03/09/2013 02:15 CEST - US OPEN 2013

A New York è Big Italy! Pennetta o Vinci in semifinale

TENNIS - Per la quarta volta la Pennetta è nei quarti agli Us Open. Battuta Halep 62 76. La pioggia ha interrotto il match sul set point Halep nel secondo (62 45). Ora sarà derby con Vinci (4-4 i precedenti). Per il secondo anno di fila un'azzurra in semifinale. Da NY Vanni Gibertini

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Flavia Pennetta
Flavia Pennetta
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La storia d’amore tra Flavia Pennetta e New York (“Perché New York è New York!” ha detto al microfono di Tennis Channel nell’intervista in campo, meritando l’ovazione del pubblico di casa sugli spalti) prosegue anche in questo 2013 che era stato finora molto avaro di risultati per lei. Tante sconfitte anonime, un gioco che fatica a tornare, ventilati propositi di ritiro: tutto dimenticato quando Flavia ritrova la Grande Mela e le sensazioni del Corona Park. Il grande caldo e la pioggia hanno aggiunto ad match già tecnicamente complicato contro una giocatrice in grande spolvero come la n.19 del mondo Simona Halep un livello di complessità che ha messo in risalto la grande maturità di un’atleta a tutto tondo come la brindisina, certamente fortunata a ricevere un time-out meteorologico nel momento migliore della sua avversaria, ma innegabilmente brava a gestire meglio le situazioni topiche del match.

Il primo set è un monologo dell’azzurra, sicura e concentrata, contro una Halep che mal sopporta le palle alte ed arrotate di Flavia e che finisce spesso e volentieri per sbagliare, soprattutto con un diritto sovente giocato troppo a fil di rete. La Pennetta non concede più di un punto per ogni turno di battuta, e gestisce magistralmente la palla corta di rovescio, arma letale ogni volta che viene utilizzata. Bastano 28 minuti per confezionare il 6-2 che porta la pugliese ad un set dalla finale, per la disperazione dei tifosi rumeni seduti a pochi passi da noi.

La giornata grigia e molto umida non invoglia gli spettatori a rimanere troppo a lungo sulle tribune del Louis Armstrong, l’atmosfera è decisamente più asettica rispetto al Grandstand cui gli spettatori delle file più alte gettano un’occhiata, forse attirati dai cori in favore di Camile Giorgi. La consistenza della Pennetta al servizio comincia ad affievolirsi, così come la regolarità da fondo campo. La Halep infatti sbaglia molto meno, ed anche sulle palle corte riesce a trovare soluzioni vincenti pur rifiutandosi di staccare una mano sul rovescio. Sull’1-1 la brindisina si salva da 15-40 chiudendo a rete una bella volée e costringendo la rumena ad un errore gratuito, ma è abbastanza evidente che il vento è cambiato: il vestitino rosso di Flavia è ormai madido di sudore ed il suo volto appare sempre più provato dalle continue rincorse cui la costringe l’avversaria. Annullata un’altra palla break due game più tardi, trova poi uno slancio che potrebbe essere quello vincente, inventandosi un altro drop shot vincente ed una deliziosa controsmorzata incrociata di rovescio per poi concretizzare la terza palla break su tre avute a disposizione e portarsi sul 4-2. Nel game successivo, tuttavia, è ancora la Halep a prendere le redini degli scambi, a trovare le soluzioni vincenti da fondo ed a risolvere il problema delle palle corte che l’aveva assillata per tutto il primo set. La Pennetta combatte, salva quattro palle break, ma sulla quinta una risposta di diritto della Halep su una seconda morbidissima a 69 miglia orarie consegna alla rumena il controbreak che riapre la partita. Flavia accusa il colpo, perde 10 dei successivi 11 punti, cedendo a zero la battuta mentre iniziano a cadere diverse gocce sull’Armstrong. Durante il cambio di campo, prima che la Halep vada a servire per il secondo set sul 5-4, gli inservienti si preoccupano di asciugare le righe del campo con gli asciugamani (come sia possibile che nel 2013 non si sia ancora trovata una maniera meno artigianale per assicurare l’aderenza del campo è una cosa che faccio davvero fatica a comprendere). Flavia rimane con calma seduta fino al “time” del giudice di sedia, mentre la sua avversaria va comprensibilmente molto più di fretta, ma purtroppo per lei lo sprint viene vinto da Giove Pluvio, che sul 40-30 apre i rubinetti fermando il set a un passo dalla possibile conclusione.
Nel correre al riparo nei corridoi dell’Armstrong, tra i membri dello sparuto gruppo di italiani che stava assistendo alla partita ci si scambia eloquenti sguardi d’intesa: la pioggia è stata sicuramente amica di Flavia, che era in grande difficoltà tecnica e forse anche in debito d’ossigeno, ed ora ha l’occasione di tirare fiato e riordinare le idee.

