25/06/2013 08:51 CEST - WIMBLEDON 2013

Darcis si scopre inatteso erbivoro dopo Berdych ha messo ko Nadal

TENNIS - WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS Steve Darcis “lo Squalo” aveva imprecato (“Merde!”) quando era stato sorteggiato contro Nadal. Ma qui aveva battuto nel match inaugurale del torneo olimpico il ceco. All'ultima domanda Nadal pronuncia la parola "Rodilla", il ginocchio Da Wimbledon, Ubaldo Scanagatta

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il tabellone del Centre Court indica il clamoroso ko di Nadal (foto di Fabrizio Maccani)
il tabellone del Centre Court indica il clamoroso ko di Nadal (foto di Fabrizio Maccani)
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Non aveva mai battuto un top 5,  ma l’unico top 10 della sua vita Steve Darcis, belga di Liegi come David Goffin (n.83) ma tifoso dell’Anderlecht come Justine Henin e francofona come loro, l’aveva battuto proprio qui a Wimbledon, nel match inaugurale delle Olimpiadi.

“Forse allora sono un erbivoro, se le mie due vittorie più importanti le avevo colte qui!” dice lui raggiante dopo aver confessato: “La mia prima reazione quando ho visto che ero stato sorteggiato contro Rafa Nadal è stata ‘Shit!’ (merde! Avrà detto in francese), sulle prime è normale pensare di avere avuto sfortuna, ma dopo un minuto però ho pensato invece che sarebbe stato un bel match da giocare, che avrei giocato su un campo importante, ed ero felice comunque”.

Oggi, lui, figlio di un maestro di tennis e soprannominato lo Squalo semplicemente per via di un tatuaggio che si è fatto fare su una spalla (“Sono della costellazione dei pesci, il mio nome comincia per S…e allora ho scelto lo squalo, mi piacciono, ma non li conosco da vicino, non ci ho mai nuotato accanto, nemmeno in gabbia”) è più felice ancora.

Ancora più di quando da n.297 del mondo e uscendo dalle qualificazione vinse il suo primo torneo, anno 2007, Amersfort. Fece un balzo in classifica incredibile: fino a n.146. Era un torneo sulla terra battuta.

La sua miglior classifica è stata n.44, nel 2008, quando vinse anche il torneo di Memphis, il secondo in carriera (e l’ultimo)  “ma da allora ho avuto un sacco di infortuni, soprattutto al ginocchio. Ogni volta dovevo ricominciare da capo, dai tornei futures…è stata dura”.

Infatti ha chiuso il 2009 a n.122, un bel balzo…ma all’indietro, nonostante un altro bel segnale…erbivoro: i quarti di finale al Queen’s.

Ora il suo match vittorioso su Nadal (“Lo considero uno dei primi tre giocatori del mondo, Federer primo e lui uno dei top-3”) lo rende ancora più orgoglioso: “Chiederò di avere il DVD di questo match…lo farò vedere ai miei nipoti, e un domani a mia figlia Camille nata il 28 maggio, oltre che alla mia compagna Laurenne”

E lo metterà in bacheca accanto al DVD della sua miglior vittoria fino a qui ottenuta: già, nella fretta, all’inizio del pezzo non ho scritto che il suo scalpo più prestigioso era stato Tomas Berdych, finalista qui nel 2010.

Beh, non sono mica tanti quelli che hanno battuto a Wimbledon un vincitore (Nadal ne ha vinti due ed è stato finalista in altre tre edizioni: chi non lo sopporta sarà magari contento della sua sconfitta, a me spiace non poter vedere un quarto di finale annunciato fra Federer e Nadal, sarebbe stato un motivo di straordinario interesse!) e anche un finalista. Questa soddisfazione a Darcis, giovanotto simpatico e non di primo pelo _ ha 29 anni compiuti a marzo _ non la toglierà nessuno. Nemmeno Nadal se fra qualche tempo verrà fuori ufficialmente che il ginocchio gli fa ancora male.

Oggi Nadal non ne ha voluto parlare. Soltanto quando gli ho chiesto in spagnolo, nell’ultima domanda riservata ai colleghi spagnoli, se sognasse di ritrovarsi la prossima settimana su un campo da tennis ad allenarsi oppure sulle amate coste di Majorca e su una barca a pescare ha risposto: “Non sogno nulla in questo momento…e non so che cosa potrò fare. Dovrò vedere tante cose, la mia condizione, valutare la rodilla (il ginocchio….) e quella è stata la sola volta in cui ha pronunciato la parola rodilla, dopo averlo evitato accuratamente per tutta l’intervista.

Che debba constatare le sue condizioni, al di là degli inevitabili gossip che affioreranno su questo sito, fra chi lo ama e chi lo odia, mi pare più che normale. Proprio il suo avversario Darcis ha descritto come il peggior momento della sua carriera, comunque costellata di infortuni _ come capita a quasi tutti i giocatori, Roger Federer è una delle poche felici eccezioni, qualche problemino alla schiena ma sui 30 anni, e per il resto il suo tennis fluido e senza sforzo lo ha certo aiutato _ quello in cui si è fatto male al ginocchio ed era stato costretto a fermarsi per sei mesi. Come Nadal. Con Rafa che sabato scorso aveva detto qui: “L’erba è una superficie che ti costringe a giocare sempre molto piegato, per reagire ai rimbalzi bassi…”. Non l’ideale insomma.   

Ubaldo Scanagatta

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