31/08/2013 09:39 CEST - us open 2013

Hewitt che cuore a 32 anni! Da n.66 batte il n.6 Del Potro

TENNIS - In una maratona di cinque set Hewitt supera Juan Martin Del Potro 64 57 36 76 61. L'australiano dopo aver sciupato la possibilità di chiudere il secondo set con un doppio fallo si ritrova sotto 2 set a 1. Il coraggio e lo spirito combattivo gli consentono di battere per la terza volta in carriera l'argentino dopo 4h e 3m. Ora Donskoy. Da NY Vanni Gibertini

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Lleyton Hewitt
Lleyton Hewitt

Due ex campioni, per i quali la parola “ex” è sembrata in molto frangenti del match, irrispettosa, hanno acceso la sessione serale del venerdì precedente il “LaborDay weekend”, il fine settimana lungo che sancisce la fine ufficiosa della stagione estiva negli USA e che tradizionalmente fa da contorno al giro di boa dell’US Open. Juan Martin Del Potro e Lleyton Hewitt si sono dati battaglia sull’Arthur AsheStadium in un match pieno di capovolgimenti di fronte, costellato di colpi magnifici, ma anche di tante occasioni mancate.

L’ha spuntata il 32enne australiano di Adelaide, padre di famiglia con innumerevoli operazioni alle spalle e pezzi di metallo in corpo, che pure alla fine delle 4 ore e 3 minuti di partita era certamente il più fresco dei due in campo. Del Potro ha visto il suo rovescio bimane progressivamente disintegrarsi man mano che il match si allungava nella notte.

"Non so per quanti anni giocherò ancora, anche se continuate a chiedermelo" ha detto Hewitt a caldo dopo il match. "E' sempre un grande stimolo giocare su questo campo e provare a metter su un grande spettacolo. Due anni fa, quando ho avuto un paio di operazioni al piede, non sapevo se avrei giocato ancora a tennis. Per me essere qui è... un enorme divertimento. Amo ogni partita che gioco. E' per vivere momenti come questo che non smetto"

"E' un grande campione, un lottatore, un avversario molto difficile per un secondo turno" ha detto Del Potro, che ha chiuso con un vincente in meno, 42 a 41, ma un pesante fardello di 70 gratuiti, 27 in più dell'australiano, che ha vinto la 32ma partita sulle 51 giocate al quinto set. "Il polso non va come vorrei, ma non cerco scuse per la sconfitta. Questo è il mio torneo preferito e domani vado a casa. E' questa la parte peggiore di questo sport".

La prima “virata” il match l’aveva vissuta sul 5-4 del secondo set, quando Rustyaveva servito inutilmente per il set, commettendo due doppi falli gravissimi, uno sul set point in proprio favore, ed uno sulla palla del 5-5 in favore di Del Potro, dopo che l’argentino era riuscito a procurarsi la chance di rientrare in partita con un passante di diritto in corsa prima chiamato fuori, ma poi corretto da “HawkEye” che tanto ha ricordato quello che impedì a Federer di andare in vantaggio per 2 set a zero nella finale di questo torneo nel 2009.
Fino a quel momento Hewitt era sembrato quasi granitico, dopo che si era scrollato di dosso la tensione iniziale rimontando dallo 0-2 al 4-2, difendendo il suo servizio in maniera esemplare, fino al tentennamento qui sopra descritto al momento di portarsi avanti per due set a zero.

Perso il secondo parziale Hewitt accusava il colpo e consentiva a Del Potro di involarsi immediatamente sul 3-0, senza però in ogni modo permettere al gigante di Tandil di uccidere il match e di involarsi verso una facile affermazione in quattro set. Anche perché, come già accennato, il suo rovescio a due mani iniziava ad essere sempre meno sicuro, costringendolo sempre più spesso a rifugiarsi nel colpo slice ad una mano ed a scendere a rete più spesso di quanto non sia sua abitudine. Un paio di break da una parte e dall’altra non cambiavano la sorte del terzo set, che finiva nelle mani dell’argentino con il punteggio di 6-3, lasciando supporre ad una conclusione del match in linea con i pronostici della vigilia.

A metà del quarto parziale però una nuova inversione di tendenza del match vedeva Hewitt improvvisamente risorgere, conquistandosi una palla break con un grande passante di diritto, seguito da una discesa a rete che gli regalava il 5-3 e la possibilità di servire per il quinto set. Ancora una volta, però, al momento della verità si imballava in qualche errore di troppo facendosi breakkare di nuovo rimettendo in corsa Del Potro. Il set si concludeva al tie break, conquistato in maniera trionfale dall’australiano per 7 punti a 2.

Al quinto set l’argentino non ne aveva più da spendere, il suo rovescio continuava ad evaporare sotto i suoi occhi e, per cercare di bilanciare l’inesistenza dei suoi colpi dalla parte sinistra, forzava al massimo i suoi diritti, producendo qualche stupenda cannonata “d.o.c.”, ma anche tanti errori. Il 6-1 finale non era altro che una mera conseguenza.

Al prossimo turno Hewitt affronterà il russo Evgeny Donskoy, numero 102 del mondo. "Ho scambiato con lui un paio di giorni fa" ha detto l'australiano. "Era la prima volta che lo vedevo".

Da NY Vanni Gibertini

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