15/04/2013 16:07 CEST - Atp Montecarlo

Toni Nadal: "Coach esempi positivi per i giovani"

TENNIS - Toni Nadal, Rainer Schuettler e Dirk Hordoff hanno presentato la Global Professional Tennis Coach Association, creata un anno fa insieme ad Alberto Castellani. Da Montecarlo, Laura Guidobaldi

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Dirk Hordoff, Rainer Schuettler e Toni Nadal
Dirk Hordoff, Rainer Schuettler e Toni Nadal

Stamane, al Monte - Carlo Rolex Masters, Giorgio di Palermo ha presentato la conferenza stampa dei membri del direttivo della "Global Professional Tennis Coach Association". Dei quattro responsabili erano presenti Toni Nadal, Dirk Hordoff e Rainer Shuttler. Il quarto, Alberto Castellani, era assente perché impegnato a dirigere uno corso in Marocco.

L'associazione, nata appunto dall'iniziativa dei tre celebri allenatori più Rainer Schuettler (il quale, terminata la carriera di giocatore, ha deciso di dedicarsi al coaching), ha come obiettivo quello di informare e recare un supporto tecnico e formativo a tutti i coach nazionali di vari paesi nel mondo che volessero progredire nelle strutture, le tecniche di allenamento e la programmazione dei giocatori professionisti.

Tanti i corsi e gli stage organizzati in Italia e all'estero. Si è creata inoltre una partnership con l'Atp, che ha riconosciuto e certificato l'operato e i risultati dell'associazione, conferendo così ancora maggiore valore alle sue iniziative. Molti coach di fama internazionale collaborano con la GPTCA, occupandosi di un'area geografica di competenza in particolare.

Alberto Castellani, Claudio Pistolesi, Patrick Mouratoglou e José Perlas (solo per citarne alcuni), sono rispettivamente presidenti dell'Italia e il Marocco, dell'Irlanda, India e Giappone, della Francia e della Spagna. Abbiamo chiesto a zio Toni in che modo si possono gestire, ad esempio, i problemi della disciplina in campo. Certo, il nipote è sempre perfetto e correttissimo e le sue racchette non sono mai state  "vittime" della collera o del disappunto. "Beh, innazitutto l'educazione dipende dalle famiglie" ha detto Toni Nadal  "ed è vero che a volte i giovani non hanno molto rispetto. È normale che una persona non troppo "anziana" (sorride), possa dare buoni consigli e indicare al giovane giocatore il giusto comportamento da assumere in campo e con gli altri. Può succedere che un tennista che ha successo e guadagna molti soldi cominci, a volte, a comportarsi in modo scorretto in campo. E allora è positivo che ci sia qualcuno che possa fargli notare che sbaglia e consigliarlo sull'atteggiamento più giusto da assumere. È fondamentale avere rispetto in campo, per tutto, per i giocatori, lo spettacolo e il pubblico. Mi ricordo che quando allenavo a Manacor, a quel tempo c'era McEnroe che rompeva tante racchette e, di conseguenza, i ragazzi volevano emularlo. Non va bene". Alla fine, zio Toni ha dovuto lasciare la conferenza stampa perché il nipote stava per cominciare l'allenamento: "Scusatemi devo andare, perché altrimenti, il "boss" (Rafael) mi rimprovera" (gran risata!).

Laura Guidobaldi

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