03/09/2013 11:55 CEST - US OPEN 2013

Ma quale sfida con Nadal! E' la fine per Federer?

Dopo il 2011, questo è il secondo anno senza Slam per Federer

TENNIS - Lo svizzero viene liquidato da Robredo 76 63 64. Non ci aveva mai perso in 10 duelli. "Sono deluso perché la sconfitta è dipesa soprattutto da me, non come con Stakhovsky". Da NY Gibertini e Fazio

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Roger Federer (foto di Art Seitz)
Roger Federer (foto di Art Seitz)
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E ci risiamo. Un’altra di quelle giornatacce in cui Federer stecca diritti e rovesci a destra ed a manca, in cui quando esegue i suoi movimenti setosi la palla non disegna traiettorie sublimi come si confarebbe a colpi di sì tanta beltade ma finisce a dappertutto tranne che tra le righe del campo. E soprattutto in cui la sua percentuale di conversione delle palle break si assesta su percentuali che non farebbero invidia nemmeno ad uno dei partiti italiani in una tornata elettorale. Due su 16 questa sera per lui, a testimoniare una giornata storta in cui il cambiamento di campo del match causato dalla pioggia (l’ultima volta che Roger aveva giocato sul Louis Armstrong era stato nel quarto turno del 2006 contro Marc Gicquel) non gli ha portato fortuna “Ero davvero contento dello spostamento – ha infatti dichiarato lo svizzero – pensavo che si sarebbe potuta creare una bella atmosfera, con il tifo della gente, la loro vicinanza al campo, ma sfortunatamente non ho giocato in maniera tale da farli diventare parte del match. A volte va così”.

Eh certo, a volte va veramente così. Gli organizzatori del torneo ed il mondo del tennis tutto (incluso il nostro direttore Ubaldo Scanagatta) stava già salivando per l’atto XXXII della saga di “Federer vs Nadal” nell’impareggiabile cornice dello stadio tennistico più grande del mondo sotto le luci dei riflettori, ma la sfida non ci sarà, semplicemente perché Federer non è riuscito a giocare come avrebbe potuto e dovuto per avere la meglio di Tommy Robredo, un avversario che aveva battuto 10 volte in 10 precedenti incontri: “Credo veramente che, senza nulla togliere a Tommy, sia stata colpa mia. Lui non ha fatto nulla di diverso da quello che fa di solito, ed io ho avuto davvero tante chance di girare il match. Non si è trattato di un match come quello di Wimbledon con Stakhovsky, con un avversario che faceva serve and volley ogni punto, dove mi aspettavo di poter avere problemi, dove un quindici o due qui e là possono fare la differenza. Qui il match era sulla mia racchetta e non ho saputo fare niente per conquistarlo”.

Andato sotto di un break per ben due volte nel primo set, era riuscito a raddrizzare il punteggio in entrambe le occasioni, issandosi poi al tie break nel quale, sul 3-3, si buttava a rete con troppa precipitazione su un diritto e su una seconda di servizio, concedendo a Robredo il margine sufficiente per far suo il parziale.

Lo spagnolo gioca come suo solito, si sposta moltissimo sul diritto giocando palle molto alte ed arrotate sulla diagonale rovescia, l’umidità della serata è insopportabile, e le palle impregnate giocano a favore di Robredo che può impostare gli scambi sul suo ritmo preferito. Nel secondo e nel terzo set il copione è quasi lo stesso, ed è descritto perfettamente dalla percentuale di conversione di palle break: 0/6 per Federer, 1/1 per Robredo. Roger arriva sul punto di breakkare l’avversario quasi in ogni gioco, ma non riesce mai a piazzare la zampata decisiva. Tommy dal canto suo, come un saggio cinese, si siede sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere galleggiante del suo nemico: il turno di servizio “no” per Federer puntualmente arriva intorno a metà set, lo svizzero sbaglia tutto lui, cede la battuta a zero, ed il gioco è fatto.

Due ore e ventiquattro minuti di battaglia che rappresentano probabilmente il coronamento di una rincorsa da parte di Tommy Robredo, che fino a un anno e mezzo fa giocava Challenger in posti sperduti in giro per il mondo a seguito di un infortunio alla gamba sinistra che lo ha tenuto fuori dal circuito per 14 mesi tra il 2011 ed il 2012. “Quando si ritorna dopo così tanto tempo senza giocare non si può mai sapere che livello si riuscirà a raggiungere. Fino al torneo di Casablanca quest’anno non avevo idea di dove sarei potuto arrivare, poi le cose hanno cominciato ad andare bene fino alla grande vittoria di oggi. La gamba ha risposto bene, nonostante l’umidità, ed ho giocato anche molto bene di testa, scegliendo i colpi giusti in ogni situazione. Oggi la differenza chiaramente l’ha fatta la capacità di sfruttare le occasioni”.

