11/03/2014 13:13 CEST - Indian Wells 2014 - Interviste

Dolgopolov: "Con Santoro non ha funzionato"

TENNIS INDIAN WELLS - Incontro di terzo turno, A. Dolgopolov b. R. Nadal 6-3 4-6 7-6

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Alexandr Dolgopolov
Alexandr Dolgopolov

D: Come ti senti in questo momento? Pensavi di esserne in grado?
R: Mi sento alla grande, come dopo ogni vittoria, del resto. Questa è certamente più grande delle altre, ho battuto il campione in carica e numero uno del mondo. Penso di aver solo bisogno di godermi questa serata e dimenticarla domani e di dover cercare di restare nel torneo. È magnifico, sono felice d'essere riuscito a vincere oggi.

D: Eri avanti 5-2 nel terzo. Lasciando andare quel vantaggio, hai pensato che forse le tue possibilità erano finite?
R: Direi di no. Voglio dire, so che stavo giocando sufficientemente bene per vincere. Il punto era non innervosirmi troppo Sapevo che mi avrebbe fatto giocare quel tipo di gioco ma era tutto in mano mia. Non ho servito e giocato bene, allora ho provato a dimenticare tutto quanto e sono tornato a giocare come prima. Penso di aver giocato un buon game di servizio sul 5-5. Alla fine nel tie-break mi è andata bene.

D: Cosa ti è passato per la testa dopo il challenge dell'ultimo punto?
R: Ho pensato soltanto, "mi stai prendendo in giro!". Ho pensato che avrebbe chiesto il challenge tant'è che non ho esultato dopo quell'ace perché sapevo che era molto vicino alla linea e non ero sicuro fosse dentro. Poi ho pensato solo a tornare il più velocemente possibile a fondo campo in modo da non aver tempo per poterci pensare. Ho avuto le mie chance e ho trovato il vincente.

D: Dove sta la differenza quest'anno? Stai salendo nel ranking dopo essere sceso un po' l'anno scorso. Cos'è cambiato?
R: L'anno scorso non ho fatto una buona preparazione. Ho avuto la Coppa Davis. È success tutto assieme non riuscivo a trofare la forma. Non mi sono allenato bene nel pre-season. Ho giocato tutti i match di Coppa Davis. Mi sono infortunato dopo l'Australian Open, ho giocato la Davis da infortunato e ho aggravato l'infortunio. È stato un anno difficile. Quest'anno ho fatto una preparazione di un mese. Ho lavorato bene e penso che la maggior parte dei miei tornei siano stati buono. Di alcuni non sono felice, forse, ma anche quando ho perso a inizio stagione stavo giocando bene. Ora sono in crescita, ho vinto qualche partita e sono in fiducia.

D: Hai lavorato con Fabrice Santoro. Parlacene un po'.
R: No, abbiamo provato a discutere del mio tennis a inizio anno ma non è andata avanti. Qui sono con mio padre, mi sta aiutando. Ha giocato a tennis, è venuto con me in Australia anche se non viaggia spesso. Ma al momento sono allenato da lui.

D: Quanto difficile è per te trovare un allenatore che possa aiutarti? Hai ungioco inconseuto, penso che qualcuno come Santoro possa essere utile per quello che fai in campo.
R: È il motivo per cui ho avuto solo due allenatori: mio padre ha avuto la parte più grande e poi ho avuto Jack Reader che mi ha aiutato con un sacco di cose e ha capito di cosa avevo bisogno per giocare. Non mi ha fatto pressioni o cercato di cambiare il mio gioco. Certi allenatori hanno la loro idea del tennis e provano ad allenare qualcuno facendoli giocare il tennis che vogliono loro. Ma io non penso sia la scelta migliore.

 

 

Traduzione di Daniele Vallotto

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