01/01/2013 19:52 CEST - Classifiche

ATP 2012, che salto Janowicz, flop Tomic e Bogomolov

TENNIS - Chi è salito e chi sceso nel ranking ATP 2012. Le grandi sorprese arrivano intorno alla ventesima posizione (Klizan e Janowicz). Deludono i clase '92 Tomic e Harrison. Le peggiori "discese" sono terminate con il ritiro per Ferrero, Chela e Roddick. Paolo Giua

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Masters 1000 Bercy, Jerzy Janowicz (Getty Images Europe Dean Mouhtaropoulos)
Masters 1000 Bercy, Jerzy Janowicz (Getty Images Europe Dean Mouhtaropoulos)

“…e anche il 2012 è finito”: ognuno di noi, probabilmente, avrà sentito questa frase tante, forse troppe volte negli ultimi tempi, leggendo un quotidiano, guardando la televisione o navigando nel web. Questa banale considerazione viene usata per tirare le somme di un anno solare, per riassumere gli eventi principali, per inondarci di classifiche, di record, di statistiche di cui spesso siamo poco interessati.

Nel tennis l’arrivo dell’anno nuovo viene inteso quasi sempre come il ritorno all’attività del circuito professionistico, ma anche questa è solo un’illusione: se si può dire che il mese di dicembre sia stato una vera noia, non è un sacrilegio aggiungere che le competizioni di gennaio quali Hopman Cup, Sidney e Brisbane abbiano forse meno visibilità (e interesse) delle esibizioni di Federer in Sudamerica e tutti noi aspettiamo con ansia che la foto della bella Azarenka con la coppa in mano nel sito degli Australian Open sia presto sostituita dai risultati dei primi turni.

L’avvento del 2013 segna comunque un importante stacco per il circuito: riparte la Race to London(Race to Istanbul per le donne) e ogni giocatore si trova (almeno teoricamente) alla pari con gli altri per la corsa alle World Tour Finals. Approfittiamo di questa occasione per andare a vedere come sono cambiate le classifiche maschili negli ultimi 12 mesi.

I migliori

Nei top10 la classifica viene movimentata dalla prolungata assenza di Nadal, ma è a ridosso della ventesima posizione in classifica che si notano le più grandi sorprese con due giovani dalle grandi prospettive.

N°1- Novak Djokovic: non ha confermato a pieno lo strepitoso 2011, ha dovuto cedere lo scettro per qualche mese, ma a fine anno è tornato alla vetta, chiudendo per il secondo anno consecutivo da n°1 dimostrando un’impressionante continuità con picchi eccelsi, chapeau.

N°2- Roger Federer: i detrattori dello svizzero saranno pronti a ricordare l’infortunio di Nadal, sottolineando questo come causa principale della sua attuale classifica, ma non possiamo dimenticare che il giocatore di Basilea è riuscito a tornare al n°1 del ranking alla conclusione di Wimbledon, contro il pronostico degli addetti ai lavori. Chiude l’anno con ben 2000 punti in più rispetto ad un anno fa, pronto ad attaccare la leadership del serbo già agli Australian Open.

N°13: Milos Raonic: Bum! Questo è il suono che sentono gli avversari quando vengono superati dalla sua palla di servizio velocissima. Il giovane Milos è migliorato su tutti gli aspetti, dritto, rovescio e movimenti; ormai è maturato e sul veloce può battere chiunque, presto top10.

N°21-Tommy Haas: Il tedesco, dotato di grandissimo talento e di altrettanta sfortuna, ha iniziato il 2012 alla posizione 205 della classifica ed era considerato a fine carriera, destinato a ritirarsi in breve tempo. Tommy ha sorpreso tutti scalando posizioni su posizioni e trionfando su Federer in finale ad Halle, guadagnandosi anche per la seconda volta (la precedente era stata nel 2004!) il titolo di “Comeback of the year” a 34 anni. Assolutamente intramontabile.

N°26- Jerzy Janowicz: che dire? Un anno di grande continuità a livello challenger l’ha portato nei primi 100 della classifica e l’incredibile finale raggiunta a Bercy, battendo giocatori quali Murray, Simon e Tipsarevic a suon di bordate, l’hanno issato fino al 26esimo posto della classifica Atp. Quasi 200 posizioni guadagnate in un solo anno per questo 23enne polacco, finalmente pronto per giocare stabilmente nel circuito maggiore.

N°29- Martin Klizan: Nominato “Newcomer of the year” dall’Atp, il giovane slovacco è passato dalla 117esima posizione di fine 2011 alla 30esima attuale, dimostrando grande consapevolezza dei propri mezzi e conquistando il primo titolo Atp della carriera contro il nostro Fabio Fognini. A soli 23 anni rappresenta con Janowicz (di un anno minore) una delle migliori  novità di questo 2012.


I giovani, stabili e deludenti
Per quest’anno la classe ’92 ha fallito e i risultati non sono stati degni di nota, ci si aspetta molto di più nel 2013 da questi predestinati.

