26/01/2014 17:33 CEST - Australian Open 2014: Il bagel del giorno

Il Bagel del giorno, day 14: Le stelle Stan a guardare

TENNIS - Tredicesima puntata della rubrica su una serie di notizie semiserie. In una Rod Laver Arena colma di grandi Stars del tennis, il rossocrociato vince il suo primo Slam al termine di una finale segnata dall'infortunio del numero uno Nadal. Ecco per voi la cronaca del match. Davide Orioli

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Rafael Nadal y Stanislas Wawrinka en la final del Abierto de Australia
Rafael Nadal y Stanislas Wawrinka en la final del Abierto de Australia

IL PRE-PARTITA

Serata calda quasi afosa in quel di Melbourne, con i favori del pronostico tutti dalla parte di Rafa che cerca qui di agganciare Pete Sampras nel computo dei Major.
C'è il pubblico delle grandi occasioni, come dovuto: basti pensare che oggi si affrontano in campo due tennisti che, messi assieme, hanno vinto nel complesso 13 Slam. I due protagonisti entrano nell'Arena sulle note di canzoni di successo, come di consueto. Il team spagnolo sceglie “L'anno che verrà” del compianto Lucio Dalla. Rafa cerca qui la sua terza affermazione Slam consecutiva e dal box Toni e Barbadillo intonato a pieni polmoni “Sarà tre volte Nadal e festa tutto l'anno”. Anche Wawrinka omaggia la musica italiana entrando sulle note de “Il cielo in una Stan”.


IL DURANTE-PARTITA

Fin dall'inizio il match non pare così scontato come nelle previsioni di molti. Svizzera 1 picchia forte e sul volto di Nadal si legge qualche preoccupazione. Dopo soli due games lo spagnolo suda già più della visiera di Roddick.
I primi minuti paiono un assolo d'opera dello svizzero: Stanislas Tenore e Magnus Baritono, mentre dall'altro lato della rete si intravedono un Rafa Basso e Toni Soprano.
Incamerato il primo set 6-3 Wawrinka continua a picchiare duro ed ottiene subito il break; ma poco dopo, ecco l'episodio che deciderà il match: Nadal si tocca la parte bassa della schiena e subito si intuisce che non si tratta della solita smutandata. Il Maiorchino è costretto ad un Medical Time Out che manda su tutte le furie Wawrinka, che si inalbera con Ramos. In questo però si dimostra inferiore al suo avversario odierno, non riuscendo a raggiungere l'intensità del famoso Inalbero di Nadal.
Lo spagnolo viene fischiato durante il rientro ma lui si lamenta insistendo di essere partito in posizione regolare. Appare comunque palese che Nadal non è più lo stesso, serve alla velocità di un panda (non l'auto, il mammifero) e Stan lo brekka ancora issandosi sul 6-2.
Quando tutto pare finito, però, ecco che il campione spagnolo risorge, anche grazie ad alcuni grossolani regali dell'elvetico. Gli anti infiammatori per la schiena iniziano a fare effetto mentre Wawrinka non riesce a trovare quelli per il cervello, spreca miriadi di palle break e Nadal incamera a sorpresa il terzo set, mostrando ancora una volta la sua grande capacità di lotta, resistenza e resilienza, che è una bellissima parola anche se nessuno sa cosa significhi.
Nell'aria c'è sentore di un'altra impresa di Rafa e della sua ennesima resurrezione sportiva; sull'asciugamano che si mette sul volto fra il terzo e quarto set rimane impressa la sua immagine. Wawrinka lo brekka e lui controbrekka, ma sul 4-3 lo svizzero avverte una mutazione nella forza e piazza l'allungo decisivo portandosi a servire per il match. Sostenuto da un gran servizio si procura 3 Championship Points, sul primo dei quali Nadal dichiara di avere sete. Un raccattapalle gli passa una spugna imbevuta d'aceto, e su un dritto vincente di Stan, il pluricampione Slam pone fine alla sua Via Crucis. Game, set and match Wawrinka.

