23/01/2013 15:44 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Serena infortunata cede alla Stephens. Ora Azarenka

TENNIS - Serena si fa male alla schiena a metà del secondo set e cede in tre set alla più giovane americana. Ora la Stephens ha Azarenka. Kuznetsova gioca un tennis di altissimo livello per un'ora. Conquista un break al quarto gioco, durato 15 minuti. Ma dal 4-1 riesce a vincere appena due game. Da Melbourne, Daniele Malafarina

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Australian Open, Victoria Azarenka
Australian Open, Victoria Azarenka

Stephens d Williams 36 75 64

Doveva essere una passeggiata è stata una sorpresa. La Williams deve rinunciare al sogno del grande slam al primo appuntamento e la sconfitta ha il sapore amaro di un’infortunio alla schiena. La Williams alla fine del secondo set era in lacrime al pensiero di essere costretta a ritirarsi. È riuscita a giocare fino alla fine. Ha lottato da grande campionessa quale è, sfogando anche la frustrazione per la sfortuna su un’inerme ed incolpevole racchetta ma alla fine ha ceduto.
La Stephens vince in due ore e diciassette minuti e raggiunge la sua prima semifinale in uno slam. La giovane americana, che ha un poster di Serena Williams in camera, ha scherzato sul fatto che ora sostiuirà il poster con uno di sè stessa. La Williams non ha giocato bene concedendo troppo anche prima dell’infortunio e ciononostante è stata vicina a chiudere la partita sia nel secondo sia nel terzo set. La Stephens, che a tratti rischiava di farsi prendere dai fantasmi mentali derivanti dal battere la propria beniamina, è stata invece brava a limitare i momenti di confusione ed approfittare dell’inferiorità fisica dell’americana.

Il primo set procede secondo i binari previsti con Serena che non concede molto al servizio e sfrutta una palla break per chiudere 63 in 28 minuti
Nel secondo set la Williams va subito avanti di un break e sembra che la partita si avvii ad una prevedibile conclusione. I game sono combattuti ma Sloane non arriva mai a palla break fino al quarto gioco. Serena sciupa un’occasione del 3 a 1, e con un errore concede la  prima palla break che la Stephens sfrutta grazie ad un errore di rovescio. Si va due pari con il secondo break subito da Serena nel torneo.
Al settimo gioco il dramma Serena scende a rete e si fa male alla schiena colpendo un facile rovescio. L’urlo di dolore fa subito capire che non è una cosa da poco.
La Williams piange forse presagendo la gravità dell’infortunio. E quel che è più grave il servizio della Williams non viaggia più, la velocità crolla a 140Km/h.
La Stephens ne approfitta e va servire per il set dopo aver conquistato il secondo break. La Williams fa fatica a muoversi ed a servire. Ed in molti pensano che possa non finire il match.
La Sthephens arriva a set point e combina due disastri. Dritto fuori e doppio fallo. La Wiliams rientra nel set con risposte vincenti e nonostante non si muova più cerca di tirare vincenti su ogni palla. Al cambio di campo  sul 5 a 4 la Williams chiama un MTO ed esce per un massaggio.
“Stavo già prendendo antidolorifici per la caviglia e quindi non potevo prendere altro. Mi hanno fatto un massaggio per rilassare un po’ i muscoli.”
Al rientro in campo la Stephens va in confusione. Serena non palleggia ma la Stephens sbaglia e si va 5 pari. L’impressione è che se la Stephens vince questo set la partita è finita. Ma saper giocare contro un avversario infortunato è meno facile di quanto sembri. La Stephens non riesce a far muovere la Williams che arriva a palla break per andare a servire per il match. La Stephens trova un dritto vincente per il 40 pari e ritrova la calma per tenere la battuta.
Serena non ce la fa a battere. Non tiene più una palla in campo. Con orgoglio cerca di reagire e la Stephens non sembra capace di approfittare e commette un paio di gratuiti che portano la Williams ad un punto dal tie break. L’occasione sfuma e con un rovescio lungo da alla Stephens la palla set che sembra tanto un match point.
Il tie break finisce con Serena che affossa un dritto in rete e cede il secondo set. La Williams non si ritira ed anzi nel terzo set sembra ritrovare un poco il movimento. Si seguono i servizi, Sloane è l’unica ad avere occasione di togliere il servizio all’avversaria ad inizio parziale. ed alla fine del terzo gioco Serena, arrabbiata e frustrata, spacca la racchetta con una veemenza inaudita. Nel quinto gioco si porta 0-30 e nel settimo gioco riesce finalmente a procurarsi il break alla quarta occasione utile. Al servizio sul 4 a 3 Serena commette un doppio fallo e concede due palle del controbreak e con un rovescio in rete riapre la partita.
La Stephens concede una palla break alla Williams per andare a servire per il match ma Serena non la sfrutta ed un dritto affossato manda la più giovane americana avanti 5 a 4. Servendo per andare 5 pari la Williams combina il disastro commettendo tre errori gratuiti consecutivi e di fatto regalando la semifinale alla sua incredula avversaria.

