18/01/2014 18:08 CEST - Australian Open - Lavagna tattica

Australian Open, day 6: (s)punti tecnici del giorno

TENNIS AUSTRALIAN OPEN - Sesto appuntamento con i nostri spunti tecnici: la strategia di Roberto Bautista Agut, il dritto di Garbine Muguruza e la solidità di Grigor Dimitrov. lucabaldi

| | condividi
Grigor Dimitrov
Grigor Dimitrov

La strategia di Roberto
Prova del nove superata a pieni voti: dopo la grande vittoria contro Del Potro (partita nella quale i meriti di Roberto Bautista Agut – che ha realizzato vincenti da ogni parte del campo, con tutti i fondamentali - hanno di gran lunga superato i demeriti di Juan Martin), Benoit Paire è stato letteralmente spazzato via dallo spagnolo.
Che ricorda David Ferrer (versione deluxe) per il modo di stare in campo, gli schemi tattici, e anche in parte il modo di colpire (soprattutto il rovescio, che però ha una soluzione lungolinea molto migliore di quella di Ferrer, detto “Mr. cross-court backhand” perchè fa quasi solo quelli).
Corre come una lepre, sta sempre bassissimo sugli appoggi ottenendo così coordinazione e controllo, serve mica male, con il dritto è in grado di variare sbracciate in top-spin estremamente pesanti e anticipi in avanzamento più rischiosi ma molto efficaci, ed è infine dotato di una qualità difficile da insegnare, se non la si ha già a livello istintivo: la corretta scelta dei colpi da eseguire, palla dopo palla. Può sbagliare tecnicamente, ma il concetto che sta dietro alle sue scelte di esecuzione e traiettoria è praticamente sempre ineccepibile tatticamente.
Delpo spinge bene il dritto diagonale, ma sta sbagliando molti lungolinea? Bene, lo tengo lì, alzo se serve, gli apro l'angolo che oggi vede meno bene, lo invoglio a tirare, e incasso i suoi gratuiti. Comanda troppo al servizio? Cerco le risposte in spinta, accetto di sbagliare finchè non cominciano a entrare, e trovo il break quando conta davvero.
Paire vuole togliermi il ritmo? Ok, allora rischio l'accelerazione prima io, e sto ben dentro il campo, così gli disinnesco anche l'arma preferita della palla corta. E avanti così. C'è davvero da chiedersi come mai non abbia ottenuto risultati migliori fino adesso. Computer.

Il dritto di Garbine
Se tiene di testa, Garbine Muguruza  ha tutto per diventare una campionessa vera. Bel fisico, buona mobilità, servizio all'altezza, fondamentali che sono due botte non da poco, specie il dritto. Sfondare in pressione Caroline Wozniacki non è un'impresa semplice, ma la giovane spagnola non ha mai smesso di tirare a tutto braccio fino ad aprire nel “muro” danese le crepe giuste per vincere. Il dritto di Garbine, in particolare, ricorda quello (altrettanto di livello assoluto) di Ana Ivanovic, grande capacità di anticipo, relativamente poco top-spin, variazione lungolinea eccellente, diagonali stretti anche strappati con finale estremizzato quando serve, percentuali solide.
La Muguruza ha come caratteristica peculiare nell'esecuzione del drive una grande duttilità delle stance con gli arti inferiori: in risposta al servizio, e negli allunghi laterali, gioca tranquillamente con una postura frontale standard caricata sulla gamba destra; quando è lei a comandare, invece, spesso adotta una ricerca della palla molto più chiusa, quasi del tutto laterale, e supplisce all'inferiore possibilità di spinta dell'anca con una torsione del compasso delle spalle estremamente rapida. E la palla le viaggia, accidenti se le viaggia, per di più colpendo tanto affiancata il lungolinea diventa una soluzione micidiale.
Il grande margine di miglioramento di Garbine è il gioco nei pressi della rete, dove stanotte ha combinato autentici disastri: ma già il fatto che ci sia andata diverse volte rivela una buona attitudine a progredire e completare il proprio bagaglio tecnico. Radwanska non avrà un ottavo facile, per me. Gran bella “belvetta da tennis”.

La solidità di Grigor
13 errori in quattro set piuttosto tirati. Solo 13. Basterebbe tale dato a far capire il livello della prestazione offerta stanotte dal bulgaro Grigor Dimitrov, perchè se a una solidità percentuale simile, roba da difensore arrotino in giornata di grazia, si aggiungono 49 vincenti figli del gioco brillante che il talento di Grigor è in grado di produrre, abbiamo il tennis perfetto.
La discontinuità è sempre stata il limite del cosiddetto “BabyFed”, ma già dalla scorsa stagione ci sono stati segnali incoraggianti, sulla strada di una definitiva e sacrosanta maturazione come giocatore di fascia “top”. La vittoria anche contro uno dei “mostri sacri” del ranking attuale è già nelle corde del bulgaro, sia Djokovic (battuto a Madrid) che Nadal (portato al terzo a Cincinnati e nella “sua” Montecarlo) ne sanno qualcosa.
Aggiungendo a tali picchi di prestazione la capacità mentale di corretta gestione di un match difficilissimo come quello di stanotte contro Milos Raonic (un tipo che ti concede un'occasione a set sul suo servizio, se va bene), evitando lo scontro frontale ma lavorando l'avversario ai fianchi con continuità, beh, si sta parlando di un giocatore vero.
Ciliegine sulla torta: un paio di rovesci nel quarto set, prima (5-4 al quarto) un passante in controbalzo diagonale di sensibilità strepitosa, poi nel tie-break uno lungolinea in corsa da urlo, che hanno lasciato incredulo il canadese.
L'ottavo di finale contro “computer” Bautista sarà una prova ottimale per verificare questa nuova attitudine alla continuità e alla concentrazione di Grigor: se sarà ancora capace di superarla brillantemente, in ottica quarto contro Nadal (non vedo come Nishikori possa anche solo fare il solletico alla belva che ha triturato Monfils stamattina) ci si potrà aspettare una gran partita. Che comunque vincerà Rafa, ma vabbè. Genietto.

One-handed backhand appreciation corner
Signori, giù il cappello, e un minuto di silenzio. E' caduta stanotte (anzi precipitata, 6-1 6-0 da “Cipollina” Cibulkova, accidenti) la nostra portabandiera, la leggendaria Carla Suarez Navarro.
Il tabellone femminile, allineato agli ottavi di finale, rimane in balia delle orde barbariche delle bimani, senza speranza di redenzione. Che la Forza abbia pietà delle loro anime, poiché una di loro vincerà il torneo, ma nessuna saprà mai cosa si prova lasciando andare la mano sinistra, esaltando così l'accelerazione della racchetta, e scatenando libero il finale verso l'azzurro del cielo. Amen.

Tra gli uomini, perdiamo l'Eroe Feliciano Lopez, ma portiamo avanti Grigor Dimitrov e Roger Federer. Due vittorie e due sconfitte, quindi, con la One-Handed Band ridotta a quattro guerrieri, Tommy, Stan, Grigor e Roger. Quattro come i Cavalieri dell'Apocalisse, e dovesse anche arrivare la fine del mondo, noi continueremo a resistere, perchè come sempre domani è un altro giorno.

 

------------------------------------------------------------------------------------

(S)punti tecnici del giorno - day 1

(S)punti tecnici del giorno - day 2

(S)punti tecnici del giorno - day 3

(S)punti tecnici del giorno - day 4

(S)punti tecnici del giorno - day 5

lucabaldi

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti