18/01/2014 06:12 CEST - AUSTRALIAN OPEN 2014

Fognini mai così bene sul duro, la Pennetta vede i quarti.

TENNIS AUSTRALIAN OPEN - Fognini batte in 3 set Querrey ma ora avrà Djokovic. La Pennetta non perde un set, e con la Kerber potrà vendicarsi. Djokovic e Ferrer ok, salvano match point Li Na e Anderson; va K.O. il solito Gasquet. Doppio record di Serena Williams e piccolo record italiano. Da Melbourne, Ubaldo Scanagatta

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Fognini subito dopo la vittoria su Querrey (foto Ray Giubilo)
Fognini subito dopo la vittoria su Querrey (foto Ray Giubilo)
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Be', stropicciamoci gli occhi, perchè sia Flavia Pennetta, con una sola pausa di 3 games nel secondo set quando si è trovata sotto 5-3 con la Barthel, sia Fabio Fognini, sotto 3-0 e 5-2 nel primo contro il gigante americano Querrey, un metro e 98 che tirava noci di cocco a 210 km orari, hanno giocato match quasi perfetti per accedere nello stesso giorno agli ottavi di finale. E' la prima volta per Fognini, che al prossimo turno affronterà Djokovic, il grande favorito del torneo, e la seconda per Flavia che 3 anni fa aveva perso qui un match dalla Wozniacki – cito a memoria...ma ci perse pure la Schiavone e non vorrei confrondermi _ che avrebbe potuto vincere.

Francamente su un campo diverso dalla terra rossa non avevo mai visto Fabio giocare così bene. Sulla terra sì, qui no. Una performance impressionante contro un avversario difficile, certo più titolato di lui su questo tipo di superfice. Prima della partita avevo incontrato Ben Rothenberg, giovanissimo inviato del New York Times, e mi aveva detto: "Penso proprio che vincerà Querrey". Avevo toccato ferro. E sono contento che si sia sbagliato. Molto contento. Mi ha fatto piacere vedere anche un Fognini, strepitoso in campo con diversi colpi che hanno fatto scattare in piedi il pubblico, in gran forma anche fuori dal campo. Come quando _ ascoltate l'audio _ riferendosi al prossimo avversario, Novak Djokovic, lo ha definito il n.1 del mondo per aggiungere...dopo una piccolissima pausa ...su questa superficie. E guardandomi m'ha detto: "T'ho fregato eh...". Il n.1 del mondo, come sapete e sapeva anche lui, è Rafa Nadal, ma è vero che su questa superficie Novak Djokovic ha vinto 4 Australian Open e non si può non considerarlo il n.1.

Di Fognini, come dico anche nel video che spero ogni tanto sentiate, mi ha sorpreso non soltanto la splendida prestazione ma anche la tranquillità psicologica con la quale ha gestito ben tre interruzioni dovute ad altrettanti inattesi piovaschi. Stava sempre riprendendo a giocare bene, un altro Fognini si sarebbe innervosito, soprattutto quando le ultime due interruzioni sono arrivate mentre stava giocando il suo miglior tennis. Avrebbe imprecato alla sfortuna, avrebbe ripreso a giocare nervosamente, lanciato la racchetta al primo errore. Niente di tutto questo. Bravo, bravo davvero. I lettori di Ubitennis sanno quanto, a differenza di altri magari che si preoccupavano soprattutto di conquistare il favore suo, della sua famiglia, del suo clan, io sia sempre stato severo con Fabio quando si comportava male, in maniera talvolta sciocca, tavolta ineducata. Con lui ho avuto anche contrasti proprio per questi motivi. Sono contento che stia progredendo come tennista e migliorando – direi maturando se non temessi d'essere smentito prima o poi _ anche come uomo. L'avevo già scritto per la verità dopo il trittico Stoccarda, Amburgo e Umago (solo quest'ultimo non vinto ma Robredo, si è visto anche stasera che ha sorpreso Gasquet, non era affatto un giocatore finito, tutt'altro) e poi però Fabio era di nuovo precipitato nel Fognini vecchia maniera fra Cincinnati, New Haven e Flushing Meadows facendo disperare me e più di me il suo grande allenatore Josip Perlas che a New York era talmente inviperito dopo la sconfitta patita con Rajeev Ram che, scuotendo la testa facendo quasi preludere ad un possibile diverso, aveva lasciato il campo con un diavolo per capello.

Sarà che l'appetito viene mangiando, ma è un peccato che questo Fognini _ che solo dieci giorni fa pareva così seriamente infortunato da dover rinunciare alla trasferta australiana (e invece il professor PierFrancesco "Laser" Parra lo ha rimesso in sesto alla grande...tanto che Fabio non faceva che dire stasera "Grazie doc, grazie doc") _ debba affrontare domenica proprio Djokovic e non un avversario più tenero. Le vie del Signore sono infinite, ma soprattutto sulla distanza dei tre set su cinque, battere "Tiramolla" Djokovic è praticamente una "mission impossible".
Sono sicuro che Fabio darà spettacolo anche contro Nole, tirerà sicuramente fuori qualche coniglio dal suo cilindro, ma dubito fortemente che possa bastare. Mentre contro quasi tutti gli altri giocatori l'esito dell'incontro avrebbe potuto essere incerto. Fabio è a 45 punti dal 14mo posto, se i miei calcoli non sono errati, e il pensiero va ai cattivi risultati negl Slam lo scorso anno: tre sconfitte al primo turno in Australia, a Wimbledon e al'US open. La classifica si costruisce di solito proprio sugli Slam che distribuiscono il doppio dei punti che si danno nei Masters 1000. Dove sarebbe oggi Fognini se avesse fatto bene negli Slam? Il traguardo dei top-ten che sfugge al tennis italiano dal 1978, 36 anni fa,sarebbe ancora un miraggio? Vabbè, se son rose fiorirano, probabilmente non qui in Australia (fa troppo caldo, appassirebbero), ma da qui a Montecarlo magari visto che fino alla semifinale 2013 del Principato, Fabio non ha grandi cambiali da pagare, e solo punti da guadagnare.