Questo match chiude quindi la stagione dei tornei dello Slam per Roger Federer, il quale alla stampa svizzera si è dichiarato particolarmente deluso di questo ultimo torneo, affrontato in condizioni di forma in netto miglioramento dopo i problemi fisici che hanno infestato buona parte del suo 2013. “In Australia credo di aver lottato molto ed aver fatto il massimo lottando contro Andy e contro Nole. A Parigi Jo era troppo forte quel giorno per me, ed a Wimbledon ho perso contro un giocatore che sapevo avrebbe potuto darmi fastidio, soprattutto nelle condizioni in cui ero. Qui invece sono molto deluso, perché la partita oggi dipendeva da me, e non sono riuscito a vincere”.

La sconfitta non dovrebbe avere ripercussioni immediate dal punto di vista del ranking per Federer, il quale però è tutt’altro che certo di partecipare alle ATP Finals di Londra. Il fatto però non sembra preoccuparlo più di tanto, come ha detto al nostro direttore Scanagatta: “Onestamente le Finals non sono nei miei pensieri. Credo che se gioco bene i rimanenti tornei della stagione riuscirò a qualificarmi, per cui non ho intenzione di modificare i miei piani o il mio calendario in funzione della qualificazione”.

Devono aver tremato gli organizzatori del torneo. Perché dopo il tanto acclamato Federer-Nadal rischiavano di trovarsi con un quarto tra Robredo e Kohlschreiber. Bisogna dare il merito al tedesco di aver giocato una partita eccezionale sotto tutti i punti di vista. Per quanto ha potuto nei primi tre set ha preso sempre l'iniziativa dello scambio e soprattutto non è partito sconfitto in partenza. E' stato aggressivo da fondocampo ed è sceso a rete ben 34 volte raccogliendo 22 punti. Con il rovescio è riuscito a trovare angoli strettissimi che hanno messo in grande difficoltà anche le veloci gambe dello spagnolo.

Non era la prima sfida con Nadal negli Slam, già in Australia era riuscito a strappargli un set in due occasioni. Ma non è stato sufficiente tutto questo per portare la partita a casa. La grande differenza tra Nadal e tutti gli altri giocatori è il rimanere attaccato alla partita punto dopo punto minando piano piano le certezze altrui. Alla fine vince sempre Rafa perché gli avversari non ne hanno più. Finisce per abbatterti per sfinimento perché non si dà mai per vinto. E' proprio questo che manca a Federer, la determinazione che ti fa recuperare anche nelle situazioni più difficili. Roger avrebbe perso con questo Kohlschreiber. Nadal ha cinque anni in meno rispetto allo svizzero, viene da sette mesi di riposo forzato a causa dell'infortunio ma in tutti quei giorni di pausa ha lavorato duramente per tornare ai massimi livelli.

Nadal avrebbe potuto addirittura chiudere in tre set se avesse sfruttato ben tre set point consecutivi sul 6-5 del primo set ma è stato bravo Kohli a trascinare il set al tie-break dominato per 7 punti a 4. Il n.2 del mondo ha trovato grandissima difficoltà a strappare il servizio all'avversario, le palle break saranno alla fine 21, perché il tedesco ha sfruttato al massimo ogni centimetro del campo per mettere a segno le sue accelerazioni. Il punto di forza di Rafa però è stata la battuta, dove ha concesso una sola break sciupata malamente da Philipp con un comodo smash affossato a rete."Sono stato molto fortunato in quel caso perché ha fatto un errore grave in quell'occasione ma non ho ancora perso il servizio perché sto giocando bene da fondo campo". Lo spagnolo non ha ancora perso il servizio in tutto il torneo, non ha ancora perso un match sul cemento ed è avviato verso un comodo approdo in finale. Nei quarti troverà Robredo (6 vittorie nei precedenti) invece di Federer ed eventualmente in semifinale Ferrer (20-4). Non ci sarà la tanta attesa sfida che tutti davano per scontata dopo il sorteggio del tabellone: "Le partite vanno giocate una per volta, non capsico perché ogni volta si parla subito di quarti quando si deve ancora giocare il primo turno. Per arrivare ai quarti bisogna vincere quattro partite. Non credo che sia una grande delusione per i tifosi non vedere una sfida tra me e Roger agli Us Open, sarebbe stato soltanto un quarto mentre noi abbiamo giocato finali di Slam".

 

TUTTI I RISULTATI

Rafael Nadal (2) def. Philipp Kohlschreiber (22), 6-7 (4-7), 6-4, 6-3, 6-1
David Ferrer (4) def. Janko Tipsarevic (18), 7-6 (7-2), 3-6, 7-5, 7-6 (7-3)
Tommy Robredo (19) def. Roger Federer (7), 7-6 (7-3), 6-3, 6-4
Richard Gasquet (8) def. Milos Raonic (10), 6-7 (4-7), 7-6 (7-4), 2-6, 7-6 (11-9)



I MATCH DI MARTEDI'
Novak Djokovic (1) vs. Marcel Granollers
Andy Murray (3) vs. Denis Istomin
Tomas Berdych (5) vs. Stanislas Wawrinka (9)
Mikhail Youzhny (21) vs. Lleyton Hewitt

Da NY Gibertini e Fazio

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