Si sperava che gli scrosci intermittenti che hanno interrotto la partita per 4 ore e 38 minuti avrebbero diminuito la fastidiosissima umidità con cui New York aveva accolto questo Labor Day, ma al rientro in campo delle protagoniste l’aria è ancora più irrespirabile. Gli spalti del Louis Armstrong però sono quasi colmi all’inverosimile, non certo per un improvviso interesse a questo match da parte del pubblico, ma unicamente perché l’organizzazione ha spostato il match di Roger Federer dall’Ashe al “vecchio centrale”. In un clima da sauna è Flavia Pennetta ad uscire meglio dai blocchi in questa ripartenza, conquistando tre punti consecutivi per ottenere il controbreak e riagganciare il 5-5. La Halep è incerta nei colpi da fondo, molto più titubante di quella del primo “segmento” di match, mentre Flavia, forse in virtù della sua maggiore esperienza, sembra perfettamente in controllo. Ma non sarebbe poi un match femminile, però, se la nostra portacolori, in un momento di rara follia autolesionista, non si inventasse una assurda palla corta di diritto (che si adagia mestamente in mezzo alla rete) sul 5-5, 30-30, per poi chiudere ingloriosamente il game con il suo unico doppio fallo del set. Nonostante questo regalo però la Halep non riesce a chiudere il parziale nemmeno al suo secondo tentativo di servire per il set: Flavia la pungola con colpi profondi e angolati soprattutto dalla sua parte sinistra, e quando la rumena prova ad uscire dallo scambio di cross tentando il lungolinea sbaglia spesso e volentieri. Chi non sbaglia invece è la Pennetta, che sigla il 6-6 con un magnifico diritto lungolinea che impatta la linea bianca.

Il tie-break vede otto minibreak su dieci punti: dopo aver ceduto il primo punto, Flavia ne conquista due sul servizio dell’avversaria l’ultimo dei quali dopo uno scambio di 18 colpi concluso da un rovescio incrociato lungo della Halep. I lungolinea della rumena trovano la rete, consentendo a Flavia di issarsi a 5 match point sul 6-1: il tempo di un’altra sciagurata palla corta di diritto in rete e di un bel diritto della Halep, giusto per aggiungere un po’ di pathos alla partita, e la Pennetta può finalmente liberare il rovescio lungolinea che dopo 1 ora e 28 minuti di gioco (ma molti, molti di più di attesa) riporta la brindisina nei quarti di finale agli US Open per la quarta volta nelle ultime cinque partecipazioni. L’ultimo ostacolo nel suo cammino verso quella semifinale di Slam mai raggiunta c’è la sua compagna di nazionale e rivale Roberta Vinci, anche lei trentenne, anche lei forse ad una delle ultime occasioni per raggiungere il prestigioso traguardo delle “last four” in un Major.

