Meriti di Darcis o demeriti di Nadal?

TENNIS - Difficile decifrare se il clamoroso ko di Rafael Nadal (prima sconfitta a un primo turno Slam in carriera) sia dovuto per mancanze dello spagnolo o per meriti dell'avversario, il belga Darcis. Rino Tommasi

Nelle ultime edizioni dei tornei del Grand Slam erano state poche le sorprese, al punto che i favoriti hanno quasi sempre rispettato i pronostici. Tuttavia proprio Rafael Nadal, sconfitto l'anno scorso dal modesto Rosol, costituiva il precedente più simile a quello provocato ieri da Steve Darcis, un belga numero 135 in classifica che non ha tremato quando ha capito che Nadal era, se non proprio disponibile alla sconfitta, meno ferocemente aggrappato alla partita come nelle tante occasioni in cui era resuscitato da situazioni disperate.

Questa volta però, difficile dire se per colpa di Nadal o per merito di Darcis, la sorpresa si è completata senza che Nadal riuscisse almeno a prolungare la partita o a cercare un disperato salvataggio nel tie-break. E' stata la prima volta nella sua carriera che Nadal veniva eliminato al primo turno in un torneo del grande slam.

Nel bilancio della prima giornata italiana di questo Wimbledon stonano due risultati che purtroppo rimandano subito a casa due italiani di buona classifica e di conseguenza, con le maggiori probabilità di raggiungere il traguardo minimo della seconda settimana, il massimo che ci possiamo concedere in questi tempi non troppo generosi.

In qualche modo hanno rimediato Pennetta, Knapp e Giorgi che hanno serenamente vinto, tutte in due set, i loro incontri. Non avevano di fronte grandi avversarie ma nessuno si attende da loro un piazzamento importante ma nel bilancio di squadra  tre vittorie su tre incontri fanno almeno morale.
In particolare preoccupava la Pennetta che da qualche tempo è in crisi di risultati al punto da essere precipitata al numero 166 in classifica.

La prestazione più deludente è stata quella di Fabio Fognini, che dopo aver vinto al tie break il primo set ha perso gli altri tre di fronte all’austriaco Jurgen Melzer un mancino ottimo agonista ma non proprio un giocatore da erba.

In termini di classifica e di  prospettiva la sconfitta più dolorosa e meno prevedibile è stata quella di Sara Errani che sull’erba paga un servizio troppo debole. Nessuno si aspettava grandi cose da Paolo Lorenzi già contento di essere entrato in tabellone ma il francese De Schepper si è dimostrato migliore della sua classifica di numero 80.

Rino Tommasi