Australian Open, day 2: sotto il sole giaguaro

TENNIS - Seconda puntata di una rubrica colma di notizie trascurabili. Davide Orioli

Seconda giornata di competizione a Melbourne, 42 gradi tanto per gradire.
Sul centrale per l'occasione si è giocato con l'aria condizionata: condizionata dal forte odore di sudore ascellare di pubblico e giocatori. Simon e Brands, che han concluso sul 16-14 al quinto set, a fine partita hanno strizzato le maglie e generato il lago Michigan.

AVANZA IL NUMERO UNO

Nadal, da molti frequentatori del forum soprannominato amichevolmente "Il topo", si è presentato qui con la forma dell'Incredibile Hulk e ha fatto vedere un sorcio verde a Tomic e spettatori.
Restando in tema di colori, Bernard ha saputo che, come a capodanno, presentarsi al primo turno di uno slam con qualcosa di intimo rosso porta fortuna: lui ha portato un inguine infiammato.

Il match è durato solo un set, poi Tomic ha gettato la spugna riasciugando il lago Michigan. In conferenza stampa Nadal si è lamentato della durata del match di Kokkinakis, che ha finito 38 minuti prima di lui e quindi godrà di maggior riposo in vista di Giovedì. "Non capisco come mai gli organizzatori abbiano deciso di velocizzare il match di Kokkinakis - ha dichiarato - al pubblico piacciono le partite lunghe e sanguinolente"

UN'AUTOSTRADA PER LO RE

“Perché seguite me?” Si è detto Federer. E infatti gli altri si son levati di torno. “Attenzione, rischia già al secondo contro Stepanek...” E quello si ritira. “Sì, però al terzo turno potrebbe trovare Stakhovsky”. E quello perde. E come ciliegina sulla torta, dalla sua parte di tabellone si è ritirato anche Tomic!
Lo svizzero, che soffre il caldo meno degli altri perché tiene al suo fianco un tacchino freddo, ha avuto ragione di Duckworth in tre set. A fine partita ha dichiarato che continua la sua fase di sperimentazione e in vista dei prossimi tornei: vuole provare nuovi telai per il suo deambulatore.
Tutt'altro avviso per Murray, che oggi ha fronteggiato il primo ostacolo di un tabellone fra i più ostici. Andy, la cui condizione fisica è appesa a un filo di Scozia, ha asfaltato il suo avversario nonostante quest'ultimo avesse il tifo di tutti. Persino il tabellone recitava "Go Soeda". Ora avrà Millot, giocatore che nessun top10 è ma riuscito a battere finora.

NON MI RITIRO MANCO PER IL CALDO!

Molti i ritiri odierni, per acciacchi vari ma anche per le alte temperature: svenimenti persino tra i giocatori (Dancevic) nonché due spettatori su un campo periferico quando Mandy Minella ha cambiato la maglietta.
Per abbassare la statistica quello che si era ritirato 3 giorni fa è risorto e si è annunciato a Brands restando in campo più di tutti: ora Simon, detto Pierre, si metterà il Cilic e proverà a finire il prossimo incontro prima che il gallo canti due volte.

LARGO AI GIOVANI

Gli under21 si stanno comportando bene. Ieri han vinto Dzumhur e Thiem, il nuovo Dimitrov. Oggi semaforo verde per Sock, che rappresenta la gioventù che in-calza, e Kokkinakis, il primo tennista a fare più metri fra un punto e l'altro che durante gli scambi.

AL FEMMINILE

I primi turni ordierni hanno riservato match interessantissimi come Kichenok-Morita, Nara-Peng e Diyas-Siniakova; e poi c'è gente che si rifiuta di seguire il tennis femminile. Non sa cosa si perde...

Butta male invece per il tennis britannico in gonnella: entrambe le giovani speranze albioniche, Laura Robson e Heather Watson, sono uscite ieri. La meglio classificata delle due ha accusato anche un calo di energie dovute a una preparazione del match non ottimale. La collega gli ha chiesto “Da che punto di vista, Robson?” “Alimentare, Watson”.

ALTRE VARIE ED EVENTUALI

Robert ha profittato del ritiro di Kohlschreiber (vai, uno con un cognome difficile in meno!) per entrare in tabellone da Lucky Loser, ed ha pure passato un turno data la pochezza dell'avversario: tutto è bene quando si finisce con Bedene.

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Il bagel del giorno - day 1: il mio cuore fa Kumkhum

Davide Orioli