Australian Open, day 7: serbi della gleba

TENNIS AUSTRALIAN OPEN - Settima puntata di una rubrica fatta da una serie di notizie semiserie. Davide Orioli

LA MORTE DEI MIRACOLI

I due die hard del tabellone, Simon detto Pierre e Mi spezzo ma non mi Robredo, sono usciti fra ieri e oggi in 3 sets. Uno non doveva neanche giocare, l'altro ha annullato 19 match points al primo turno. Eppure la loro uscita è stata solo procrastinata.
Come quella di Fognini, che a detta di alcuni poteva giocarsela con Djokovic, di cui discutiamo meglio dopo perche' l'argomento principe del giorno è ovviamente un altro.

SERENA UN CORNO

Il grande upset del giorno è stata la sconfitta di Serena Williams ad opera di Ana Ivanovic: grande delusione per l'americana che pareva imbattibile, ma Ana ha giocato il suo miglior tennis. La serba, che in carriera ha conosciuto alti e bassi e sempre flirtato con entrambi, sfiderà nei quarti Eugenie Bouchard.
La canadese viene da una famiglia di sportive (ha la tenuta fisica della mamma e la gonna della nonna) e ha schiantato la resistenza di Casey Dell'acqua. La tennista di casa di fronte alla prova del fuoco è evaporata dopo aver vinto il primo set.

Sarebbe ora troppo semplice focalizzarsi su come nei quarti di presenteranno una di fronte all'altra le due giocatrici forse più avvenenti del tabellone. Troppo banale ribadire come questo quarto sia il sogno segreto di molti appassionati maschili, troppo ovvio insistere sullo sguardo di Eugenie o il fisico di Ana. Immagino che sia inutile ricordare quanto è bella una e graziosa l'altra, per cui invece che scadere in argomenti di nullo spessore tecnico, proseguiamo oltre immuni alla bellezza delle due tenniste.

GLI ITALIANI

Parliamo ad esempio di Fognini, che ha perso il suo incontro con Djokovic opponendo la stessa resistenza della Dell'Acqua contro Eugenie Bouchard. Della quale non voglio stare qui a osannare come tutti il suo magnetismo, mi sentirei come quegli appassionati che tifano una giocatrice solo per il suo aspetto fisico indipendentemente dal gioco, e che battono sempre sullo stesso tasto perche' non sanno parlare di altro.

Fognini, dicevamo, ha perso da Novak Djokovic, connazionale di Ana Ivanovic. La quale fra l'altro ha anche fatto un servizio per Sport Illustrated qualche anno orsono, ma di certo non vogliamo parlarne qui perche' in questo articolo vogliamo invece focalizzarci sul tennis giocato.

Allora, Fognini dicevamo, ha perso. Ma i colori italiani sono stati tenuti alti da Flavia Pennetta, ai suoi primi quarti nello slam Down Under. Non possiamo che essere felici per questa nostra tennista, che oltretutto non ha nulla da invidiare a Ana e Eugenie, anzi: il suo fascino latino è stato più volte declamato, spesso facendo anche passare le sue qualità tecniche in secondo piano, errore che però non vogliamo commettere in questo ambito.
Flavia ha giocato un match centrato, con gran mobilità, anche grazie alle sue gambe, sicuramente fra le più belle del circuito, per quanto questo sia sicuramente un dettaglio che non ci interessa adesso. La brindisina ora sfida Li Na.

VESTIRSI ALLA CECA

L'ultimo quarto di cui ancora non abbiamo parlato sarà al maschile fra Ferrer e Berdych. Il ceco ha strapazzato Mr. Anderson come l'agente Smith dei bei tempi, sotto lo sguardo della sua fidanzata Ester Satorova. La quale oltretutto e' proprio una modella di professione, da molti considerata la piu' bella fra le wags del tennis, in quelle diatribe che poco c'entrano con il nostro meraviglioso sport e che lasciamo volentieri invece a quei giornalisti da quattro soldi, che per attrarre commenti ai propri articoli citano alla rinfusa soggetti come Brooklyn Decker, attrice e moglie di Roddick, o Kim Sears, modella e fidanzata di Murray, corredandoli con foto sull'esempio della seguente 

La Satorova ha dichiarato di amare Berdych per come si veste in campo, e che poco conta il fatto che sia un tennista celebre. "Per piacere non occorre essere ricchi e famosi - ha detto - E' sufficiente essere ricchi"

BAGELERO'

Martedì sarà quindi giornata di grandi incontri. Djokovic e Wawrinka uno di fronte all'altro in una riedizione della partita dello scorso anno, ma soprattutto Bouchard-Ivanovic, match da non mancare per tutti noi che amiamo il tennis femminile per il suo pathos, la bellezza dei colpi, le geometrie di gioco. Di cui Bouchard e Ivanovic sono tra le migliori interpreti a mio modesto parere, assieme a Dulko, Kirilenko e Pironkova

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Il bagel del giorno - day 1: il mio cuore fa Kumkhum

Il bagel del giorno - day 2: sotto il sole giaguaro

Il bagel del giorno - day 3: sotto il segno dei pesci

Il bagel del giorno - day 4: la piaga dei senzatetto

Il bagel del giorno - day 5: siamo fatti della stessa materia dei matchpoints

Il bagel del giorno - day 6: tale Paire, tale Flls

Davide Orioli