15/12/2012 11:38 CEST - Area Test

AREA TEST Solinco, nelle corde del successo

TENNIS - Solinco, sbarcata in Italia da un anno, è la prima casa a produrre corde in co-poliestere con additivi a base di idrocarburi. Abbiamo testato per voi la Tour Bite 18 G. Claudio Giuliani

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Solinco Tour Bite 18G
Solinco Tour Bite 18G

Solinco Tour Bite 18G

Prezzo di listino “set 12mt” € 13,00

Tipo di corda : monofilamento

Materiali utilizzati : co-poliestere con aggiunta di additivi a base di olefilene

Spessore corda : 1.15 mm (mis./cal. 18)

Sezione corda : quadrata

Peso a incordatura : 12 grammi su piatto corde 98 sq.in. /630 cm2

 

Giudizio generale del campo:

Capacità di produrre potenza: 8

Capacità di produrre spin: 8

Controllo: 6.5

 

Solinco è una delle marche leader nel settore corde, attualmente poco conosciuta in Italia, mercato dove è sbarcata solamente da un anno. Ma per gli addetti ai lavori è già famosa per le sue corde rivoluzionarie, principalmente dei monofilamenti. Solinco è stata la prima casa a produrre corde in co-poliestere con aggiunta di additivi a base di alfaolefilene e simili, molecole che in chimica stanno a significare un idrocarburo che ha un doppio legame fra due atomi di carbonio. Inoltre, la casa madre utilizza dei processi di riscaldamento e raffreddamento per stabilizzare le caratteristiche. Questo permette di ottenere una corda che presenta un’elevata rigidità statica ma che comunque, una volta incordata, riesce ad essere più morbida e prestazionale se comparata con altri monofilamenti in poliestere di prima generazione. Le prestazioni principali sono dovute alla maggiore elasticità che produce oltre alla molta energia – e quindi una veloce uscita di palla - anche una forte tendenza a produrre spin vista anche la maggior possibilità di modellare la sezione della corda - cosa che in passato risultava difficile per la perdita delle caratteristiche in ancor minor tempo. Questa corda ha comunque bisogno per rendere al meglio di un periodo di assestamento come le similari corde tipo la Luxilon 4G o la Starburn Vortex Quadra al pari di altri modelli della medesima casa.

 

Test in campo

Marco, 27 anni classifica 4.5 (testata su Head Prestige Pro IG)

“La corda permette di generare rotazioni notevoli anche per chi non possiede una tecnica prettamente da arrotino e quindi ne consegue un ottimo controllo. L’uscita di palla è più che ottima anche nei colpi piatti e, grazie alla solidità che l’incordatura trasmette al piatto corde, si ottiene un ottima precisione. Infine notevole è la sensazione che viene trasmessa al braccio: il feeling è su livelli eccellenti per essere un monofilamento, ricorda quasi un multi filamento per l’elasticità e questo aiuta ed agevola sia le volée che il servizio, dove si riescono ad imprimere potenza e rotazioni incisive”.

 

Claudio, 36 anni classifica 4.2 (testata su Wilson K-Blade 93)

“Parliamoci chiaro: meglio avere una corda ottima su un telaio discreto che viceversa. Si tramanda da generazioni questa frase ma ancora oggi è senza smentita. La mia Wilson è un telaio pesante, che chiede movimenti fluidi per far viaggiare la palla e con questa Solinco ha formato una coppia meravigliosa. Con il calibro giusto si possono limare ulteriormente alcune caratteristiche ma in definitiva è una corda da agonista”.

 

Daniele, 33 anni classifica 2.4 (testata su Wilson BLX Blade Tour 93)

“Se dovessi riassumere in tre parole il mio giudizio su questa corda dire: sensibilità, esplosività e controllo. Il feeling di gioco è stato eccezionale fin da subito. Con movimenti fluidi la resa è ottima ma anche nelle rotazioni è impeccabile, perfetta quindi per il gioco moderno e per chi adora i cambi di velocità. Una raccomandazione: richiede un braccio allenato, specie su telai molto rigidi”.

 

Giudizio finale:

Bisogna anzitutto ricordare che siamo davanti a un monofilo di alta gamma e che quindi è consigliato all’agonista, giocatore che ne riesce a sfruttare appieno le potenzialità. In particolar modo questa nuova generazione di monofilamenti rispetto le precedenti presenta una rigidità statica alta, ma al contempo ha la caratteristica che quando la corda viene assestata riesce a mantenere maggiormente la tensione e soprattutto diventa maggiormente elastica. Ne consegue quindi una maggiore potenza a disposizione che necessità di una buona tecnica di gioco o quantomeno di una buona fluidità di movimenti per gestire queste caratteristiche al meglio.

 

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