26/01/2014 15:09 CEST - Australian Open

Wawrinka supera Nadal ed i suoi fantasmi, cronaca del match

TENNIS AUSTRALIAN OPEN - È stato un match drammatico, quello vinto da Stanislas Wawrinka. Andato avanti di due set, il ritorno di Rafael Nadal lo stava per mandare nel panico. Ma alla fine si è aggiudicato il primo Slam della carriera. All'interno le dichiarazioni. In aggiornamento. Da Melbourne, Daniele Malafarina

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Wawrinka, Sampras e Nadal, Australian Open 2014 (foto BRUNO SILVERII)
Wawrinka, Sampras e Nadal, Australian Open 2014 (foto BRUNO SILVERII)

[8] S. Wawrinka b. [1] R. Nadal 6-3 6-2 3-6 6-3

Ha vinto Wawrinka. Nadal si è infortunato alla schiena ad inizio secondo set privando il pubblico di una sfida che era partita con altissimi livelli di spettacolarità. Nadal davvero sfortunato all'Australian Open chiude un altra volta con un infortunio, ma non si possono non sottolineare i meriti di Wawrinka che aveva giocato un primo set perfetto ed avrebbe potuto portare a casa la partita anche con un Nadal competitivo.

Nel primo set è Wawrinka a partire meglio. Lo svizzero riesce ad applicate la tattica Djokovic da entrambi i lati (aprirsi il campo col palleggio sulla diagonale prima di liberare il lungolinea). Nadal non è un cattivo Nadal ma subisce la pressione da fondo dello svizzero. Il primo break è per Wawrinka al quarto gioco. Una volta in vantaggio lo svizzero diventa meno incisivo con il servizio. In particolare servendo per il set sul 5-3 non mette una prima ed offre tre palle break a Nadal. Lo spagnolo però è in vena di regali, sbaglia quattro risposte (tre su seconde palle) e manda Stan a set point. Wawrinka non si fa pregare e chiude con un ace.

Il secondo set si apre con Wawrinka on fire. Lo svizzero infila sette punti consecutivi facendo vincenti da ogni parte, prima di sbagliare una facile voleè sul 40-0 nel secondo game. Chiude comunque il gioco e si porta 2-0. Nel terzo gioco Nadal mostra segni di dolore alla schiena, si fa recuperare da 40-15 e tiene il servizio grazie ad un momento di distrazione di Wawrinka. Arriva il MTO per lo spagnolo prima del servizio di Wawrinka, con Nadal che esce dal campo e Wawrinka che si infuria con l'arbitro 'Se lui esce dal campo mi devi dire che problema ha se no anch'io posso chiamare un MTO quando mi pare ed uscire'.

Al rientro di Nadal arrivano anche i fischi del pubblico, ma il problema esiste davvero. Nadal non si muove bene, non riesce a servire e non raggiunge la palla se Wawrinka allunga lo scambio. Wawrinka allunga di un altro break con Nadal che serve la prima a 140km/h. Al cambio di campo Nadal si fa massaggiare la schiena ma nel game seguente è chiaro che non si muove bene. Subisce due ace. Piazza due risposte vincenti di disperazione. Wawrinka anche comincia a commettere errori banali dovuti alla distrazione. È sempre difficile giocare contro un avversario infortunato. Nel settimo game altre due palle break. Nadal disperato scende a rete dietro ala seconda di servizio. Serve una prima a 123 kh/h per salvare la terza palla set e salva il game. Wawrinka chiude comunque il secondo set nel game seguente.

All'inizio del terzo set la domanda è se Nadal si ritirerà o giocherà ancora qualche game. Lo spagnolo va sotto 15-40 nel primo game ma tiene il servizio e continua a giocare. Non solo, Nadal spara tutto quando arriva sulla palla mentre Wawrinka si è completamente distratto e commette degli errori degli di un giocatore da circolo. E nel game seguente cede il servizio. Nadal continua a trascinarsi per il campo ma Wawrinka gioca con alti e bassi e tiene lo spagnolo in gara. Se Warwinka giocasse come all'inizio la partita sarebbe già finita. Invece Nadal tiene i prorpi turni di battuta senza palle break fino al 5-3. Nadal serve per il set e finalmente Wawrinka riesce a farlo palleggiare abbastanza da procurarsi due palle del controbreak, ma non basta. Lo svizzero commette tre errori banali e rimette Nadal in gara con l'ennesima risposta sbagliata. È passata un'ora e 48 minuti e si va al quarto set.

