18/06/2013 22:54 CEST - ATP

Malisse, sull'erba il passato fa meno male

TENNIS - A 's-Hertogenbosch Xavier Malisse batte David Ferrer 76 63. Il belga, talento dalla carriera complicatissima, è oggetto di rimpianti. Ma sull'erba riesce ancora a dare il meglio di sé. Riccardo Nuziale

| | condividi
Xavier Malisse
Xavier Malisse

Con gli occhi odierni un giorno crudele, quel 24 giugno 2002. Come l'anno prima, quando tutti erano consapevoli (i diretti interessati per primi) che la semifinale Henman-Ivanisevic era l'ultima spiaggia di ciuffi vegetali, ma forse peggio; perché il britannico e il croato erano a fine carriera, mentre David Nalbandian e Xavier Malisse, i due a contendersi la prima finale Slam in carriera, avevano all'epoca 20 e 22 anni. C'era tutta una carriera davanti, di tutto si poteva parlare fuorché di chance della vita. Entrambi arrivati in semi dopo una battaglia di cinque set, si ritrovarono a giocarsi l'accesso alla finale al quinto set.

E Malisse, al terzo five setter di fila (Rusedski e Krajicek i primi due, mentre al terzo turno piegò senza paturnie Kafelnikov), sedutosi al primo cambio campo del parziale decisivo, sembrava inarrestabile nella sua corsa verso Lleyton Hewitt, l'allora n.1 e uomo da battere: persi i primi due set, il belga aveva sbranato la partita con un parziale di 14-4, per il 67 46 61 62 21 e servizio. Sembrava finita e infatti così fu: non fece più un game e Nalbandian vinse 6-2, pronto per l'annichilimento in finale. Il belga si dovette arrendere, oltre che all'avversario, a una tachicardia improvvisa.

I due talenti più folli e instabili della generazione Federer? Probabile. Certo, Safin, ma il russo ha saputo trovare soddisfazioni degne del suo immenso braccio. Nalbandian in minima parte. Malisse no.

Quel ragazzino belga tutto matto, più forte di Agassi (Bollettieri dixit), non avrebbe mai più raggiunto quei livelli di eccellenza, schiacciato dai tanti infortuni (particolarmente grave l'infortunio al polso nel 2007, che lo costrinse a sei mesi di stop) e da una testa non devota al Verbo agonistico. Tre tornei vinti e qualche fiammata di classe (come quando a Chennai, nel 2007, sconfisse Nadal sia in singolare che in doppio, o come quando giocò con Federer, a Toronto nel 2006, una delle più incredibili partite della stagione, costringendo lo svizzero agli straordinari), ecco tutto. Una condizione atletica sempre più eloquentemente da giocatore della domenica, con la maglietta a mettere la virgola sulla pingue pancetta, ha detto il resto.

Ma sull'erba è tutt'altra questione. Lì si può vedere ancora il vero Malisse. D'altra parte il verde, per quanto scivolato nel terbivoro contemporaneo, sa ancora valorizzare il braccio. E il belga lo sa perfettamente: "Se mai raggiungerò un'altra semifinale in un Major, sarà a Wimbledon, sull’erba posso ancora far male a tutti".

Alquanto ottimistico rivederlo spingersi così tanto, ma effettivamente negli ultimi anni ai Championships e tornei limitrofi l'anziano (e saggio? No, questo mai) Malisse ritrova la brillantezza dei giorni quasi migliori: a 's-Hertogenbosch raggiunge le semifinali da tre anni, al Queen's ha battuto Djokovic nel 2010 e costretto al terzo set Murray, Nalbandian e Del Potro nelle tre edizioni successive, mentre a Wimbledon ha raggiunto gli ottavi sia nel 2011 che nel 2012, dove i più pignoli sostengono che contro un Federer indolenzito avrebbe potuto fare molto di più.

Ma la vittoria odierna contro Ferrer ricorda che giocatore sarebbe potuto essere Xavier Malisse. Non lo è diventato ed è stato ripetuto molte volte come nello sport la costanza e la dedizione assoluta siano condizioni non aggirabili.

Però il tennis percentuale e umile non può spiegare, né capire, tutto. Con buona pace dello stoicissimo e bravissimo Ferru.



S'-HERTOGENBOSCH
X Malisse d (1) D Ferrer 76(3) 63
M Llodra d (4) B Paire 30
Y Lu d E Roger-Vasselin 61 76(3)
M Copil d R Dutra Silva 67(4) 64 62
(5) J Chardy d L Pouille 75 64

(2) S Wawrinka d S Darcis 76(5) 64
J Hernych d D Goffin 63 36 76(4)
N Mahut d R Berankis 61 64

EASTBOURNE
R32  J Benneteau d (5) K Anderson 76(4) 62
B Tomic d J Ward 63 64
M Klizan d V Troicki 63 62
F Lopez d J Nieminen 76(3) 76(5)
R Stepanek d M Matosevic 63 62
I Dodig d D Istomin 63 64

Riccardo Nuziale

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti