01/03/2014 12:03 CEST - ATP 500

Acapulco: Dimitrov padrone della notte, elimina Murray

TENNIS - Il talentuoso bulgaro piega Andy Murray al tie-break del terzo set in un match durissimo concluso alle 2.30, ora locale. In finale sfida Kevin Anderson a sua volta vincitore in 3 set su Dolgopolov.  Luca De Gaspari

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Grigor Dimitrov
Grigor Dimitrov

(4) Dimitrov b. (2) Murray 4-6 7-6(5) 7-6 (3)

Grigor Dimitrov raggiunge la finale dell’ATP 500 di Acapulco, dopo una battaglia di quasi 3 ore nell’umidità messicana contro Andy Murray che si è conclusa incredibilmente alle 2.30 di notte, ora locale. Il bulgaro conquista la terza finale ATP della carriera e domani cercherà il suo secondo titolo contro il sudafricano Kevin Anderson.

Per lui si tratta solamente della quinta vittoria contro un Top-10 della carriera e non si può dire certamente che non sia stata sudata date le condizioni di gioco.

Murray aveva iniziato in maniera convincente il match, prendendo 2 break di vantaggio nel primo set per salire 4-1 prima di chiudere il parziale 6-4 senza particolari patemi se non quello di aver ceduto una volta il servizio.

Il secondo set è strettamente legato ai servizi tanto che sembra una partita indoor rapida più che un match su cemento all’aperto. Nessuno dei due giocatori concede una sola palla break in tutto il parziale e si arriva dunque all’inevitabile tie-break che Dimitrov gioca decisamente meglio salendo rapidamente 5-1 prima di chiudere per 7 punti a 5 dopo un tentativo di rimonta in extremis dello scozzese.

Svolgimento ancora diverso nel terzo set: il bulgaro ottiene sullo slancio del parziale vinto strappa subito il servizio a Murray nel primo gioco del terzo set, un break che difenderà senza alcun problema fino a quando non andrà a servire per il match sul 5-4. Il braccio del bulgaro trema e Murray con la prontezza del campione decisamente più esperto recupera il break per poi salvare a sua volta 2 palle break nell’undicesimo gioco.

A questo punto vengono fuori i miglioramenti del bulgaro che non perde la calma e tiene a 0 il servizio per forzare un altro tie-break, stavolta decisivo. Anche nell’atto decisivo, Dimitrov fa gara di testa prendendo un mini-break di vantaggio nel quarto punto per poi non guardarsi più indietro; Murray si arrende 7-3 dopo 2h55 di gioco.

Le statistiche alla fine del match non sono straordinarie ma data l’intensità della sfida oltre alle condizioni climatiche e temporali messicane sono assolutamente giustificabili. Dimitrov chiude con 37 vincenti e 56 errori essendo lui più spesso l’aggressore in campo. Murray produce meno a fronte di meno errori (23-34), ma alla fine non gli basta neppure una migliore resa sulla seconda palla rispetto al suo avversario. Una sfida deciso su una manciata di punti giocati meglio dal giocatore meno esperto ma in costante ascesa. Notevole e vincente anche la propensione di Dimitrov verso la rete dato che chiuderà con un eccellente 26/33 in avanti.

Domani dunque il bulgaro cercherà di superare la proverbiale “prova del 9”, sfidando in finale il bombardiere sudafricano Anderson. Un match che presenta insidie per certi versi superiori a quelle del prestigioso match di oggi contro il campione di Wimbledon anche se i precedenti dicono 3-1 per lui.

(5) Anderson b Dolgopolov 6-1 5-7 6-4 (Cesare Novazzi)

Parte Anderson nel primo set e con un game giocato sul servizio si porta 1 a 0 (due doppi falli, due vincenti e due buone prime). Dolgopolov inizia il suo turno con due gratuiti di rovescio, si porta 15-30, ma a causa di un’accelerazione ben giocata da Anderson, concede subito due palle break, annullandone una con un gratuito del tennista sudafricano e una con un’ottima accelerazione. Oggi però Dolgopolov non sembra troppo concentrato e dopo aver concesso la quarta palla break, cede il servizio. Anderson conferma il break di vantaggio non senza affanno, ma con due ace e una buona prima si porta 3-0.

Ancora Dolgopolov al servizio e ancora dolori per l’ucraino che con un servizio altalenante concede due palle break salvate entrambe fortunosamente con la battuta; anche da fondo Dolgopolov, non regge troppo lo scambio con il ben più aggressivo Anderson e concede altre tre palle break tutte salvate, prima di piazzare un ace e raccogliere il game grazie ad un errore del sudafricano. Anderson cerca di far valere la maggiore forma atletica e imposta il match sul piano fisico ma non sempre riesce a concretizzare. Il quinto gioco è una formalità per Anderson e 4-1. Al sesto gioco ancora Dolgopolov poco concentrato concede palla break, si offre allo smash di Anderson che ringrazia e si porta ad un game dal primo set. Ace, due buone prime e un vincente: 6-1 Anderson.

È il tennista sudafricano a fare partita tra dodici vincenti e altrettanti gratuiti. Il secondo parziale si apre con Dolgopolov che cerca di fare gara di testa e con un ace si aggiudica il primo game, anche Anderson chiude il suo servizio con facilità agguantando l’1-1. Sale il livello dei due giocatori, specialmente quello di Dolgopolov al servizio e così il set si snoda seguendo i turni di battuta, con i due tennisti che sembrano pronti a cogliere il minimo calo di concentrazione dell’avversario al servizio.

Così tra ace, vincenti e servizi tenuti senza problemi, si raggiunge il nono gioco. 4-4 e servizio Dolgopolov che inizia a sentire un po’ di tensione concedendo due palle break: annulla la prima con un ace e la seconda con un lungolinea che strappa gli appalusi degli spettatori chiudendo poi 5-4. Anderson non trema e fa 5-5 con un ace, anche il 6-5 Dolgopolov è una formalità. Al dodicesimo gioco quando ci si aspetta un epilogo di set al tie break, Anderson va per la prima volta in affanno e, facendosi recuperare da 30-0 con un’ottima difesa di Dolgopolov, subisce un vincente e concede la prima palla break all’ucraino che vale come set point. Dolgopolov non si fa pregare e strappa il servizio all’avversario con un passante ben giocato: 7-5 e tutto da rifare per il tennista sudafricano.

Nel terzo e decisivo set parte ancora al servizio Dolgopolov: seduto sugli allori del set precedente, manca di reattività e cede il servizio. Anderson sembra stizzito per il modo in cui ha perso il secondo parziale e non regala più nulla sottolineando il suo migliore stato di forma. Si gioca sui servizi di Anderson,  il sudafricano è bravo a concedere solo le briciole mantenendo il break di vantaggio. Al nono gioco, Dolgopolov tiene il servizio con un ottimo drop shot vincente, si porta sul 4-5 e rimette tutto nella racchetta del tennista sudafricano che non trema al servizio a chiude meritatamente per 6-4.

Partita che ha mantenuto le aspettative, Anderson ha messo in mostra il suo gioco e la sua freschezza atletica disinnescando il tennis fatto di variazioni di Dolgopolov che al contrario non è riuscito ad esprimersi, complice anche una giornata difficile al servizio. Il tennista sudafricano conferma il suo buon stato di forma e raggiunge l’atto conclusivo di un torneo per la seconda settimana di fila.

Luca De Gaspari

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