09/06/2013 21:26 CEST - ROLAND GARROS 2013

Rafa VIII il Re Sole riconquista Parigi

TENNIS - Come previsto, la finale non c'è: Ferrer ko 63 62 63. Nadal diventa il primo giocatore a vincere otto volte lo stesso Slam e a conquistare almeno un major per nove anni di fila. Da Parigi, Alberto Giorni

| | condividi
Rafael Nadal bacia il trofeo del suo ottavo Roland Garros
Rafael Nadal bacia il trofeo del suo ottavo Roland Garros
Contenuti correlati

L’ottava meraviglia del mondo di Rafael Nadal prende forma in un pomeriggio parigino grigio e freddo, lontano anni luce dal caldo sole della sua Maiorca. David Ferrer ha dato tutto ciò che aveva, forse qualcosa di più, ma non è riuscito a impedire che si scrivesse un’altra pagina di storia del tennis, arrendendosi 6-3, 6-2, 6-3 in due ore e 16 minuti.

Nadal ha conquistato l’ottavo Roland Garros e mai nessuno era riuscito a vincere per otto volte di fila lo stesso Slam, neanche un secolo fa, quando era obiettivamente più facile. L’uomo più veloce del mondo, Usain Bolt (anche se battuto al Golden Gala di Roma…), gli porge la Coppa dei Moschettieri e sul pennone più alto del Philippe Chatrier sale la bandiera spagnola. Forse il momento più duro del match di Rafa è coinciso con l’invasione di campo di uno sconsiderato che con un bengala in mano gli è arrivato pericolosamente vicino prima che fosse bloccato…

Torniamo alle 15.15, quando Nadal vince il sorteggio e sceglie di rispondere: Ferrer tiene il servizio a zero. Fin dai primi scambi domina un poderoso braccio di ferro da fondocampo; spicca la maglia verde fosforescente del valenciano che fa mulinare le sue gambe da una parte all’altra del campo, macinando i primi chilometri.

In tribuna stampa si sente quasi solo parlare spagnolo, mentre in tribuna, come l’anno scorso, c’è anche l’asso Nba Pau Gasol a spellarsi le mani per Nadal, che alza i giri del motore e al terzo game strappa per la prima volta il servizio al connazionale. Alla prima finale Slam, “Ferru” è più nervoso, commette qualche errore di troppo e il primo se pare già ipotecato.

Invece David, di fronte a Golia Nadal, reagisce con orgoglio e porta a casa il controbreak: 2-2. Comincia ad aprirsi qualche ombrello (“Paraguas!”, è la parola d’ordine dei giornalisti iberici) e tutte le telecamere vanno a cercare l’“uomo della pioggia”, il supervisor Stefan Fransson, che giustamente lascia continuare visto che sono poche gocce.

L’equilibrio è molto sottile e si spezza al fatidico settimo game. Rafa manca le prime due palle break con altrettanti dritti fuori misura, ma alla terza non perdona: il suo tracciante di dritto fa male e lo manda a servire sul 4-3. Il pubblico vorrebbe vedere un po’ di battaglia e sostiene maggiormente Ferrer, trasferendogli una grande carica. Il valenciano non si arrende e nel game successivo si conquista un’opportunità del 4-4, sulla quale Nadal ruggisce con un dritto vincente e poi con un ace respinge l’assalto. Dopo le energie spese, David accusa un calo, commette un doppio fallo e cede un’altra volta la battuta: 6-3 Nadal.

Quello che non ci si aspettava alla vigilia sono le numerose palle break a favore di Ferrer, che ci crede e obbliga Nadal a non abbassare la guardia. Cancellata un’altra occasione nel primo game del secondo set, Rafa torna a tratti ingiocabile e sgomma sul 3-0 (mancando due palle del 4-0). Ferrer profonde il massimo sforzo per rientrare nel match: sotto 3-1, si issa a tre palle break, ma il muro di gomma Nadal gli dice di no ancora una volta. In particolare sulla terza occasione, i due danno vita allo scambio più lungo della partita (29 colpi). Indovinate chi lo vince? Naturalmente Rafa, che scatena un boato dello Chatrier e chiude il game durato 9 minuti.

Il maiorchino vola 5-1 e… colpo di scena! Alle 16.40, mentre Nadal si appresta a servire, un uomo invade il campo con un fumogeno rosso avvicinandosi pericolosamente al maiorchino. La sicurezza interviene prontamente bloccandolo in tempo e spingendolo a forza verso l’uscita. Rafa stringe la mano alla tempestiva guardia del corpo e il gioco riprende. Ma lo spavento deve essere stato forte e Nadal, distratto, cede il servizio. Per riprenderselo però subito dopo: esce il dritto di Ferrer e Rafa sigilla il 6-2.

E’ un “one man show” e il maiorchino in un lampo scappa 2-0, mentre Ferrer accorcia le distanze strappandogli il servizio. Alle 17 inizia a piovere con insistenza, i due giocatori al cambio campo restano seduti qualche minuto, ma si riprende regolarmente, anche se David avrebbe preferito una pausa più lunga. “David, David!”, urla il pubblico sul 3-3. Avanti 4-3, Nadal conquista due palle break e la seconda è quella buona, complice uno sciagurato doppio fallo di Ferrer.

Sul 5-3, Nadal va a servire per l’ottavo titolo parigino e sul 40-15 chiude con l’ultimo dritto vincente: si sdraia sull’amata terra rossa, ma non eccede con l’esultanza, preferendo andare ad abbracciare a rete l’amico Ferrer. Come ha urlato un tifoso prima del matchpoint, “París es española!”.

-------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti