17/03/2013 23:15 CEST - PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS

Sharapova torna regina di Indian Wells

TENNIS - La russa vince a Indian Wells per la seconda volta dopo sette anni in una finale a senso unico: Wozniacki ko con un doppio 62. 28o titolo in carriera per Masha, primo dell'anno. Ha vinto almeno un torneo l'anno nelle ultime 11 stagioni. Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Maria Sharapova
Maria Sharapova

(2) Sharapova b. (8) Wozniacki 62 62

Sono bastati 81 minuti a Maria Sharapova per conquistare la corona di campionessa del BNP Paribas Open. Troppo solida da fondo, troppo potente per una Caroline Wozniacki che ha lottato fino alla fine, ma ha potuto opporre ben poco all’aggressione a tutto campo della siberiana, che con questa affermazione solidifica la sua posizione al n.2 della classifica mondiale, posizione che si era già assicurata con il raggiungimento della finale.

La partita è stata a senso unico, guidata dall’inizio alla fine da una Sharapova molto aggressiva con i colpi d’inizio gioco, e soprattutto con un servizio finalmente al livello di una campionessa come lei. Solamente due palle break concesse in tutto il match, sul 5-2 nel primo set, annullate da due bolidi vincenti di rovescio. Per il resto, solamente sei punti concessi nei rimanenti sette turni di battuta, quattro ace ed un solo doppio fallo, e l’86% di punti vinti sulla prima di servizio.

Nonostante l’inizio della partita fosse fissato per le 12 locali anziché le 11 come tradizionalmente accade (il cambiamento è stato fatto su richiesta della ESPN che trasmette le finali del torneo negli USA e che durante questo periodo è quasi totalmente occupata dal campionato NCAA di basket), lo stadio era pieno poco più di metà all’inizio del match. La Sharapova però non ha aspettato l’arrivo degli spettatori ed ha iniziato subito a martellare con la risposta strappando il servizio a zero in apertura alla Wozniacki. Il pallino del gioco rimane sempre saldamente nelle mani della russa, che costringe la sua avversaria a situazioni a lei non congeniali, come quella di dover provare un affondo vincente senza essersi prima costruita il punto. La Sharapova implacabile mette tre ace nei primi tre turni di battuta ed aggredisce alla prima occasione come suo solito. Sul 2-4 la Wozniacki mette soltanto una prima su cinque, e concede all’avversaria il secondo break del set. Nel gioco seguente, come ricordato, le uniche chances per la danese di provare a rientrare in partita, sulle quali però non ha nulla da recriminarsi, visto che dal 15-40 la Sharapova infila due rovesci vincenti, un ace, e poi chiude con un diritto imprendibile.

Il secondo parziale è la fotocopia del primo: il punteggio segue esattamente lo stesso andamento. La Wozniacki lotta, ma non sembra avere né le idee né le armi per poter girare questa partita. Sul 2-4 il game più lungo dell’incontro (14 punti giocati) nel quale la Sharapova spreca tre palle break per andare a servire per il match, ma la pressione che esercita sull’avversaria è sufficiente per costringere la Wozniacki a cercare di giocare troppo lungo, ed è così che finisce per commettere tre errori non forzati che di fatto chiudono il match.

Caroline ha preso la sconfitta con grande serenità: ”Oggi lei ha giocato veramente bene, ha sfruttato tutte le occasioni che ha avuto ed anche quando riuscivo a spostarla se ne usciva con colpi davvero straordinari. Ci sono giornate in cui tutti i colpi ti vanno dentro, a volte anch’io ho vinto finali 6-0, 6-1; oggi è capitato a lei, e non c’è altro da fare che dire ‘troppo brava’. Domani mi prenderò un giorno di riposo, dato che devo fare un servizio fotografico per l’Adidas, e poi mi preparerò per Miami”.

Comprensibilmente molto soddisfatta la Sharapova, particolarmente di buon umore dopo il match, tanto da porgere il suo iPhone al rappresentante WTA Kevin Fisher perché scattasse una foto di gruppo di lei circondata da tutti i fotografi. “La partita è stata molto più equilibrata di quanto non dica il punteggio – ha detto poi analizzando il match – ci sono stati dei momenti nel secondo set in cui la partita avrebbe potuto girare da una parte e dall’altra. Ho sempre avuto la sensazione di avere il controllo del gioco, dato che ho preso un break di vantaggio subito in entrambi i set, ed il fatto di aver servito molto bene mi ha molto aiutato”.

Vanni Gibertini

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