07/08/2013 10:06 CEST - WTA TORONTO

Bouchard, le strade verso le stelle

Gli inizi, Wimbledon junior, l'incontro con l'idolo Federer, il primo anno pro... la storia della canadese Eugenie Bouchard, per la Navratilova futura campionessa Slam.

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Eugenie Bouchard
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I canadesi sono stati attratti rapidamente dall'ascesa del giovane Milos Raonic, quando questi è esploso nel circuito ATP con eccitanti risultati e una veloce scalata nel ranking mondiale. Ora il Canada ha una ragazza di 19 anni che potrebbe diventare una stella.

Vediamo di conoscere Eugenie Bouchard. Ha vinto Wimbledon junior lo scorso anno a 18 anni ed ha già raggiunto la 58a posizione mondiale nel 2013 con alcuni entusiasmanti risultati durante questa sua prima stagione piena nel circuito WTA. Il suo è un gioco aggressivo, pienamente in linea con il panorama WTA odierno, e ha mostrato notevole abilità. La leggenda del tennis Martina Navratilova l'ha definita una "potenziale campionessa Slam".

La n.1 canadese non è testa di serie questa settimana a Toronto e la sua giovane faccia potrebbe ancora non essere riconosciuta negli slogan pubblicitari del torneo, accanto alle superstar Serena Williams e Victoria Azarenka. La Bouchard affronterà Alisa Kleybanova al primo turno.

Il suo amore per il tennis è iniziato all'età di 5 anni, in un club a Nun's Island, vicino a Montreal. Giocando in un gruppo di bambini con la sorella gemella Beatrice, dove ogni lezione iniziava con giochi per tenere in movimento i bimbi, usando tra le varie cose palloni e hoola hoop. Mentre gli altri ragazzini amavano questo, alla piccola Genie tali giochi sembravano un interminabile preliminare che tardava la fase in cui si potevano prendere racchetta e palline.

"Tutti gli altri bambini, inclusi mia sorella, amavano quei giochi. Tutti tranne me. Li odiavo, perché volevo colpire le palline e giocare a tennis" ricorda la Bouchard. "I miei genitori capirono che volevo davvero giocare a tennis, così cominciai a giocare tre volte a settimana, quindi a prendere lezioni private e giocare il mio primo torneo, a 8 anni. Fu amore a prima vista”.

La Bouchard è cresciuta in una famiglia anglofona a Westmount, nella stessa strada dell'ex Primo Ministro Brian Mulroney. Lei e la sua dizigotica sorella hanno altri due fratelli, Charlotte e William. Tutti sono stati iniziati al tennis da ragazzini, ma Eugenie fu l'unica a nutrire vera passione. Sebbene le piacesse giocare anche a calcio e basket in estate, il tennis cominciò ben presto ad assorbire completamente il suo tempo.

"Genie era molto competitiva e non era mai soddisfatta, voleva colpire sempre più palline" afferma mamma Julie. "E' sempre stata estremamente disciplinata in tutto ciò che fa, sin da piccola. Quando tornava a casa da scuola, non facevo in tempo a chiudere la porta che lei era già in camera a fare i compiti".

Il primo segnale del suo talento arrivò all'età di 9 anni, quando vinse a Montreal un torneo di qualificazione per partecipare a un evento under 12 in Francia.

"Sconfissi giocatrici di 12 anni per vincere quel torneo e quello mi aprì davvero gli occhi circa le mie possibilità" afferma la Bouchard. "Era la prima volta che lasciavo il Nord America e lo feci per giocare a tennis e perché me l'ero guadagnato. In Francia capii di volere una carriera dove poter viaggiare per il mondo e giocare a tennis".

In questi viaggi internazionali conobbe una giocatrice che sarebbe poi diventata una delle sue migliori amiche, la britannica Laura Robson, che ora a 19 anni è n.32 del mondo. La madre della Robson le consigliò una nota accademia di tennis a Ft. Lauderdale, tenuta dall'ex giocatore ATP Nick Saviano e dove la figlia si stava allenando. Così, all'età di 12 anni, la Bouchard si trasferì in Florida per allenarsi a tempo pieno.

