26/08/2013 20:33 CEST - Us Open

Us Open: un nuovo inizio per Dan Evans?

Con Nishikori la prima vittoria in uno slam: gli frutterà 53 mila dollari

TENNIS - Anni fa, Dan Evans, 23 anni, era considerato il miglior prospetto britannico della sua generazione. Ma nel 2008 è stato sospeso 4 mesi, e l'anno scorso ha perso i fondi LTA, per comportamenti poco professionali. "Mio padre non voleva più sostenermi", La vittoria sulla Russia in Davis ha cambiato tutto. Alessandro Mastroluca

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Dan Evans
Dan Evans

“E' un buon atleta, ma tende ad abbattersi facilmente. Con questa attitudine non va da nessuna parte. Ci sono giocatori molto migliori di lui, ma deve massimizzare il suo potenziale. Qual è il suo potenziale? Non lo so, non lo sa nemmeno lui. Deve scoprirlo e ha un solo modo per riuscirci: lavorare duro e dedicarsi al 100% al tennis”. Così parlò Tim Henman di Dan Evans, 23enne di Birmingham, con un grande talento e quello che sembrava un grande futuro dietro le spalle. E' un giocatore agile, con un'ottima capacità di coprire il campo e un ottimo dritto, ma di anni ne ha sprecati già abbastanza. “Non riesco ad allenarmi con costanza un giorno dopo l'altro” spiegava. “Nella vita c'è anche altro e se i miei amici mi chiamano per uscire la sera difficilmente gli dico di no". Un'attitudine che gli era già costata una sospensione di 4 mesi dalla LTA nel 2008. Evans era stato fotografato a notte inoltrata, a una festa a Wimbledon insieme al compagno di doppio Daniel Smethurst, a poche ore da un match di doppio junior. In quel periodo, la federazione gli ha negato wild card, fondi, accesso ai campi di allenamento e ai coach federali.

Nel 2009 dà i primi segni di qualità e precocità, vincendo a 18 anni il challenger di Jersey in finale su Jan Minar, scatenando qualche paragone con Tim Henman che aveva vinto il suo primo challenger a 21 anni.
Ma Dan è rimasto da allora, e fino al 2012, a galleggiare intorno alla 300ma posizione con qualche sporadico acuto nel circuito maggiore, vincendo quattro Future e perdendo altre cinque finali.

Il match con la Russia dello scorso febbraio, che ha consentito alla Gran Bretagna di qualificarsi per il playoff che mette in palio un posto nel World Group di Coppa Davis 2014, ha cambiato tutto. Nel primo singolare, Evans, scelto all'ultimo al posto di Jamie Baker, ha portato al quinto Tursunov. Nel primo set il russo breaka per primo, a zero, allungando 4-2. Evans aggancia sul 4-4 ma non evita il 6-4. Il britannico, che cerca spesso il vincente di dritto ma sbatte contro la buona copertura della rete dell'avversario, firma il primo break nel settimo game (4-3) e va a servire per il set, ma si fa breakare anche per colpa di un doppio fallo. Riesce comunque a chiudere 7-5 al tiebreak.

Un calo di concentrazione costa a Evans il break in apertura di terzo set e Tursunov non gli dà modo di rientrare: 75. Evans vince il quarto ma perde il primo game del quinto e non ce la fa a completare la rimonta. Il russo chiude 6-4 6-7 (5/7) 6-4 5-7 6-4. Poi nell'ultima giornata ha regalato il punto decisivo con il 64 64 61 a Donskoy.

Quel successo, e le parole di suo padre, lo riportano sulla retta via. “Abbiamo avuto discussioni molto accese” ha raccontato. “Non era felice di quello che stavo facendo. I genitori ti aiutano fin da quando sei piccolo. Ma ci sono periodi in cui non vinci partite e tutto quello che fai è sprecare i loro soldi” ha spiegato Dan che l'anno scorso, proprio per via dei suoi atteggiamenti lontani dal paradigma del tennista professionista ideale, ha perso il diritto di accedere ai fondi della LTA. “Mio padre mi ha detto che non mi avrebbe più aiutato se non mi fossi concentrato. E gli sono grato per questo”.

Ad agosto ha giocato due finali challenger, a Vancouver e Aptos, perdendo da Pospisil e Bradley Klahn. Ma con questi risultati è riuscito a entrare per la prima volta tra i primi 200 giocatori del mondo. Adesso è numero 179 del mondo ma con questa vittoria supererà James Ward diventando il secondo miglior giocatore di Gran Bretagna dopo Andy Murray.

Lo scozzese, che ha promesso di esserci nel playoff di Davis contro la Croazia, è stato un fattore nel successo di Evans, che ha sorpreso Nishikori, n.11 del mondo, ottenendo la sua prima vittoria in uno slam. "Ho avuto tanti consigli da Andy su Nishikori" ha aggiunto, "ieri abbiamo scambiato per due ore". 
Con questa vittoria Dan porterà a casa 53 mila dollari, che gli daranno più libertà nella scelta dei tornei da giocare e delle trasferte da programmare. Ma il denaro non può comprare il tempo perso. E le seconde occasioni, per lui, sono finite. Evans deve dimenticare il “vecchio Dan”. Altrimenti questa resterà solo una luce isolata in una carriera di ombre e di rimpianti.

Alessandro Mastroluca

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