IL POST-PARTITA

Nella cerimonia di premiazione Rafa è il primo a parlare, e non riesce a trattenere le lacrime, come accadde a Federer nelle stesse circostanze nel 2009; tutto ciò per il sollucchero degli organizzatori dell'Australian Open che, a testimonianza della loro goliardia, ogni 5 anni strofinano per scherzo una cipolla sul piatto del secondo classificato.
Wawrinka si è dimostrato emozionatissimo invece e, dopo aver reso l'onore delle armi al suo avversario odierno, ha ringraziato lo staff, dimenticandosi però colpevolmente di quel giornalista italiano che a Chennai poche settimane fa gli aveva pronosticato questa vittoria. Ma non fa niente, quel giornalista lo perdona.
Lo svizzero è stato premiato dalla leggenda del tennis Pete Sampras, giunto abbronzatissimo dagli States apposta per la consegna del trofeo. In molti, pronosticando una vittoria di Nadal e il raggiungimento di quota 14 anche per lui, vedevano in ciò un passaggio di consegne. Pistol Pete si è detto sinceramente rammaricato per l'infortunio di Rafa, poco prima di dirigersi in un famoso club di Melbourne dove è stato avvistato mentre ballava il can-can con Norman e Luthi.
In conferenza stampa Nadal, che ormai ha più haters di Justin Bieber, ha fatto sapere di essere entrato in campo sfiduciato dopo aver ascoltato il pronostico di Mats Wilander. Il famoso commentagufo svedese aveva infatti dichiarato prima del match “I would BACK Nadal” lasciando sgomenti quel 5% di spagnoli che capiscono l'inglese.
Wawrinka invece è al settimo cielo, rammaricato solo dal fatto di dover spendere tutto il prize money per cancellare il tatuaggio che ha sull'avambraccio. Alla domanda su cosa gli passasse per il cervello durante il terzo set ha risposto “Fifa. Fifa la Sfizzera”.
Numerose anche le dichiarazioni da parte di altri tennisti, tra le quali spicca quella di Roger Federer che, dopo aver fatto i complimenti a Stan, ha poi detto di provare dispiacere per il suo amico Nadal. “Mi spiace che Rafa si sia fatto male oggi – ha scritto sul suo account Twitter – Poteva farsi male venerdì”.
Si chiude così una gran giornata di tennis, con un omaggio a Magnus Norman, artefice dietro le quinte di questa vittoria e sagace ideatore della tattica del naso rosso che ha permesso a Wawrinka di battere Djokovic e Nadal.

I RISVOLTI

Per il numero uno si preannuncia un mesto ritorno a casa. Nonostante Rafa abbia lottato su ogni quindici, Zio 'Ntoni non ha preso bene questa sconfitta e pare abbia obbligato il nipote ad affrontare il viaggio di ritorno lavorando come pelapatate su un cargo battente bandiera liberiana.
Wawrinka invece potrà bearsi di una nuova popolarità e, come anticipato da questa rubrica nei giorni scorsi, di un nuovo contratto di sponsorizzazione con la Uniqulo, che a detta di molti ha influito parecchio sulla sorte di questo match. È già pronta la campagna pubblicitaria con lo svizzero nelle vesti di Gran Ciambellano.

BAGELERO'

Domani ahimé non ci sarà nessun Australian Open. Spendo però le ultime righe di questa rubrica per essere per una volta serio e ringraziare tutti i lettori che l'hanno seguita e, soprattutto, commentata. I vostri post di apprezzamento, come anche quelli critici, sono stati fonte di ispirazione, ed anche se non ho risposto nè interagito troppo, ho letto ogni singolo commento.
Se sarà possibile, e spero che lo sia, questa rubrica tornerà in occasione degli Slam. Ci vediamo dunque a Parigi per la “Baguette del giorno”. Insieme al sottoscritto vi ringraziano i personaggi chiave di queste due settimane, a cominciare ovviamente dal Tennista PeRVetto, via via con Pospisil Capsule, il maggiordomo Bautista, Lui, Tiesto Berdych e tutti gli altri. Un saluto a tutti e viva il tennis!

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Il bagel del giorno - day 1: il mio cuore fa Kumkhum

Il bagel del giorno - day 2: sotto il sole giaguaro

Il bagel del giorno - day 3: sotto il segno dei pesci

Il bagel del giorno - day 4: la piaga dei senzatetto

Il bagel del giorno - day 5: siamo fatti della stessa materia dei matchpoints

Il bagel del giorno - day 6: tale Paire, tale Flls

Il bagel del giorno - day 7: serbi della gleba

Il bagel del giorno - day 8: the Melbourne Supremacy

Il bagel del giorno - day 9: l'esplosione del Supernovak

Il bagel del giorno - day 10: chiunque si aspetta l'inquisizione spagnola

Il bagel del giorno - day 11: Dominica Stan Li

Il bagel del giorno - day 12: nei secoli Fedal

Il bagel del giorno - day 13: lo Slam dell'Asia, pacifico

Davide Orioli

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