09/03/2014 21:59 CEST - Indian Wells 2014 - Interviste

Querrey: "Non è un buon periodo, devo ritrovare la fiducia"

TENNIS PNB PARIBAS OPEN INDIAN WELLS – Incontro di secondo turno A. Seppi b. s. Querrey 4-6, 7-6, 6-3

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Sam Querrey
Sam Querrey

D. Hai iniziato bene.  Nel secondo set hai avuto due match points. Come giudichi il match?
R. Avrei dovuto cercare di vincere uno dei match points ma non l’ho fatto. A quel punto la partita si è trasformata in un combattimento e ho perso.

D. Come ti senti in generale?
R. Piuttosto demoralizzato. Avrei dovuto vincere il match. Non mi resta che lasciarmi tutto alle spalle e prepararmi per la prossima volta.

D. E’ difficile riprendersi dopo una sconfitta. In generale, hai avuto un discreto risultato in Australia, hai avuto qualche buon momento, ma sei stato piuttosto discontinuo nel tuo gioco. Dicci qualcosa riguardo al tuo…
R. Non è andata bene. Fortunatamente il torneo in cui ho fatto del mio meglio è stato l'Australian Open, ma gli altri sono stati mediocri. Devo cercare di ritrovare quel ritmo, ritrovare la fiducia e sperare di iniziare a vincere qualche match.

D. Cosa ti ha detto il tuo coach David Nainkin nelle ultime settimane? Cosa sta cercando di farti entrare in testa?
R. Lui è molto positivo. Sta cercando di farmi lavorare duramente sul campo. E’ un grande sostenitore del fatto che se continui a lavorare duramente le cose nel tempo arriveranno.

D. Ormai sono otto anni che sei un pro. Pensi mai che forse hai già fatto il tuo? O ti dici che devi continuare ad andare avanti cercando di fare meglio? Che cosa ti passa per la testa? Con gli atleti con cui abbiamo discusso, siamo arrivati a concludere che più diventi vecchio, più ci sono alti e bassi.
R. Sicuramente diventa sempre più difficile. A volte i tornei non sono così entusiasmanti, forse perché è l’ottava o la nona volta che partecipi. Per la maggior parte dei casi però, io sono ancora motivato. Quando vedo alcuni tennisti come Tommy Haas, Federer e Ferrer che danno il meglio nonostante i 30 anni, mi sento motivato e questo mi fa sperare che gli anni migliori per me devono ancora arrivare.

D. Ti ha mai infastidito il fatto che le persone continuino a pensare che sarai il prossimo grande giocatore americano? Ti pesa questo?
R. No, assolutamente. Quando avevo 17, 18 anni, non pensavo a vincere un sacco di Grandi Slam e a diventare il numero uno del mondo . Volevo solo scendere in campo e avere una buona carriera come pro.
Ma quando ti ritrovi ad avere così tanto successo all’età di soli 18, 19 anni come è successo nel mio caso, le persone sicuramente si aspetteranno questo da te. Quello che ho sempre fatto io è scendere in campo e fare il mio meglio e quello che ho raggiunto nel tempo direi che è abbastanza buono. Non penso di aver reso al di sotto delle mie capacità.

Traduzione di Yelena Apebe

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