La Stephens a fine match non riesce a mettere in fila due parole coerenti tanto è stupefatta.
“Ho mandato un messaggio a mia mamma appena finita. credo mi stessero guardando al computer.” e si emoziona e piange al pensiero di aver battuto la sua beniamina.
“Ora in camera metterò un poster di me stessa.”
Alla domanda di rito su cosa farà con il prize money l’americana ammette “Mi ero detta che avrei comprato una cosa sola a fine torneo. Ma ora credo che comprerò due cose. Un paio di scarpe di sicuro, ma anche un’altra cosa e devo decidere in fretta prima che mia mamma dica di no.”

Incredibilmente in conferenza stampa la Williams inizialmente non cerca scuse: “Capita spesso che non siamo al massimo. È normale. Non è per questo che ho perso.”
Incalzata sull’infortunio però la Williams ammette di aver giocato nettamente al di sotto delle sue possibilità. “Già da qualche giorno avevo la schiena un po’ e su quel punto stavo correndo verso la rete e quando ho colpito ho sentito la fitta e da allora la schiena era bloccata. Faceva un po’ male ma sono cose che capitano. Non c’è molto che si possa fare cerchi di non pensarci e vincere lo stesso.”
Dopo l’infortunio alla caviglia quest’altro problema a chiudere due settimane difficili. “Per un grande slam è stato un disastro. Le peggiori due settimane durante uno slam. Ho pensato al ritiro per una frazione di secondo ma non è mai stata un’opzione perchè è un quarto in uno slam.”

La Stephens appare in conferenza stampa molto più calma rispetto alla fine del match. "Ho parlato coi miei e mi hanno calmato." Poi sull'infortunio della Williams: "È vero, serviva più piano ma piazzava molto bene quindi non credo che sia stato un fattore decisivo. Ero concentrata su me stessa. Alla fine mi ha fatto i complimenti, credo. Non ricordo."

Adesso la Williams deve sperare che la Stephens e la Li le regalino il primo posto in classifica. Infatti l’unica opzione perchè Serena diventi numero uno adesso è che Azarenka non vinca e Sharapova non arrivi in finale.

Ascolta la conferenza stampa di Serena Williams

Ascolta la conferenza stampa di Sloane Stephens

Azarenka d Kuznetsova 75 61

La battaglia è durata un set. Kuznetsova è stata capace di produrre il suo power tennis per quasi un set, fino al momento in cui ha condotto
La russa non raggiunge una semifinale in uno slam dal Roland Garros 2009, quando vinse il titolo. Oggi Svetlana è durata per un set contro la numero uno del mondo, poi è calata come era naturale che fosse.
La Kuznetsova conduceva per 4 a 3 nei confronti diretti, avendo vinto i primi tre e perso gli ultimi due.
I primi game sono molto lunghi e combattuti ed un break al quarto gioco, dopo un game di 26 punti alla seconda palla break, da il provvisorio vantaggio alla russa. Kuz arriva a condurre per 4 a 1 ma da quel momento in poi Vika è brava ad alzare il proprio livello di gioco, riducendo il numero di errori non forzati e costringendo la Kuznetsova a sudare per i propri punti.
Il controbreak al settimo gioco, a quindici, con un doppio fallo della russa.
Poco dopo Vika prende il decisivo break di vantaggio all’undicesimo gioco e chiude tenendo il servizio al terzo set point.
Redfoo incita ad ogni punto ‘Let’s go for it’ come a suggerire di essere aggressiva. Non è l’aggressività che manca al gioco delle due. È la logica, il filo tattico del match che manca. La partita è una sequenza di colpi a volte spettacolari ma senza un pensiero tettico dietro. Il tutto va a vantaggio della bielorussa che è fisicamente più solida e non teme l'allungarsi dei game o degli scambi.
Nel secondo set Azarenka allunga subito con un break al primo gioco, Sveta sorride sconsolata, fa il controbreak al secondo game ma cede il game successivo. Al terzo break consecutivo e Sveta sembra calare di energia.
Vika ha la palla del 4 a 1, Kuz lotta ma le gambe non reggono e dopo poco cede nuovamente il servizio. Azarenka allunga 5 a 1 e la partita è bella che finita. Uno schiaffo di rovescio al volo regala a Vika due match point sul servizio Kuznetsova ed un rovescio lungo della russa mette fine alla partita.

Nell'intervista post partita Vika è rilassata e sorridente: "So che lei può giocare un gran tennis. Son contenta di essere rimasta calma e di esser riuscita a prendere il controllo e giocare al meglio quando era necessario.
Sono più calma, è importante stare calmi e divertirsi soprattutto."
Domanda: "Questa calma è dovuta alla t-shirt del tuo ragazzo?" Riferendosi a Redfoo che indossa una canotta con la scritta ‘keep calm'.
"Ah, ha indosso quella? Speravo avesse quella con scritto Bring out the bottles."
Domanda: "Che cosa significa bring out the bottles?"
"È il suo nuovo singolo, è assolutamente fantastico, compratelo."

Adesso Azarenka, per sperare di restare al numero uno, deve sperare che Serena perda il quarto di finale con la Stephens.

Ascolta la conferenza stampa di Victoria Azarenka

Ascolta la conferenza stampa di Svetlana Kuznetsova

Da Melbourne, Daniele Malafarina

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