N°52- Bernard Tomic e n°69- Ryan Harrison: alla fine dell’anno scorso gli articoli su questi due ragazzi si sprecavano, sarebbero dovuti esplodere nel 2012, avrebbero dovuto compiere quel passo in più che li avrebbe portati a competere sui livelli più alti, ma eccoli lì, ancorati a metà dei top 100.
Di Tomic si è sempre apprezzato il talento innato, il suo 2011 è stato costellato da grandi punte di rendimento e cali improvvisi e ci si aspettava una migliore continuità nel nuovo anno; purtroppo degli alti e bassi che lo caratterizzavano, Bernard ha conservato solo gli ultimi e ha collezionato un’infinità di sconfitte al primo turno, perdendo 10 posizioni in classifica. Harrison, al contrario del coetaneo australiano, è un giocatore che non sembra ancora in grado di mettere in campo prestazioni straordinarie, ma ha molta più costanza e difficilmente perde da avversari di classifica inferiore. L’unico problema è la qualità: i giocatori che Ryan è stato in grado di battere nel 2012 sono esattamente gli stessi del 2011, come testimonia il confronto tra le due classifiche, dove ha guadagnato solo dieci caselle. A sua discolpa bisogna tener conto della sfortuna negli eventi più importanti, gli slam, dove al primo o secondo turno ha trovato sempre giocatori nettamente più forti (in ordine Murray, Simon, Djokovic, Del Potro).


Gli infortunati

Gli infortuni hanno condizionato notevolmente la stagione, mettendo fuori gioco tre giocatori potenzialmente da top ten (Nadal è ancora ben lontano dall’uscirne) per metà stagione o più, compromettendone inevitabilmente la classifica.

N°4- Rafael Nadal: il maiorchino, per la prima volta dal 2005, esce per un lungo periodo dalla top3, ma la colpa non è sua e, a soli 26 anni, avrà ancora tempo per avvicinarsi alla vetta in futuro.

N°77-Gael Monfils: anche per il francese il crollo nel ranking è dipeso da un grave infortunio al ginocchio che non gli ha consentito di giocare tra maggio e settembre. Tornato in campo per qualche torneo, il 15 ottobre ha giocato la sua ultima partita dell’anno, ancora per problemi al ginocchio. Speriamo che nel 2013 riesca a riprendersi e mostrarci quel pazzo talento che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi.
Inattivo- Robin Soderling: questione molto differente per l’ex finalista del Roland Garros: il povero svedese è stato colpito da una mononucleosi devastante e non gioca in partite ufficiali dal 17 luglio del 2011, infatti dallo scorso estate Robin non dispone più di classifica Atp e inizia a intravedersi l’ombra del ritiro. Un grande in bocca al lupo per lui.

In caduta libera

Protagonisti dei più grandi scivoloni in classifica di quest’anno sono stati quei giocatori che, principalmente per motivi anagrafici, non sono più riusciti a dimostrarsi competitivi ai massimi livelli. Per molti il ritiro è stato quindi l’ovvia conseguenza di un carriera in pieno declino.

N°39-Andy Roddick: credo che nessun tifoso di tennis abbia potuto evitare di commuoversi nell’ottavo di finale perso con Del Potro agli US Open, ultima partita da professionista di A-Rod. Il 2012 per lui era partito male, ma nel corso della stagione era riuscito a ritagliarsi qualche risultato di buon livello, come le vittorie ad Atlanta ed Eastbourne, prima di appendere la racchetta al chiodo davanti al suo pubblico. Ci mancherà.

N°129-Alex Bogomolov Jr. : dopo un 2011 meraviglioso in cui il suo gioco regolare e costante lo aveva portato fino alla 33esima posizione della classifica Atp, che gli aveva permesso di conquistare il titolo di “Most improved player”, il russo non è più riuscito a confermarsi nello scorso anno ed è inesorabilmente calato, sprofondando nel ranking.

N°176-Juan Ignacio Chela: ricordo di essermi chiesto, nell’agosto del 2011, vedendo perdere in due rapidi set l’argentino a Cincinnati contro Harrison, come Chela potesse essere ancora al 22esimo posto della classifica, basando completamente il suo gioco su delle gambe che non giravano più. Purtroppo per Chela la condizione atletica non è più tornata, a causa dell’età ormai avanzata (tennisticamente parlando), e dopo sei mesi di sconfitte al primo turno ha deciso di ritirarsi dal circuito a Wimbledon.

N°213-Juan Carlos Ferrero: anche per Mosquito il 2012 è l’anno dell’abbandono: l’ex n°1 del mondo ha deciso di disputare l’ultimo torneo della sua bellissima carriera a Valencia, dopo un anno dalle molte delusioni, come testimoniano le 9 sconfitte al primo turno su 12 tornei giocati.

 

Paolo Giua

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