15/05/2013 22:27 CEST - MASTERS 1000 ROMA

Solo 4 game per Fognini. Nadal ritrova Gulbis

TENNIS - Fabio Fognini non va oltre i quattro giochi contro Rafa Nadal. Il maiorchino chiude 61 63 e ritroverà Gulbis. Il lettone, che ha dominato Troicki, ha giocato proprio qui a Roma contro Nadal una delle partite migliori della sua carriera.

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Fabio Fognini - Foto di Monique Filippella
Fabio Fognini - Foto di Monique Filippella

“Sembrava la Playstation”, aveva detto un impressionato Potito Starace dopo il 6-1 6-2 subìto per mano di Roger Federer. Anche Fabio Fognini avrà pensato la stessa cosa di Rafael Nadal: il ligure ha racimolato un game in più (6-1 6-3), rimanendo in campo dieci minuti in più (61 minuti invece di 51).

Lo spagnolo è stato protagonista di un buon ingresso nel torneo che punta a vincere per la settima volta: l’unico momento di difficoltà è arrivato quando ha ceduto il servizio a inizio secondo set, facendosi raggiungere sul 2-2, ma poi ha ripreso con la solita velocità di crociera.

Fognini ha fatto quel che ha potuto. Il benvenuto di Nadal sono stati i primi sei punti del match vinti consecutivamente (che comprendevano il break in apertura), al punto che il passante vincente di Fabio che ha interrotto la striscia è stato salutato da un’ovazione. L’azzurro ha avuto un’occasione sul 2-1, ma non ha trasformato due palle break: qualche rimpianto soprattutto per la prima, in cui ha messo in rete un rovescio. Poi Nadal è tornato ingiocabile, conquistando il 6-1 in 25’.

L’inizio del secondo set ha ricalcato la fine del primo, con lo spagnolo subito sul 2-0: la reazione di Fognini già raccontata è accompagnata dal coro “Fabio! Fabio!”, ma Nadal non si è fatto impressionare e ci ha messo poco a risolvere la pratica. Resta negli occhi una spettacolare veronica, il colpo di un match che lo ha soddisfatto. “Fabio, andrà meglio la prossima volta!”, suggerisce uno spettatore.

Fognini in conferenza stampa è di poche parole: “Ci ho messo un set a entrare in partita, lui è più forte e bisogna accettarlo. Se poi io faccio 40 errori e lui 10, diventa difficile… Il mio bilancio dell’ultimo mese? Tra Montecarlo e Roma ho perso da due fenomeni, battendo due top ten e poi Seppi qui al Foro: non mi sembra male, non dobbiamo sempre guardare il lato negativo… Cosa mi manca per la top 20? 500 punti… nel livello di gioco posso ancora migliorare”:

Nadal sfoggia un buon italiano: “All’inizio Fabio ha fatto più errori del solito, io sono stato solido e ho sfruttato le occasioni, complessivamente un buon match. Le mie condizioni fisiche? Ne ho parlato fin troppo, ora voglio parlare solo di tennis. Sono usciti Murray, Wawrinka e Tsonga? Non sono granché sorpreso, in tornei importanti come questo, se si incontrano due top 50 può uscire qualsiasi risultato”.

Nadal ritrova Gulbis, con cui si è incrociato spesso, in tappe fondamentali e cruciali per l'evoluzione della carriera del lettone.

Nel 2008, a Wimbledon, Gulbis arriva dai quarti al Roland Garros e per un set fa impazzire Nadal prima di perdere in quattro. “Quando sono tornato a casa” ha raccontato, “ho passato la più bella settimana della mia vita con i miei amici. Non ha fatto bene al mio tennis, ma mi sono divertito un sacco”. Da allora non ha più passato il secondo turno in uno Slam.

Tre anni fa, proprio a Roma, Gulbis vive la più bella settimana della sua carriera tennistica. Prima sconfigge Federer, al debutto stagionale sulla terra battuta, 26 61 75, dopo aver mancato sei match point, registrando 33 vincenti contro i 20 dello svizzero. Arriva poi fino alla semifinale, il suo miglior risultato in un Masters 1000, dove trova Rafa Nadal. Lo sfida a suon di palle corte, ma cede il primo set in un'ora, 6-4. Nel secondo converte la terza palla break e allunga 2-0, preludio al 6-3. Ma la stanchezza emerge nel finale, in un ultimo game di battuta in cui Gulbis non fa nemmeno un punto. L'ultimo servizio è un ace, ma viene chiamato fuori; la seconda è innocua e Nadal celebra la vittoria dopo 2 ore e 47 minuti.

Ma è sabato sera, e Gulbis fa in tempo ad atterrare a Riga all'1 di notte. “Siamo andati direttamente in un nightclub. Siamo rimasti lì per un po', non so quanto, con un gruppo di amici e amiche, poi siamo andati tutti a casa mia”.

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