Saviano ricorda che la canadese migliorava rapidamente, e chiedeva costantemente agli allenatori di farla salire di livello e trovare giocatrici migliori con le quali confrontarsi. Lì si allenò con giocatrici come Mallory Burdette (ora n.80 del mondo) e Sloane Stephens (n.15).

"Si spingevano l'un l'altra per migliorare, non capita spesso di avere così tante giocatrici talentuose contemporaneamente" afferma Saviano. "Genie ha sempre lavorato molto duramente e il mio parere è che abbia l'atletismo e l'abilità per diventare una top 10.”

A 15 anni tornò a Montreal, al National Training Centre, aperto l'anno prima. Oggi si allena sia a Montreal che in Florida ed è assistita da Saviano, i coach del team canadese e dall'ex n.3 mondiale e finalista di Wimbledon Nathalie Tauziat. La madre la segue nel tour per buona parte dell'anno.

"Capii presto che Genie era un'atleta dotata, con una grande coordinazione oculo manuale, ma si vedono un sacco di ragazzini andare e venire dalle accademie in Florida, quindi non si può mai davvero sapere, abbiamo cercato di aiutarla a prendere le decisioni giuste" dice la madre. "Quando Genie aveva circa 10 anni, Maria Sharapova vinse Wimbledon a 17, così un sacco di genitori pensarono che loro figlia avrebbe vinto Wimbledon a 17 anni. Ma il gioco è cambiato negli ultimi 5-10 anni, è molto fisico e le giocatrici raggiungono il proprio apice più tardi, tra i 20 e i 30 anni. Quindi potrebbe volerci ancora un paio d'anni prima che Genie e le sue coetanee esplodano definitivamente".

La Bouchard ha conquistato sei titoli ITF in singolare. Quando è diventata la prima canadese - junior o pro - a vincere uno Slam, ha partecipato al ballo di Wimbledon, dove ha potuto incontrare il campione del torneo maschile Roger Federer.

"E' il mio giocatore preferito, quindi parlargli è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita" afferma la giocatrice. "Ha chiacchierato con me e Filip Peliwo (campione del titolo junior maschile, anch'egli canadese). Mi ha chiesto quale fosse il mio ranking pro, che al tempo s'aggirava attorno alla 300a posizione, e lui mi disse che era il suo stesso ranking quando vinse Wimbledon junior".

Le vittorie sono molto più difficili da ottenere nel circuito WTA, ma la Bouchard sta trovando la sua strada. I picchi di questo suo primo anno nel tour sono i quarti di Charleston, la semifinale di Strasburgo e ovviamente la vittoria sulla n.12 del mondo Ana Ivanovic sul Centrale di Wimbledon.

"Ha un gioco solido e costruisce bene i punti" disse la Navratilova a Wimbledon.com dopo quel match. "Se continua così, sarà almeno top 20 per fine anno. Non voglio dire che è nata una stella, ma qui abbiamo visto una potenziale campionessa Slam".

Ha iniziato il 2013 al n.144 e ha scalato 86 posizioni. Quest'anno la Nike l'ha affiancata in alcune pubblicità a Maria Sharapova.

"Il suo gioco è destinato ad avere successo a livello professionistico" ha affermato il coach del team canadese femminile Sylvain Bruneau. "Colpisce la palla con grande anticipo e pesantezza, si è costruita un servizio molto potente e i suoi colpi sono molto profondi e penetranti. Che è quello che fanno giocatrici come Sharapova, Azarenka e Williams. Non lo fa ancora bene come loro, ma fa le stesse cose che fanno le top player."

"Quand'ero piccola, andavo a vedere le professioniste giocare quando venivano a Montreal, e vederle così da vicino mi lasciava sempre una grande impressione" afferma oggi la Bouchard. "Sarebbe grandioso essere l'idolo dei bambini. Non beneficio di un pubblico casalingo molto spesso, quindi sono eccitata di vedere quanto sarà divertente. Voglio mostrare ai fan canadese come posso giocare."

Rachel Brady (traduzione di Riccardo Nuziale)

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