La situazione psicologica dello svizzero è un mistero. Nadal si muove meglio di quando ha chiamato il MTO ma è chiaramente limitato nei movimenti. Wawrinka invece non aggredisce mai il servizio di Nadal che serve prime attorno ai 150km/h, anzi risponde costantemente tre metri dietro la riga di fondo. Lasciando l'iniziativa in mano allo spagnolo lo svizzero non riesce a muoverlo abbastanza da approfittare dei suoi problemi. Sembra che ogni game debba vincerlo Wawrinak ed invece Stan commette una quantità spropositata di errori banali. Nel frattempo altrove si festeggia l'Australian Day con i consueti fuochi d'artificio, che quest'anno sono stati spostati a qualche chilometro di distanza per permettere ai giocatori di continuare senza interruzioni.
Nel secondo gioco del terzo set è ancora Nadal ad offrire due palle break. Ed ancora Wawrinka sbaglia tutto e non sfrutta l'occasione. Il break per lo svizzero arriva finalmente al sesto gioco ma nel settimo Wawrinka disfa tutto con un game scellerato, comprensivo di steccata di dritto e dritto in corridoio sul palla facilissima. Nadal si fra breakkare di nuovo e stavolta Wawrinka può servire per il match. Lo svizzero il game disastro l'ha appena giocato e non può fare peggio. Infatti tiene il servizio a zero e chiude 63 62 36 63 in due ore e 21 minuti. Inutile dire che non è stata una bella partita. Wawrinka neanche esulta alla fine e abbraccia Nadal sincerandosi che sia tutto a posto. 'It's fine' gli dice Nadal visibilmente affranto.

Wawrinka è il primo vincitore di uno slam che non sia uno dei fab four da quando Del Potro vinse a New York nel 2009. Nadal si congratula con Wawrinka con sincerità, poi ringrazia il pubblico e gli sponsor ed alcune lacrime arrivano verso la fine dei ringraziamenti. Wawrinka riceve il trofeo da Sampras e si congratula subito con Rafa scusandosi per la sfortuna. 'È il mioglior slam di sempre, ovviamente. L'anno scorso piansi parecchio ma in un anno capitano tante cose ed ora non so se sto sognando oppure no. Vederemo domani.'




Queste le parole di Nadal in conferenza stampa. Inevitabile l'infortunio alla schiena ma il campione spagnolo riconosce i meriti di Stan : "Ho sentito dei problemi alla schiena già all'inizio del riscaldamento, alla fine del primo set è andata peggio, nel secondo set non potevo proprio giocare...ma non è il momento di parlare del mio infortunio, né della mia schiena. È il giorno di Stan e non il mio, bisogna parlare della sua vittoria. Sono molto triste e deluso, ma questo è lo sport, ho avuto tanti momenti belli e può capitare che ce ne siano di meno belli".

"Stan  ha meritato di vincere. L'ultima cosa che volevo fare era ritirarmi, soprattutto in una finale di uno Slam ma al tempo stesso è molto dura lavorare tutto l'anno e poi vedere tutto svanire così".

Sul pubblico che lo ha fischiato al rientro dopo i 7 minuti che si è preso per l'Iniezione: "Il fisioterapista cercava di fare il possibile e prima che poteva, il pubblico non poteva capire...Io posso capire la gente che ha pagato il biglietto e che mi ha sempre sostenuto in queste due settimane, sul momento non poteva capire che cosa era successo".

"Il set che ho vinto l'ho vinto 2 volte recuperando da 15-40, un'altra da 0-30. Ho provato fino in fondo perché non si sa mai ma non c'era nulla che io potessi fare, Stan è uno dei primi giocatori del mondo. Servivo troppo piano, troppo prevedibile, non ho giocato sempre bene in questo torneo, l'ho fatto contro Monfils e contro Federer, non negli ottavi e nei quarti. Però sono felice di come sono arrivato alla finale, uno deve essere contento quando dà tutto se stesso. Vado a casa sapendo di non aver nulla da rimproverarmi".

"Non sono stato molto fortunato in questo torneo, è vero, è un torneo doloroso, ma è parte della vita e dello sport. È un momento duro; non è il primo, la gente ricorda i vincitori e non gli sconfitti. Per me è una notte dura perché sentivo che qui potevo vincere, molta gente nel mondo ha momenti duri, più duri dei miei, tutti i giorni. Lui giocava benissimo all'inizio, è difficile fermarlo quando gioca così, soprattutto su questo campo con la palla che va veloce che non si alza tanto".

In aggiornamento

 

Da Melbourne, Daniele Malafarina

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