11/03/2013 12:39 CEST - MASTERS 1000 INDIAN WELLS

Turni comodi per Roger e Rafa Seppi all'esame Gulbis

TENNIS - Federer e Nadal non dovrebbero trovare grosse difficoltà contro Dodig e Leonardo Mayer. Seppi deve sperare in qualche calo di Gulbis. Occhio a Hewitt-Wawrinka e Ivanovic-Barthel. Redazione

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Roger Federer
Roger Federer

I BIG
[5] Rafael Nadal (ESP) vs Leonardo Mayer (ARG)
Precedenti: 2-0

Ha fatto un discreto favore a Rafa, il buon Leonardo: non che Xavier Malisse e Misha Youzhny, i due giocatori battuti da Mayer per arrivare a questo terzo turno, avrebbero potuto fare lo sgambetto al sette volte campione di Parigi (sebbene entrambi abbiano battuto lo spagnolo in passato, il loro periodo non è decisamente dei migliori), ma il loro talento cristallino e sconsiderato sarebbe comunque stato un banco di prova nettamente più stuzzicante di quello che offrirà l'argentino, uno degli innumerevoli prodottini di solidità che non potranno che fare sempre e comunque il solletico ai primi della classe, specialmente Nadal (per caratteristiche tecniche).

I precedenti parlano chiaro: ad Acapulco, una manciata di giorni fa, Rafa si è imposto nei quarti per 6-1 7-5, mentre lo scorso anno, proprio ad Indian Wells, lo spagnolo lasciò quattro giochi (6-1 6-3). Nemmeno il virus Rosol sarebbe sufficiente a ipotizzare non solo una sorpresa, ma anche una partita.

Ivan Dodig (CRO) vs [2] Roger Federer (SUI)
Nessun precedente

Non si sono mai affrontati finora il fuoriclasse svizzero e il croato, ma anche qui il passaggio del turno per Roger dovrebbe essere solo una formalità. Dodig, che un paio di stagioni fa sfiorò i top 30 (arrivando al n.32) e si concesse addirittura il lusso di battere Nadal al termine di una partita totalmente folle, è emotivamente troppo fragile e non sufficientemente esplosivo per poter impensierire Federer. Certo, nessuna partita si può dire chiusa in partenza, soprattutto con un Federer sempre più impronosticabile, ma l'impressione è che battendo Benneteau il croato abbia levato un sassolino allo svizzero (improbabile che Roger avrebbe nuovamente perso contro il francese, soprattutto su questo campo, ma è indubbio che per qualche motivo il gioco di Benneteau infastidisca il n.2 del mondo).

[1] Victoria Azarenka (BLR) vs [28] Kirsten Flipkens (BEL)
Precedenti: 1-0

Vika Azarenka non dovrebbe avere alcun problema a regolare la potenza di Kirsten Flipkens. La belga, pur avendo iniziato piuttosto bene questo 2013 (ottavi a Melbourne, semifinale a Hobart, quarti ad Auckland e Memphis), non sembra avere proprio le armi per mettere in difficoltà la n.1 del seeding, che anche contro Daniela Hantuchova ha dimostrato di essere in grandissima forma.

Ad aggravare la situazione c'è l'unico precedente tra le due, giocato lo scorso agosto a Flushing Meadows per il secondo turno degli US Open: la bielorussa vinse senza alcun problema con un doppio 6-2.

MATCH DA VEDERE
Lleyton Hewitt (AUS) vs [18] Stanislas Wawrinka (SUI)
Precedenti: 1-1

Match che vive di un sottilissimo equilibrio, sempre aggrappato all'ipotesi di uno Hewitt in accettabili condizioni fisiche e un Wawrinka concentrato sul match. Ma se le congiunzioni astrali dovessero dare l'ok, potrebbe nascere una signora partita. Del resto i due precedenti parlano chiaro: a Cincinnati nel 2007 Rusty vinse al tie-break del terzo, nel 2011 in Davis Wawrinka vinse sull'erba australiana rimontando uno svantaggio di due set a uno, trionfando 6-3 al quinto. E aldilà dell'intensità e dell'incertezza del risultato che potrebbero scaturire, a livello squisitamente tecnico potrebbe nascere un'entusiasmante lotta da fondocampo giocata sull'anticipo e sulla costruzione di diagonali sempre più insidiose e acute. Magari finirà in 50 minuti e si rivelerà tremenda, ma è comunque una partita che non si può snobbare a priori.

[20] Andreas Seppi (ITA) vs [Q] Ernests Gulbis (LAT)
Precedenti: 1-3

Chi vince avrà in "regalo" (al 99,9%) Rafa Nadal. Comunque è un'opportunità per entrambi. Per Seppi, che vincendo arriverebbe agli ottavi di Indian Wells per la prima volta (finora non è mai andato oltre il secondo turno) e si confermerebbe giocatore di grande puntualità; per Gulbis, che metterebbe ancor più alle spalle un periodo nerissimo. Gli h2h, piuttosto datati (i primi tre del 2008, l'ultimo del 2010), vedono avanti Gulbis e rispecchiano l'impressione che a far la partita, nel bene e nel male, sarà il lettone: se rimarrà saldo a livelli alti, probabilmente non ci saranno molte possibilità per Andreas. Il quale però dovrà essere mentalmente solido, attaccato al match e pronto ad approfittare di ogni minima sbavatura e calo dell'avversario.

[11] Ana Ivanovic (SRB) vs [24] Mona Barthel (GER)
Precedenti: 0-1

Ha fallito l'appuntamento con gli Australian Open, uscendo subito di scena per mano di Ksenia Pervak; ma Mona Barthel è comunque una delle giocatrici rivelazione di questo inizio di stagione. Vittoria sul cemento indoor di Parigi, dove ha sconfitto Roberta Vinci (l'unica capace di strapparle un set), Marion Bartoli e Sara Errani, finale ad Hobart, semifinale ad Auckland, mentre a Doha ha ceduto negli ottavi a Caroline Wozniacki non prima di aver distrutto Angelique Kerber per 6-1 6-2. E' quindi ovvio che l'attenzione nei suoi riguardi sia ora molto alta.

La Ivanovic, pur non avendo raggiunto risultati trascendentali finora in questo 2013 (ottavi a Melbourne, Dubai e Doha, fermata per due volte da Aga Radwanska e una da Petra Kvitova), può dar vita a un match piuttosto interessante con la Barthel, un feroce braccio di ferro da fondocampo. Lo scorso anno la tedesca vinse sulla terra indoor di Stoccarda il loro primo scontro dopo due set tirati (75 76): la favorita è ancora lei, nonostante il ranking, ma a vincere potrebbe essere decisamente lo spettacolo.

[24] Jerzy Janowicz (POL) vs [10] Richard Gasquet (FRA)
Nessun precedente

La potenza bruta contro uno dei rovesci più ammirati. L'aggressività contro la timidezza. Un match di opposti e per questo molto intrigante, quello tra il polacco e il francese, che peraltro non vede precedenti. I due hanno superato a pieni voti degli esordi pericolosissimi, rispettivamente contro Nalbandian e Tomic.
Gasquet non dovrà lasciare troppa iniziativa all'avversario, come troppo spesso gli succede, perché il polacco è uno di quei giocatori che per rendere al meglio devono "sentire" la partita: se entra in quella dimensione, può nutrirsi dell'energia che il match e lo stadio emanano e diventare così travolgente. Ma allo stesso tempo potrebbe pagare l'inesperienza su questi campi, essendo alla prima edizione in cui partecipa (mentre il miglior risultato di Gasquet è il quarto 2011; lo scorso anno perse subito contro Albert Ramos).

IL PROGRAMMA COMPLETO
 

Redazione

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