07/07/2013 21:47 CEST - Wimbledon
TENNIS - Ventisette anni dopo Diego Nargiso, il marchigiano conquista il titolo Juniores di Wimbledon al termine di due set lottati. Nel primo era sotto 3-5, ma è stato più freddo nei momenti decisivi. Da Wimbledon, Alberto Giorni
L’ultimo errore di dritto del coreano Chung è quello decisivo. Quinzi si distende supino sull’erba, quasi incredulo: è lui il campione di Wimbledon Juniores, ventisei anni dopo Diego Nargiso! Un successo inseguito con le unghie con i denti, e pienamente meritato. In tribuna, incontenibile la gioia di coach Eduardo Medica; prodigo di applausi anche Veso Matijas (players manager Lotto).
Il titolo non portò fortuna al napoletano (“Sarebbe stato meglio se non l’avessi vinto!”, ha ammesso nei giorni scorsi), Ma Gianluigi è un ragazzo con i piedi per terra e siamo convinti che per lui rappresenterà il trampolino di lancio.
Vista l’importanza della posta in palio, la finale è stata molto tesa e Quinzi nella prima parte si è rivelato molto discontinuo al servizio (suo punto di forza nei precedenti turni) commettendo qualche doppio fallo di troppo. Ma, a poco a poco, è emersa la sua superiorità sul coreano Hyeon Chung, non compreso tra le teste di serie. Sul 3-5 nel primo set, Gianluigi ha cambiato marcia e, con una sicurezza da veterano, ha finito per trionfare.
Nel primo set, il servizio è tutt’altro che un fattore determinante. Da entrambe le parti fioccano i break. Quinzi è il primo a portarsi avanti, ma viene raggiunto sul 2-2 complice un doppio fallo.
Nella prestigiosa cornice del campo numero 1, l’azzurro prova ad accorciare gli scambi il più possibile e imposta un match aggressivo, aprendosi il campo con il dritto mancino. Ci avevano descritto Chung come un giocatore offensivo che spesso pratica il serve&volley, invece l’occhialuto coreano non si stacca dalla linea di fondo e si difende dagli attacchi del marchigiano con precisi passanti.
Quinzi va 3-2 e servizio grazie a uno schema collaudato (dritto e volée), ma subito dopo lo riperde: va sotto 0-40, annulla tre palle break, ma si deve arrendere ugualmente all’indomabile coreano.
Gianluigi è incostante al servizio, poco dopo commette due doppi falli in un game e permette al coreano di volare 5-3. Ma l’azzurro non molla mai e inizia la rimonta. Il coreano serve invano per il match, Quinzi sale di tono e diventa padrone del match.
Sul 5-5 il nostro giocatore ottiene il break decisivo grazie a un dritto inguardabile di Chung, poi non ha difficoltà a mettere il sigillo sul 7-5 in 49 minuti.
Il secondo parziale si apre nel segno dei servizi: avanti 2-1, l’asiatico chiede l’intervento del medico per farsi curare una vescica sotto il piede destro.
Il match torna equilibrato e il punteggio segue l’alternanza dei servizi. Quinzi continua a spingere con il dritto e dà l’impressione di essere in pieno controllo del match. Nessun break, si va al tiebreak e Quinzi dà il meglio di sé: realizza un vincente dopo l’altro e chiude 7-2 con l’errore già descritto di Chung. Il futuro è dalla sua parte.
Da Wimbledon, Alberto Giorni