 

VINCI-PENNETTA: I PRECEDENTI (4-4, 1-0 sul duro)

2003 ORTISEI ORTISEI, ITALY R32 CARPET Roberta Vinci 2-6 7-6 (2) 6-3
2005 PALERMO PALERMO, ITALY Q CLAY Flavia Pennetta 6-1 4-6 7-6 (3)
2007 BOGOTA BOGOTA, COLOMBIA S CLAY Roberta Vinci 3-6 7-6 (2) 6-2
2007 ACAPULCO Acapulco, MEXICO R16 CLAY Flavia Pennetta 6-0 6-2
2009 BARCELONA BARCELONA, SPAIN R16 CLAY Roberta Vinci 6-1 6-2
2009 PALERMO PALERMO, ITALY R16 CLAY Flavia Pennetta 7-5 6-1
2009 TOKYO - PAN PACIFIC TOKYO, JAPAN R64 HARD Roberta Vinci 6-1 6-2
2010 FRENCH OPEN PARIS, FRANCE R64 CLAY Flavia Pennetta 6-1 6-1

 

I MIGLIORI RISULTATI DEGLI ITALIANI NEGLI SLAM

Uomini

VITTORIE:
1959: Pietrangeli, Roland Garros
1960: Pietrangeli, Roland Garros
1976: A. Panatta, Roland Garros

FINALI:
1932: De Stefani, Roland Garros
1961: Pietrangeli, Roland Garros
1964: Pietrangeli, Roland Garros

SEMIFINALI:
1930: De Morpurgo, Roland Garros
1934: De Stefani, Roland Garros
1955: Merlo, Roland Garros
1956: Merlo, Roland Garros
1960: Sirola, Roland Garros
1973: A. Panatta, Roland Garros
1975: A. Panatta, Roland Garros
1978: Barazzutti, Roland Garros
1960: Pietrangeli, Wimbledon
1977: Barazzutti, Us Open

QUARTI:
1928: De Morpurgo, Wimbledon
1929: De Morpurgo, Roland Garros
1931: De Stefani, Roland Garros
1935: De Stefani, Australian Championships
1947: Cucelli, Roland Garros
1948: Del Bello, Roland Garros
1948: Cucelli, Roland Garros
1949: Cucelli, Roland Garros
1953: Gardini, Roland Garros
1955: Pietrangeli, Wimbledon
1956: Pietrangeli, Roland Garros
1957: Pietrangeli, Australian Championships
1958: Merlo, Roland Garros
1962: Pietrangeli, Roland Garros
1963: Pietrangeli, Roland Garros
1970: Mulligan, Roland Garros
1972: A. Panatta, Roland Garros
1973: Bertolucci, Roland Garros
1977: A. Panatta, Roland Garros
1979: A.Panatta, Wimbledon
1980: Barazzutti, Roland Garros
1991: Caratti, Australian Open
1995: Furlan, Roland Garros
1998: Sanguinetti, Wimbledon
2011: Fognini, Roland Garros


Donne

VITTORIE
2010 Roland Garros: Francesca Schiavone

FINALI
2011 Roland Garros: Francesca Schiavone
2012 Roland Garros: Sara Errani

SEMIFINALI
1930 US National Championships: Maud Levi Rosenbaum Blumenthal
1949 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1954 Roland Garros: Silvana Lazzarino
2012 Us Open: Sara Errani
2013 Roland Garros: Sara Errani
2013 Us Open: Pennetta o Vinci

QUARTI DI FINALE
1931 Roland Garros: Lucia Valerio
1933 Wimbledon: Lucia Valerio
1934 Roland Garros: Lucia Valerio
1934 US National Championships: Maud Levi Rosenbaum Blumenthal
1947 Roland Garros: Lucia Manfredi
1948 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1950 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1985 Roland Garros: Sandra Cecchini
1987 Roland Garros: Raffaella Reggi
1989 Wimbledon: Laura Golarsa
2001 Roland Garros: Francesca Schiavone
2002 Australian Open: Adriana Serra Zanetti
2003 Wimbledon: Silvia Farina
2003 US Open: Francesca Schiavone
2008 US Open: Flavia Pennetta
2009 Wimbledon: Francesca Schiavone
2009 US Open: Flavia Pennetta
2010 Us Open: Francesca Schiavone
2011 Australian Open 2011: Francesca Schiavone
2011 US Open: Flavia Pennetta
2012 Australian Open: Sara Errani
2012 Us Open: Roberta Vinci
2013 Us Open: Roberta Vinci
2013 Us Open: Pennetta o Vinci

Da New York, Vanni Gibertini

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