02/06/2013 15:12 CEST - Roland Garros

Vince Nadal ma applausi a Fognini

TENNIS - Sul Philippe Chatrier, Fognini gioca un ottimo tennis, ma Nadal domina nei punti importanti. L'azzurro si arrende solo 76 64 64. Sul finale il pubblico inscena una ola per lui. Da Parigi, Davide Zirone

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Roland Garros 2013, Nadal
Roland Garros 2013, Nadal
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Nadal b Fognini 7-6 6-4 6-4

Nonostante la mission fosse meno impossible del previsto, Fabio Fognini si è dovuto arrendere contro Rafael Nadal 7-6 6-4 6-4 in due ore e 45 minuti. L’italiano ha avuto molte occasioni durante l’incontro, è riuscito a strappare il servizio del maiorchino tre volte e nel primo set non è riuscito ad approfittare del vantaggio di 4 game a 2. Fabio ha giocato molto bene in larghezza ma male in profondità, andando spesso a sbattere contro la rete. L’italiano ha commesso 59 errori gratuiti, 19 in più dell’avversario. John McEnroe, quando stamane Fognini gli ha chiesto di potergli fare da sparring partner prima del match, aveva ironizzato “Se lo chiede a me vuol dire che non crede di avere alcuna possibilità!” Forse Fabio oggi ha sbagliato a non crederci fino in fondo, anche perché, nonostante il risultato, anche oggi lo spagnolo non ha mostrato il suo miglior tennis.

Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, Fabio parte bene, sull’1-2 concede due palle break ma riesce a pareggiare. Poco dopo Nadal sul proprio servizio scivola 0-40, salva due palle break ma nulla può su una semplice volée di Fognini che vale il 3-2. Nonostante il vantaggio, o forse proprio per quello, Fognini appare nervoso lamentandosi spesso con se stesso ad alta voce. Sul 4-3 30-30, Fabio sbaglia incredibilmente uno smash regalando una palla break allo spagnolo, completa l’opera buttando un dritto a rete. 4-4 e tutto da rifare per l’italiano. Lo spagnolo compie il sorpasso tenendo il servizio. Successivamente Fognini è costretto a salvare tre setpoint sul proprio servizio prima di aggiudicarsi il decimo game. “Facile Fogna, mettila di là!” questo il leitmotiv del game per l’italiano che continua il monologo in campo. Fra i “Forza Fabio” che si sentono dalla tribuna, Fognini ottiene due palle break sul 40-15, sulla seconda Nadal butta un dritto oltre la linea di fondocampo e permette all’italiano di servire per il set. Ma tocca a Fabio commettere due errori ed a sua volta si ritrova sotto 40-15. Si arriva al jeu décisif. Fognini manda a lato un dritto ma poco dopo anche lo spagnolo commette un errore, 3-2 per lo spagnolo senza mini break. Fognini non spinge a rete e Nadal conquista un punto importantissimo sul 5-4, dopo un recupero difficile dell’italiano. Il maiorchino, alla quinta occasione, chiude il set con una smorzata in 69 minuti. Peccato che Fabio non abbia mai provato un dropshot nelle molte occasioni in cui Rafa era lontano dalla riga di fondocampo.

Il cielo si riempie sempre più di nuvole e Fabio prova, con successo, la prima smorzata dell’incontro. Vince così il primo game e sul servizio del maiorchino ottiene una palla break ai vantaggi ma non riesce a convertirla perché Nadal arriva a prendere una smorzata con le unghie, mentre la risposta del ligure viene fermata dalla rete. Lo spagnolo ottiene cosi il secondo game del set. Lo Chatrier scioglie ogni riserva, oggi è con l’italiano che sul primo punto del terzo gioco alza le braccia al cielo dopo che Nadal era riuscito a rinviare ogni palla tranne l’ultima. Standing ovation per lui. Fognini poi litiga un po’ con la linea di fondocampo e concede due palle break, la seconda su doppio fallo. Riesce a salvarsi giocando bene sulla larghezza del campo e sfruttando un ace sale 2-1. Sul 2-2 Fognini manda a lato un dritto con il campo aperto consentendo a Nadal di prendere il break. Con il vento a favore, lo spagnolo tiene per la prima volta il servizio a zero e sale 4-2. Ugualmente fa Fognini, si va alla pausa sul 4-3 in favore del numero 4 del mondo. Fabio ottiene un’altra palla break ma è bravo lo spagnolo ad infilare due ace e tenere la battuta. Ma Fabio con tre dritti inside out alla sinistra di Nadal ottiene due palle break. La prima la spreca con una bruttissima smorzata che si spegne a rete, come molte nel secondo set; mentre sulla seconda è bravo Nadal ad accelerare con il rovescio incrociato. Lo spagnolo gliene regala una terza mandando sul corridoio laterale il dritto, ma la cancella lui stesso con un ace. Il numero 4 ottiene così il primo setpoint e sul rovescio largo di Fognini esulta. E’ 6-4 in 54 minuti. Per l’italiano invece la speranza è di ripetere quella mitica rimonta proprio qui contro Monfils nel 2010 9-7 al quinto.

Nel terzo set Fognini è costretto a rincorrere dato che perde subito il servizio e si ritrova sotto 3-1. A questo punto l’italiano, nervoso, va sotto 0-40 sul proprio servizio, rimonta fino al deuce ma poi finisce per perdere il game. Solo sul 5-2, Fognini vince il primo duello a rete con il maiorchino, dopo una serie di batti e ribatti. Fra i “Fabiò, Fabiò!” strappa a zero il servizio dello spagnolo e prova a riaprire il set.  Ma solo qualche istante dopo prova il serve and volley e manda una specie di stop volley incredibilmente a lato. 5-4 per Nadal che avrà la seconda occasione di servire per il match. Al cambio campo, Fognini, sorridente, dice: "Se avessi fatto il calciatore, avrei guadagnato miliardi senza fare niente!". Su un rovescio lungo Nadal chiude al primo matchpoint 6-4 in 42 minuti. Accede agli ottavi dove affronterà Kei Nishikori, primo giapponese dopo Nakano Fumiteru nel 1938, a raggiungere gli ottavi del Roland Garros.

Fognini, in conferenza stampa appare soddisfatto ma anche deluso. "Non mi piace perdere, rosico." Così ha esordito Fabio per poi aggiugnere "Esco con sensazioni positive, sono consapevole di avere un buon ritmo e guardo avanti positivamente... Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, oggi ho retto fisicamente, mentalmente e tecnicamente." Quando gli si chiede delle occasioni che ha avuto lui mette le mani avanti "con i se e con i ma non si va da nessuna parte... Io so solo che sono entrato in campo tranquillo, volevo far la mia partita senza dover aspettare un set come a Roma." La delusione è ovvia quando aggiunge che "probabilmente meritavo di più, dovevo vincere il primo set e sarebbe cambiato tutto..." Infine sull'errore a rete del secondo set con il campo aperto Fabio ha speigato che si aspettava un recupero del maiorchino più lungo "ho dovuto cambiare direzione all'ultimo ed ho sbagliato una palla molto facile, peccato perché sarei andato sul 5 pari... Sono fiero però di aver messo in difficoltà il più forte su questa superficie!" Prima di Wimbledon, Fabio giocherà il torneo di Eastbourne e lavorerà soprattuto a livello fisico.

Davide Zirone

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