17/06/2013 15:00 CEST - ATP HALLE

Federer aggancia McEnroe. A Halle festeggia il 77o titolo

TENNIS - Ad Halle, dove gli hanno dedicato una strada, Federer rimonta Youzhny (67 63 64) e conquista il 77mo torneo in carriera, il primo da Cincinnati (agosto 2012). Luca De Gaspari

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Roger Federer con il trofeo 2013 di Halle
Roger Federer con il trofeo 2013 di Halle

Federer b. Youzhny 67(5) 63 64

Solitamente quando si è sotto 0-15 nel tennis non c’è da preoccuparsi, stavolta per Mikhail Youzhny non vale la stessa regola.

Roger Federer conquista il titolo N.77 della carriera, il sesto ad Halle, il primo del 2013 battendo in una bellissima finale sull’erba tedesca il russo per la quindicesima volta in altrettanti incontri. Lo svizzero vince in rimonta 6-7(5) 6-3 6-4 in poco più di 2 ore.

Il titolo N.77 gli permette di agganciare John McEnroe al terzo posto nella classifica dell’ Era Open, solo Connors (109) e Lendl (94) hanno vinto più titoli nel circuito maggiore dal 1968.

Non è stato facile per Federer raggiungere tale traguardo:  Youzhny è apparso in forma smagliante fin dall’inizio e la partita ha offerto da subito soluzioni tecniche e balistiche molto rare nel tennis attuale, il russo annulla tre palle break nel gioco d’apertura, ma poi rimane a ruota dello svizzero fino al 6-5 in suo favore quando si procura un set point ben annullato dal suo avversario.
Il tie-break è giocato in maniera perfetta dal russo che va avanti di un minibreak fino al 5-3 prima di essere agguantato sul 5-5 da una prodezza dello svizzero in recupero.  Youzhny non si scompone e in maniera molto aggressiva alla risposta trova un altro minibreak stavolta decisivo.

Federer, apparso già in condizioni migliori rispetto alla semifinale di ieri nella prima frazione perduta, alza il livello dal secondo set, concedendo le briciole al servizio per tutto il resto del match: gli è sufficiente dunque aspettare l’occasione giusta per trovare la zampata in risposta; sul 4-3 in suo favore strappa il servizio a zero al suo avversario e chiude la frazione 6-3.

Il terzo set si svolge nello stesso modo: i due giocatori tengono agevolmente i rispettivi servizi fino al 3 pari, quando due errori di dritto del russo e un fantastico passante di rovescio in lungolinea dello svizzero spezzano l’equilibrio. Federer difenderà il vantaggio fino alla fine quando potrà finalmente alzare le braccia al cielo dopo 43 settimane senza titoli. Decisamente troppe per lui.

Da sottolineare ancora una volta la qualità tecnica della partita, quasi d’altri tempi in alcuni momenti, con grandi soluzioni di tocco, un eccellente uso del rovescio tagliato e una notevole ricerca della rete e del punto in tempi rapidi da parte di entrambi i protagonisti. Una varietà di soluzioni che dimostra quanto i prati riescano ancora a premiare la manualità e il talento nonostante tutte le variazioni apportate negli anni.

Federer si rilancia dunque in vista di Wimbledon l’unico torneo che ha vinto più volte del torneo tedesco (dove la città gli ha dedicato una strada); sarà forse un caso?
 

 

Luca De Gaspari

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