29/07/2013 03:22 CEST - ATP ATLANTA

Unbreakable(s): Isner piega Anderson, vince ad Atlanta

TENNIS -Per la seconda volta in meno di un anno John Isner e Kevin Anderson non riescono a togliersi il servizio proprio come a Shanghai; ci vogliono tre tiebreak e due match-point salvati prima che l’americano festeggi il settimo titolo in carriera. Luca De Gaspari

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Isner against Djokovic in 2013 Davis Cup USA v Serbia
Isner against Djokovic in 2013 Davis Cup USA v Serbia

John Isner è da sempre l’uomo delle partite improbabili, dei record al limite dell’assurdo: ne ha aggiunto un altro questa sera ad Atlanta ma ciò che colpisce di più è il fatto che lo sfortunato Kevin Anderson sembra ormai coinvolto nella sua caccia ai record di resistenza.

L’americano compie un altro miracolo tennistico vincendo in rimonta 6-7(3) 7-6(2) 7-6 (2) senza break in tutto l’incontro in 2 ore e 55 minuti di gioco e dopo aver salvato due match point nel dodicesimo gioco del terzo set per conquistare il settimo titolo in carriera, il sesto negli Stati Uniti.

Fin qui tutto sembrerebbe quasi normale per gli standard di Isner ma non solo il tutto si è concluso senza uno straccio di break in tutto l’incontro, fatto già di per sé straordinario, un altro ricorso storico impressione: Nell‘Ottobre dello scorso anno gli stessi due protagonisti di questa finale si erano affrontati nel  Masters 1000 di Shanghai al 2° turno e la partita si concluse nello stesso identico modo: 3 tie-break con nessun break in tutto l’incontro e vittoria dell’americano dopo aver annulato, in quella circostanza 3 match-point.

Entrambi i finalisti sono stati strepitosi al servizio, ma è il sudafricano ad avere più da recriminare: se Isner ha avuto appena una palla break in tutto il match, Anderson non è riuscito a sfruttare nessuna delle 11 palle break a sua disposizione anche se praticamente sempre il poderoso servizio di Big John ha reso l’impresa proibitiva. Undici sono anche i punti conquistati in più alla risposta dal biondo di Johannesburg, tutti ininfluenti ai fini del risultato finale.

Isner è apparso molto falloso con il diritto motivo per cui come detto è stato Anderson ad avere più occasioni nei set regolari: se nel primo tie-break un solo mini-break aveva fatto la differenza a favore del sudafricano, i due successivi sono stati dominati dal padrone di casa che è volato via 4-0 in entrambi prima di chiuderli 7-2.

La durata media degli scambi è stata di poco superiore ai tre colpi e solo un game ha assunto un significato diverso dagli altri, l’ultimo: Isner sente la tensione del momento e sotto 5-6 commette un paio di errori gravi che sembrano spalancare le porte del successo al suo avversario: sul 30-40 trova la provvidenziale prima di servizio e sul match point seguente tira a tutta la seconda e un dritto altrettanto coraggioso per evitare la sconfitta. Sono ben sette le palle break mancate da Anderson nel terzo e decisivo set.

Per la quinta volta quest’anno il vincitore del torneo annulla match-point nell’atto conclusivo. Isner aveva già vinto una finale annullando match point lo scorso anno a Winston-Salem sempre negli Stati Uniti, dove ha vinto 6 dei suoi 7 titoli in carriera, l’ultimo dei quali a Houston ad Aprile.
Quella di Atlanta è stata inoltre la finale più lunga del 2013 sulla corta distanza: pensavate davvero che Big John si lasciasse sfuggire quest’altro primato di durata?
 

Luca De Gaspari

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