam, lo Us Open, mica il torneo di Rocca Cannuccia.
Anche se Sara ha subito un leggero calo all’inizio del secondo set, complessivamente lei nell’ora e 50 minuti che è durato il match è stata sempre molto attenta. Molto concentrata. “E’ stato un match tattico, di quelli che mi piacciono…ho dovuto sempre pensare a quel che dovevo fare”.
E’ stata ad esempio piuttosto attenta a guardare i movimenti della Stosur alla risposta: i due aces, e anche qualche servizio vincente di Sara, sono arrivati quasi sempre sui punti pari, quando la Stosur cercava di spostarsi verso il centro del campo per colpire e aggredire la palla con il dritto. Sara la vedeva in tempo e le batteva sul dritto a uscire. Così ha colto diversi punti. Non a caso Pablo Lozano, nell’intervista che mi ha fatto a bordocampo un minuto dopo la conclusione del match, mentre sara ancora stava parlando al microfono sul campo, ha detto: “Sara ha fatto un match quasi perfetto. Sa sempre quello che deve fare…”.
E questa è certo una grandissima dote della Errani. L’intelligenza tattica, tennistica. Combatte ad armi impari con alcune, pensate soltanto un attimo ai muscoli e alla stazza fisica della Stosur, ma sfrutta le sue doti come nessuna. Forzuta, ipermuscolata, ma anche assai poco agile, pesante come un carrarmato negli spostamenti, l’australiana ha perso la maggior parte dei punti nei quali lo scambio è stato prolungato. Se Sara riusciva a sottrarsi alle prime fucilate, poi era lei a muovere l’avversaria, non viceversa. Non sempre facile riuscire a farlo contro una che tirava missili sia di dritto sia di rovescio. Come ho scritto in qualche tweet (qui in fondo sono stati raccolti quelli di Ubitennis in italiano, ma poiché ho un migliaio di followers annche inglesi non volevo scriverli soltanto in italiano per non farli scappare tutti…se andate sul twitter di Ubitennis ritrovate tutto completo. In pratica non ho smesso di scrivere un solo istante mentre seguivo il match).
_ Che cosa ti è piaciuto di più di te stasera? – ho chiesto a Sara e lei: “La Stosur ha giocato un secondo set da paura, ma sapevo che la tenuta è un po' il suo problema. Nel terzo sono rimasta concentrata, sono stata un po' più aggressiva, ho continuato ad attaccarla sul rovescio, anche se mi ha fatto più di qualche vincente lungolinea, perché sapevo che era il suo lato debole. Contro Agnieszka sarà dura, lei non regala nulla, lotta su gni palla, ha la mia stessa voglia di vincere. Spero che sia almeno una bella partita”.
Secondo me la Stosur stasera ha giocato meglio di rovescio che di dritto, però si vede che quando è costretta a palleggiare di rovescio _ tradizionalmente il suo colpo più debole _ si vede che soffre, che diventa impaziente, che non vede l’ora di tentare qualcosa che le consenta di sottrarsi a quelle che probabilmente considera forche caudine, perché per anni sono state così. Ma in realtà poi finisce per andare fuori giri con il dritto, che cerca di forzare anche quando con i piedoni non è messa bene.
Certo contro una Stosur così, cuor fragile in un corpo d’amazzone, Sara non avrà rimpianto di esser riuscita ad evitare Petra Kvitova che, oltre a non essere meno potente della Stosur, è pure mancina, e certo più da campi indoor dell’australiana che invece si esprime al meglio sulla terra rossa, dove i suoi kick di servizio _ la miglior seconda palla del circuito secondo molti addetti ai lavori _ sono davvero difficili da arginare e contenere. Eppure mi par giusto ricordare che la Stosur, pur reduce da un 2012 non esaltante, nelle ultime due Masters Cup aveva raggiunto entrambe le volte la semifinale, perdendo dalla Clijsters una volta e dalla Kvitova l’altra. Insomma per Sara è una bella conferma e un bello…scalpo alla cintura, a conclusione di un’annata certamente memorabile.
La cronaca del match ormai la sapete: dal 2-3 del primo set Sara ha infilato 4 giochi consecutivi. Nel secondo la scena si è rovesciata: dall’1 a 1 con doppio break iniziale la Stosur ha infilato 4 games filati. 5-1. Con la Errani che non metteva più la prima e conquistava solo 3 punti in 3 suoi turni di servizio. Ma nel terzo Sara non ha sbagliato quasi nulla, Samantha quasi tutto. Sette doppi falli (contro uno solo di Sara), e nei momenti decisivi, due a conclusione del primo set, un altro proprio sul matchpoint a suggello di una prestazione per lei da dimenticare. E per Sara da ricordare.
Contro la Radwanska che è stata lì lì per battere Maria Sharapova finalmente un match a eliminazione diretta. Chi perde va a casa. E chi vince arriva seconda e va a finire in semifinale contro Serena Williams, n.1 sicura del suo girone dopo che ha battuto la Azarenka perfino in un matche che era importante soprattutto per la bielorussa: se Vika lo avesse vinto avrebbe avuto la certezza di finire il 2012 a n.1. Così invece deve vincere oggi. Altrimenti sperare che la Sharapova non vinca il torneo.
Se Sara vincesse scavalcherebbe la Kvitova in classifica mondiale. Chiuderebbe la stagione a n.6 del mondo dopo averla iniziata da n.45. Chi l’avrebbe mai detto. Davvero complimenti.
Uno sguardo alle classifiche: Classifica gruppo rosso: Serena Williams 3-0 (set 6-0), Na Li 1-1 (set 2-2), Victoria Azarenka 1-1 (set 2-3), Angelique Kerber 0-3 (set 1-6). Serena Williams già prima, mentre oggi è in programma la sfida Li-Azarenka per il secondo posto.
Classifica gruppo bianco: Maria Sharapova 2-0 (set 4-1), Agnieszka Radwanska 1-1 (set 3-2), Sara Errani 1-1 (set 2-3), Samantha Stosur 0-1 (set 1-2). Ritirata Petra Kvitova 0-1 (set 0-2). Maria Sharapova già prima. C’è il duello Errani-Radwanska per il secondo posto.
Così le semifinali sabato (in ordine da stabilire): Serena Williams vs vincente Errani-Radwanska, Maria Sharapova vs vincente Li-Azarenka.


 

(segue)

Rileggi i tweet di Ubaldo durante il match!

Ubaldo Scanagatta

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