In questa prospettiva sta ancor meglio Flavia perchè lo scorso anno era stata fuori uso per tutti i primi mesi e qui non è per nulla chiusa contro la Kerber che lei ha battuto due volte in tornei minori, anche se ci ha perso nelle due occasioni più importanti, i quarti di finale all'US Open 2011, quando Flavia era favoritissima contro la mancina tedesca (in realtà destrorsa come Nadal salvo che quando impugna la racchetta) e invece perse, schiacciata dal peso del pronostico. Ci riperse poi anche al Roland Garros, con la tedesca che nel frattempo aveva conquistato talmente tanta fiducia da risalire dal n.94/96 ad un posto da top-ten. Secondo me Flavia, se non avrà paura di prendere qualche rischio riuscirà a vincere. La Kerber non mi pare un fenomeno, anche se è rimasta la sola superstite di 7 tedesche, e la temperatura più...civile, fra i 20 e i 25 gradi dovrebbe assicurare alla Penna condizioni cimatche più ideale alla sua età non più giovanissima. Penso che lei e Fabio molleranno il misto, ora che Flavia con la Mladenovic hanno potuto approfittare del ritiro delle sorelle Williams che avrebbero dovuto affontare al primo turno. Insomma anche lì la Penna potrebbe fare strada. Con la Mladenovic aveva vinto il torneo di Osaka, la loro non è una coppia male assortita (anche sotto il profilo estetico...).

Appunti alla rinfusa
Che match che s'è mangiato Roger-Vasselin!
Avanti due 2 set e nel quarto avanti nel tiebreak 4 punti a 0. Poi nel quinto con il sudafricano Anderson (n.21 Atp e 19 nel seeding) è stato avanti di un break, e sul 5-3 ha avuto un matchpoint sul servizio dell'avversario. Dopo di che ha servito inutilemte per il match sul 5-4 per perdere 7-5! Non ci dormirà la notte, più d'una notte. Idem l'ex fidanzata di Tomas Berdych Lucie Safarova: era avanti un set e 3-1, poi ha avuto il matchpoint con la Li Na sul 5-3: "Per cinque centimetri, tanto è uscito il suo rovescio, sono ancora qui invece si essere sulla via di casa" ha detto la Li Na, sempre simpatica ed estroversa, capace di dire cose curiose o interessanti (ricordate quand fece sapere al mondo che preferiva dormire in camere separate prima di una gara perchè il marito russava troppo forte? In questi giorni ha detto però che il marito in Cina è molt più popolare di lei: "Lui lo inquadrano sempre in tv durante i miei match, tutto ben messo rilassato, elegante. Io invece su campo tutta sudata, con la visiera a volte, irriconoscibile per il caldo e a fatica..."). Segnalo l'impresina della canadese Bouchard, n.31, classe '94, carina assai, e prima canadese dal 1999 a raggiungere gli ottavi qua dai tempi della Jayaseelan, canadese di colore che per il resto non è entrata nella storia del tennis come il canadese espatriato Greg Rusedski, n.4 del mondo e finalista ad un US Open.

Segnalo infine, e mi scuso per il commento stringato sulla vittoria nettissima di Djokovic a spese dell'uzbeko Istomin (che batte di tanto in tanto Seppi al quinto set ma molto più in là non va), di quella di Ferrer su Chardy, di Berdych sul bosniaco rivelazione Dzumhur, di Mayer su Janowicz, ma a parte il fatto che davo buona parte di questi risultati per abbastanza scontati (sì a me Mayer è sempre piaciuto, è un giocatore sottovalutato) è davvero tardi qui e la transportation della stampa sta per chiudere. Non vorrei dormire qui visto ieri notte sono stato qui fino alle 3 e stanotte sono le una e mezzo, bisogna pur dormire ogni tanto! Questo sabato non ci sono italiani nei tabelloni principali _ Flavia e Fabio giocano domenica _ ma ci sono ben nove junior nei due tabelloni, un record!, e voglio vederne alcuni che non ho mai visto. La sveglia, quindi, è presto anche domattina quando credevo fino a ieri che avrei potuto finalmente riposare un po'. Ma se questo mestiere che non produce alcun vero guadagno non fosse ispirato da una grande passione...mi sarei ritirato da un pezzo davanti alla tv a guardare il tennis commentato da altri.
A domani...
Ubaldo

P.S. Però l'idea di non dire che Serena Williams con 61 vittorie su 69 incontri ha battuto due record in un colpo solo, (le 60 vittorie di Margaret Court e i 68 incontri di Lindsay Davenport qua) non mi avrebbe fatto dormire in pace con la mia coscienza. Così devo sottolineare anche la resurrezione di Ana Ivanovic e la solita delusione di Sam Stosur, campionesse ad un US Open ma incapace di essere profeta in patria quanto Amelie Mauresmo campionessa qui e mai al Roland Garros.

Ubaldo Scanagatta

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