01/07/2013 22:46 CEST - Wimbledon

E' proprio Wimblegeddon Fuori anche Serena!

TENNIS - Wimbledon. Dopo Azarenka e Sharapova, Federer e Nadal, anche Serena Williams lascia i Championships. Grande prestazione di Sabine Lisicki che si impone 62 16 64. Si ferma a 34 la serie di vittorie consecutive di Serena. Danilo Princiotto

| | condividi
Wimbledon 2013 - Serena Williams
Wimbledon 2013 - Serena Williams

Una vera e propria “mission impossible” degna del miglior Tom Cruise, sembrava quella di Sabine  Lisicki, nel cercare di fermare l'incessante corsa della numero uno del mondo Serena Williams. La tedesca che, negli ultimi 4 anni a Church Road, è stata in grado di battere, per 3 volte, la campionessa uscente del Roland Garros, si è incredibilmente ripetuta, quest'oggi, spuntandola al terzo con il punteggio di 6-2 1-6 6-4. Non a caso, la numero 24 del mondo ha un bilancio più che positivo sui prati di Wimbledon (17 vittorie e 4 sconfitte, 17 a 15 negli altri Slam). Un match giocato ad altissimi livelli dalla Lisicki che non ha mai rinunciato a comandare lo scambio, consapevole che fosse l'unico modo per mettere in difficoltà l'americana che, dal canto suo ha messo in mostra troppi alti e bassi, specie nel primo parziale, e non è stata in grado di sfruttare le ripetute occasioni in cui è stata avanti nel set decisivo. Si ferma così a 34 la striscia di vittorie consecutive di Serena, una in meno del record della sorella, che rimane così intatto.

Parte bene la Lisicki che, dopo aver salvato una palla break, sfrutta la potenza della sua prima palla di servizio e, con un preciso rovescio lungolinea ottiene il primo gioco. Altre due palle break per l'americana arrivano sull'uno pari ma Sabine è brava ad annullarle prendendo in mano il pallino del gioco appena può , anche rischiando qualcosa in più. Il quarto game è lungo ed entusiasmante. Serena è costretta per sei volte alla parità e deve anche fronteggiare una pericolosa palla break, ma si salva col servizio, chiudendo il gioco con un ace. C'è però partita e, per il pubblico del Centre Court, quando gioca la Williams, è già una notizia. L'equilibrio non si rompe neanche nel game successivo, altro gioco che va oltre i 7 minuti di durata, dove l'americana arriva ancora a palla break ma Sabine esprime un alto livello di gioco, specie con il dritto, e si porta sul 3-2. La strategia della Lisicki appare chiara già in questi primi game: cercare di essere aggressiva soprattutto sulla seconda di servizio dell'avversaria e far muovere molto, specie in orizzontale, la Williams. Il break a sorpresa arriva proprio a favore della tedesca che, sfruttando anche un paio di errori non forzati della numero uno, sale 4 a 2. Il rovescio dell'americana è oggi particolarmente ballerino e se ne accorge la numero 24 al mondo che, spesso e volentieri, serve una seconda molto carica in kick, proprio sul rovescio di Serena. L'emorragia non si ferma per l'americana, che commette un doppio fallo e 2 errori non forzati al servizio e cede, di schianto, 6-2 con 13 errori non forzati nel primo parziale. Era da molto tempo che non si vedeva la Williams così in difficoltà; il pubblico accoglie con un'ovazione l'esito del primo parziale e si va al secondo.

Parte in maniera eccellente la tedesca anche nel secondo set: vincenti di rovescio in corsa, smash a rete, ace di seconda, la Lisicki è, in questa fase, un climax di bravura e voglia di fare. Qualcosa però sembra incepparsi, l'incantesimo si rompe e la reazione della campionessa ,finalmente, arriva nel secondo set, quando infila una serie impressionante di 14 punti consecutivi e sale 4-1 con due break di vantaggio. Sabine sembra essere improvvisamente ritornata con i piedi per terra, ma comunque non rinuncia a fare il suo gioco e continua a spingere come se non ci fosse un domani: il Centre Court si diverte e dimostra di essere vicino alle sorti della tedesca. Ciononostante, Serena ritorna sui suoi standard, commettendo zero errori non forzati in tutto il set, e forzando molto la risposta (Lisicki chiuderà il set con il 35% di punti vinti sulla prima palla). Il secondo parziale si chiude 6-1 in favore dell'americana.

Nel secondo game del terzo set, anche la fortuna sembra essere dalla parte della Williams che rimonta uno svantaggio di 40-0 grazie a due nastri consecutivi (lei stessa sembrava incredula dopo il secondo net colpito). Sulla palla break, la Lisicki sparacchia un dritto in corridoio ed è, dunque, la numero uno del mondo a rompere per prima l'equilibrio, nel parziale decisivo: 2-0. Sul 3-0 il match sembra ormai deciso, ma la, mai doma, tedesca non è dello stesso parere e strappa, per la prima volta dal primo set, il servizio a Serena che è costretta a rifare tutto dall'inizio. Altra ovazione del Centre Court. La numero uno del mondo però non ci mette molto a calmare gli spiriti del pubblico e della sua avversaria perchè, grazie ad un dritto lungolinea vincente brekka ancora la tedesca e sale 4-2. Chi scommetterebbe adesso sulla bionda ventiquattrenne? Lei ci prova e ci riprova, attacca l'americana e la costringe all'errore, e quando Serena mette in campo la prima di servizio, si difende strenuamente: 15-40. La prima palla break è salvata dalla Williams con un ace, ma sulla seconda, il passante di dritto della Lisicki rimette tutto in discussione. Un terzo set, finora, davvero al cardiopalma. Alla battuta però, Sabine sembra aver perso in efficacia, rispetto al primo parziale, e l'americana, con due risposte fulminanti si porta 0-40; nel momento forse più delicato del match, però, ritorna la prima di servizio. Così, dopo aver annullato le tre palle break, la Lisicki riaggancia la Williams sul 4-4. Il match non ha un attimo di respiro, e sul 15-15 la tedesca ha un'occasione, ma spara, in malo modo, un dritto in corridoio; si rifà però subito dopo, 30 pari. Il punto successivo è l'emblema dell'intero match: Sabine attacca, Serena attende, ed è costretta, ancora una volta, all'errore: palla break pesantissima, che però viene annullata col servizio. Lisicki però non cede e capovolge una situazione difensiva in una offensiva grazie ad uno splendido rovescio lungolinea e ad una successiva palla corta, su cui l'americana arriva in precario equilibrio e si espone al facile passante della tedesca: altra palla break. Stavolta Sabine non se la lascia scappare, complice soprattutto un grave errore di Serena, che dopo essersi aperta il campo col rovescio, butta fuori un comodo smash. 5-4, Sabine è a 4 punti dalla più grossa sorpresa dei Championship al femminile, forse dalla più grossa in assoluto. Vola subito 30 a 0 la tedesca, ma la Williams, da grandissima giocatrice, ha un'ulteriore reazione d'orgoglio 30-30.  Il braccio però non trema, servizio vincente e primo match point, malamente sprecato con un dritto lungo. L'errore pesa su Sabine che commette un doppio fallo, ma, ricordando splendidamente un Goran Ivanisevic qualunque, annulla la palla break con un ace e ottiene il secondo match point: lo scambio è durissimo ma Serena lascia, ancora una volta, l'iniziativa alla sua avversaria, che chiude con un inside-out di dritto nei pressi della rete e si inginocchia sull'erba, incredula e forse ancora inconsapevole della grande impresa.

Ai quarti, la tedesca se la vedrà con Kaia Kanepi. Per una volta, è proprio il caso di citare una metafora di Scanziana memoria: il partigiano, straordinariamente, è riuscito ad interrompere la lunga dittatura e a provocare la caduta della dea.

Danilo Princiotto

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti