02/03/2013 12:41 CEST - Approfondimenti

Espansione Roland Garros a rischio: le serre non si toccano

TENNIS - Il Tribunale Amministrativo di Parigi ha dato ragione a tre associazioni locali. Il progetto di espansione del Roland Garros, che prevede la copertura del Philippe Chatrier e l'occupazione parziale delle serre d'Auteil, ha un impatto eccessivo sull'ambiente. La federazione presenterà appello. Alessandro Mastroluca

| | condividi
Il Roland Garros
Il Roland Garros

L'espansione del Roland Garros è di nuovo in dubbio. Il Tribunale Amministrativo di Parigi ha dato ragione a tre associazioni locali che si erano opposte al progetto di allargamento, la cui data di realizzazione è fissata al 2017, per l'impatto negativo sull'ambiente. Secondo il giudice, la federazione francese non avrebbe tenuto in sufficiente considerazione le loro perplessità. Il nodo centrale della vicenda, che sembrava conclusa nel febbraio 2012, è stata fin dall'inizio l'occupazione, totale o parziale, delle “Serres d'Auteuil”.

La prima proposta prevedeva la costruzione di un campo da 4.950 posti al posto dell'attuale giardino, dopo un periodo di tensione fra il Comune di Parigi e la FFT, quest'ultima ha deciso di tendere la mano rinunciando allo spazio centrale ed occupando soltanto una parte delle serre e solo durante la durata del torneo, che occuperà uno spazio destinato alla ristorazione ed agli uffici mobili della FFT. L'anno scorso, alla vigilia del Roland Garros, il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, aveva pubblicamente affermato che il progetto “non distruggerà nemmeno un fiore”.

La versione definitiva del progetto, approvato nel 2011 e modificato nel 2012 si articola su un perimetro a geometria variabile che consente di aumentare l'area dell'impianto dagli 8,6 ettari attuali (che ne fanno il più piccolo tra i quattro che ospitano i tornei dello Slam) a 14,6. Il piano dei lavori coinvolge tutta la superficie ad eccezione del Suzanne Lenglen. Come spiegava il nostro corrispondente da Parigi, Davide Zirone, nel piano: l'ingresso è spostato dall'Avenue Gordon-Benett (dove ora c'è la biglietteria) all'Avenue de la Porte-d'Auteuil, così come i campi 2 e 3; la "Place des Mousquetaires", tangente alle serre, sparisce; il Philippe Chatrier viene coperto con un tetto retrattile e si crea un corridoio per raggiungerlo più facilmente senza dover restare bloccati nella fila per oltrepassare il Lenglen.

Le associazioni a loro volta avevano ideato un contro-progetto in grado di espandere l'area dell'impianto senza pesare sull'ambiente che prevedeva:
-mantenere il campo 2
-coprire una piccola porzione dell'autostrada A13 per far spazio ai campi di allenamento, oggi situati tra lo Chatrier e il Lenglen;
-creare una nuova “Place des Mousquetaires” dove ora ci sono i campi di allenamento;
-costruire un nuovo campo da 5 mila posti ai “Fonds de Princes”, invece di quello inizialmente previsto dalla federazione alle Serres d'Auteuil.

La loro proposta, però, non ha trovato ascolto e le associazioni hanno promesso battaglia. E la prima battaglia l'hanno vinta loro. Il tribunale, tenuto conto anche che l'impianto, situato nel Bois de Boulogne, è protetto come spazio verde e monumento storico ha ordinato al municipio di Parigi di cancellare la convenzione stipulata con gli organizzatori del Roland Garros nel giro di due mesi. La federazione francese ha accolto con grande stupore la decisione e ha già annunciato che presenterà appello e che la modernizzazione del Roland Garros è vitale per la sopravvivenza del torneo.

Alessandro Mastroluca

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti