02/07/2013 19:45 CEST - Wimbledon

Lisicki, il day after è senza sorprese Epica Radwanska

TENNIS - WIMBLEDON. Il giorno dopo la grande vittoria contro Serena, Sabine Lisicki batte la Kanepi 63 63 e torna in semifinale dopo il 2011. Radwanska si fa più volte massaggiare alle gambe ma batte Na Li 76 46 62 all'ottavo match point.Da Wimbledon, Riccardo Nuziale e Alberto Giorni

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Wimbledon 2013 - Sabine Lisicki
Wimbledon 2013 - Sabine Lisicki

Radwanska b Li 76 46 62 (Giorni)

Sarà una semifinale tra bionde (una naturale e l’altra… artificiale) e quasi un derby polacco (viste le origini della Lisicki). Agnieszka Radwanska la spunta su una coriacea Na Li 7-6(5) 6-4 6-2 dopo 2h43’ di battaglia dove è successo di tutto: pause a causa della pioggia, timeout medico per Aga, matchpoint salvati a ripetizione… Alla fine la polacca pone una seria candidatura per il titolo: difende la finale dell’anno scorso ed è la più alta testa di serie (n°4) rimasta in corsa.

Ci si aspettava una battaglia e così è stato. I primi game sono trascorsi veloci seguendo l’alernarsi dei servizi, ma era solo un prologo alle emozioni arrivate. Il ritmo da fondocampo è serrato, la Li spinge di più, mentre la polacca varia maggiormente il gioco.

La prima svolta arriva sul 4-4: la cinese strappa il servizio all’avversaria e sul 5-4 serve per il primo set. Manca 4 setpoint (più per suo demerito) e si fa trascinare al tiebreak. Qui regna ancora l’equilibrio fino al 5-5, poi Na Li diventa protagonista in negativo: sbaglia due rovesci e consegna il set alla Radwanska.

Inizia a piovere e, dopo una ventina di minuti di sosta, la Radwanska ricomincia a macinare gioco: vola sul 3-1 e il match sembra vicino all’epilogo. Impressione errata, perché la cinese reagisce con orgoglio e agguanta il 4-4. Na Li sembra avere più benzina, ottiene il break e chiude 6-4.

Momento difficile per la polacca: chiede l’intervento del medico che le applica una fasciatura sulla coscia sinistra e viene incoraggiata da un lungo applauso del Centrale. Le sue chance sembrano in discesa, invece è lei a partire forte portandosi sul 2-0 nel set decisivo.

Dopo un'altra pausa per chiudere il tetto, la Radwanska prende il largo, ma deve ancora soffrire prima di chiudere. Sul 5-1 manca due matchpoint, poi sul 5-2 si assiste a un concentrato di emozioni. La polacca serve per il match e manca un matchpoint dopo l’altro. Prima serve un doppio fallo, poi la Li a campo aperto mette una volée sulla riga, poi la cinese mette a segno una risposta vincente… finché, all’ottavo matchpoint, il rovescio della Li finisce lungo e la Radwanska può finalmente liberare tutta la sua gioia.

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Lisicki b. Kanepi 63 63 (Nuziale)
È sempre una giornata molto particolare e delicata, l’indomani di una grande impresa, e probabilmente Sabine Lisicki temeva questo, nonostante una certa esperienza su questi campi e in fatto di sorprese positive l'avesse: tornare in campo dopo nemmeno 24 ore dall’impresa di aver eliminato Serena Williams poteva essere un’arma a doppio taglio, un entusiasmo che si poteva tramutare in blocco mentale.

Così non è stato: la tedesca ritorna dopo due anni in semifinale ai Championships e ne dev’essere incredibilmente orgogliosa, visto che vi è arrivata battendo tutte giocatrici top 50 (Schiavone 45, Vesnina 22, Stosur 14, Williams 1, Kanepi 46).

La partita odierna era insidiosa, addirittura viscida, perché contro Kaia Kanepi non vi erano precedenti e l’estone sui prati di Wimbledon ha dimostrato, nel corso degli anni e in quest’edizione, di saper giocare: chiedere ad Angelique Kerber e Laura Robson, le vittime illustri del suo percorso 2013.

Ma il gioco speculare ha inevitabilmente avvantaggiato la giocatrice più forte, che infatti, se si eccettua un piccolo riposino a inizio secondo set, non ha conosciuto problemi.

La tedesca è partita subito spingendo sull’acceleratore, annullando diverse palle game con colpi di grande profondità e precisione e trovando il break con un errore di dritto dell’avversaria.

Un circense passante monco in rete ha rimesso nei guai la Kanepi nel settimo gioco, costringendola ai vantaggi quando nel game precedente aveva fatto altrettanto in risposta senza però riuscire a incidere maggiormente, ma l’estone non ha tremato, rimanendo in scia.

Un paio di risposte incisive hanno costretto nuovamente la tedesca a difendere il servizio ai vantaggi, ma difesasi nuovamente senza grossi problemi, una graziosa smorzata le ha dato il doppio set point: un grossolano rovescio in corridoio ha sancito il doppio break e la fine del set.

Nel terzo gioco è arrivato il primo e unico rilassamento teutonico, con due doppi falli e un rovescio lungolinea troppo profondo, per lo 0-40: vistasi annullare la prima palla break, la Kanepi ha trovato il primo passo di ribellione.

Ma l’estone non ha saputo muovere grandi ribellioni, visto che ha riconsegnato immediatamente il vantaggio con un doppio fallo sul 30-40, dopo che la Lisicki aveva buttato il primo break point con una spenta risposta in rete.

Troppo fallosa la killer della Robson, che anche nel sesto gioco ha commesso un paio di sanguinosi errori che hanno consegnato il vantaggio all’avversaria, aiutata dal nastro in occasione del punto del 15-30.

Nonostante qualche difficoltà nel chiudere l'incontro con il servizio, la Lisicki è potuta esplodere in felicità: tutto è andato fin troppo secondo i suoi piani.

Da Wimbledon, Riccardo Nuziale e Alberto Giorni

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